martedì 23 dicembre 2014

La Politica rispetti il ruolo e lo spirito della Costituzione





In questi giorni, abbiamo avuto modo di leggere ed ascoltare molti dei referenti politici locali. Tanti quanto basta per incidere sul bisogno di attuare un modo costruttivo e condiviso di fare Politica per il bene e nell’interesse comune. 
L’improvvisa scomparsa di Gianluca, su questo, ha fatto ragionare. Confidiamo che tale riflessione possa essere il giusto stimolo affinché la Politica ritorni nelle sedi definite dalla Costituzione, rispettandone - senza indugio - il ruolo e lo spirito.
Per tale motivo, sospenderemo le attività del Comitato Civico ViviAssemini. La sfida civica e politica, da venerdì, si è trasformata, rendendosi più alta.
A noi - per ora - il dovere di osservare, riflettere ed analizzare. Alle forze politiche - alla luce di quanto appreso anche oggi sulla stampa -  una sola richiesta: - non tornate indietro e non dimenticate. La vera rivoluzione è culturale.

Augurios de coro,
Il Consiglio Direttivo

venerdì 19 dicembre 2014

Gianluca Spada è improvvisamente scomparso


Esprimo a nome mio e di tutti i collaboratori del Comitato Civico ViviAssemini sentite condoglianze a Francesca e alla piccola Claudia per l’improvvisa scomparsa di Gianluca Spada, il nostro Portavoce. 
Ringrazio il Sindaco di Assemini, Mario Puddu , per la sua presenza e autentica vicinanza; il Presidente della Prociv Augustus Assemini, Emilio Garau, per la sua preziosa collaborazione; gli organi di stampa ed i loro cronisti e quanti in queste ore hanno voluto comunicare il loro affetto.
Massimo

lunedì 15 dicembre 2014

I 5 stelle premiano Equitalia?



E’ tempo di cambiare marcia e di lavorare per i cittadini e per il loro riscatto dalle vessazioni provenienti da più parti. Il Comune di Assemini a guida penta stellata aveva promesso di licenziare Equitalia entro il 2014 invece in questi giorni le ha concesso la riscossione della tassa sui rifiuti (Tari) che ammonta ad oltre 4 milioni di euro. Ora il Sindaco abbia il coraggio di dire se corrisponde al vero che Equitalia, da questa operazione, incasserà oltre 300 mila euro dai nostri sacrifici.

La crisi ed il costante aumento delle tasse e delle imposte, anche comunali, deve trovare risposte politiche attive, concrete, funzionali ed immediate. Oltre al problema della disoccupazione, delle famiglie in stato di indigenza e degli sfratti in corso, Assemini attende soluzioni per recuperare la vivibilità e superare il rischio idogeologico. La risposta non può essere la chiusura autoreferenziale ed il costante aumento dei tributi, causati dalla negligenza e dalla scarsa cura dell’amministrazione pubblica. Così come non è tollerabile l’impiego improduttivo di risorse pubbliche. In diciotto mesi sono stati superati 200 mila euro in feste ed iniziative disarticolate. Solo in occasione delle attuali festività natalizie sono stati bilanciati ben 30 mila euro per acquisto di qualche luminaria e 23 mila euro per altre feste prive di una strategia in grado di contribuire al rilancio socioeconomico di Assemini.


Bisogna ridurre le spese improduttive e le sovra tasse inutili a carico dei cittadini e delle imprese. Più volte abbiamo chiesto all’attuale amministrazione comunale di de-equitalizzare Assemini. Il Sindaco Puddu e la sua maggioranza avevano promesso di passare alla riscossione in proprio entro quest’anno. Non bastava il salasso ai cittadini ed alle imprese sulla raccolta differenziata causato da diciotto mesi di rinvio del nuovo appalto, ora dobbiamo accollarci anche il benessere ed i profitti disumani di Equitalia. 

sabato 13 dicembre 2014

Ztl nelle scuole, i cittadini protestano



L’istituzione della Zona a traffico limitato in prossimità delle scuole sta creando molte lamentele tra i cittadini. Lamentele che trovano ragione principalmente nella carente organizzazione dell’iniziativa. Buon senso vorrebbe che, oltre a riconoscere le ragioni del malcontento, il Comune di Assemini si attivasse anche per trovare soluzioni pratiche. Le sanzioni sono sempre conseguenti ad infrazioni, ma non è logico che lo stesso Sindaco riconosca l’esistenza di anomalie solo dopo che le sanzioni sono state comminate. Le dichiarazioni del Sindaco, oggettivamente, mettono in dubbio l’operato dell’assessorato competente e degli organi di Polizia, aprendo alla possibilità di legittimi ricorsi.
Sull'argomento ViviAssemini è già intervenuto: http://viviassemini.blogspot.it/2014/11/ztl-tra-caos-e-disagi.html

Dobbiamo uscire dalla totale dipendenza


La Sardegna è una Terra di contraddizioni. Ogni opportunità continua a scontrarsi con una realtà sempre più drammatica. Il sentimento identitario tarda a trasformarsi in coscienza, rinviando le responsabilità di una classe dirigente ampiamente autoreferenziale e di un intero Popolo. Aumentano gli astenuti da tutto, come conseguenza di una fiducia ripetutamente tradita. Cresce la diffidenza e ci si chiude in se stessi, avulsi in un progressivo e tangibile arretramento. I capisaldi sociali vengono meno e si rafforzano sentimenti bestiali, allontanandoci dal bisogno di crescita armonica e civile. Per l’ennesima volta i sardi emigrano.
È difficile accettare che tutto ciò che accade sia frutto delle nostre azioni e delle nostre omissioni, ma bisogna avere il coraggio di interrogarci. Occorre capire se la Sardegna non sia orfana per mano “amica”, prima ancora che “nemica”. Per decenni si è ritenuto che fosse sufficiente delegare ad altri il nostro futuro.
Stiamo continuando a percorrere la strada sbagliata. Riversiamo ogni attenzione nel centralismo di Stato e di Governo come unici responsabili della serenità dei nostri figli, mentre questo ha rappresentato e rappresenta il principale moltiplicatore dei mali del nostro tempo. Davanti al bisogno di rafforzare la nostra specialità, abbiamo rinnegato la nostra identità, accettando una globalizzazione standardizzante e sperato nell’arrivo di un nuovo “messia” senza curarci delle sue innumerevoli maschere. Così siamo diventati anonimi, semplici contribuenti.
È necessario che ogni sardo si assuma la propria responsabilità attraverso la rivendicazione costante, pacifica e cognitiva di dosi crescenti di autogoverno. Dobbiamo uscire dalla morsa della totale dipendenza per costruire un futuro legato al nostro ambiente, alla nostra storia, alle nostre tradizioni, alla nostra cultura, alla nostra lingua, alle nostre aspettative. Dobbiamo andare oltre l’atavica divisione partitica per costruire nuove e libere istituzioni sociali per perseguire obiettivi strategici comuni, partendo dalle nostre città. Dobbiamo operare in un’ottica di sistema, rifiutandoci di alimentare il benessere dei politicanti. La Politica non è una staffetta (ora ci sei tu, domani spetta a me). La contrapposizione non deve essere per se stessi e per i partiti, ma per il nostro benessere.

M. Carboni 

martedì 9 dicembre 2014

Natale, un regalo al Microcitemico


Da diversi anni un gruppo di volontari porta un sorriso, la mattina di Natale, ai bambini ricoverati al Microcitemico di Cagliari.
Se volete darci una mano bastano pochi euro.
Qualche piccolo pensiero, quaderni, album, colori, giochi. Qualunque cosa possa donare un sorriso a chi sta peggio di noi.
Vi chiedo cortesemente di condividere e di contattarmi su Facebook per qualunque informazione e per eventuali ritiri.
Gianluca Spada

lunedì 8 dicembre 2014

Lavori fermi e domande inevase. Subito un’assemblea pubblica



Entro il mese di novembre sarebbero dovuti partire i lavori per la messa in sicurezza dal rischio allagamenti ed entro dicembre quelli della ex scuola “Pintus”. Fermi anche i lavori nella ex isola ecologica, destinata alla realizzazione di un’area attrezzata per i cani. Stessa sorte per l’illuminazione di piazzale Oceania richiesta dai cittadini con una raccolta firme e per la richiesta popolare di monitoraggio delle emissioni elettromagnetiche. Il tempo passa, ma le promesse continuano a non trovare corrispondente attuazione pratica. Assemini ha bisogno di fatti e risposte chiare.

Amministrare non è evidentemente facile e non escludiamo l’esistenza di ragioni plausibili che impediscono di attuare il programma e le promesse, ma riteniamo che l’immobilismo ed il silenzio non possono continuare ad essere l’unica risposta dell’Amministrazione comunale in carica.  Assemini ha bisogno di crescere con metodo, unità, organizzazione e progettualità. Gli asseminesi pagano tributi esorbitanti, ma mancano corrispondenti servizi ed un rapporto di interazione costruttivo con il cittadino sovrano. Gli stessi consiglieri comunali di maggioranza sono spariti dalla circolazione subito dopo la campagna elettorale. Impossibile incontrarli per le strade per avere informazioni sullo stato dei lavori della nostra Città. Non rispondono nemmeno nella rete.   


Il Comitato Civico ViviAssemini invita il Sindaco ed i Consiglieri di maggioranza (unici rappresentanti degli elettori chiamati responsabilmente ad amministrare in nome e per conto degli asseminesi) ad indire un’assemblea pubblica per rispondere alle domande dei cittadini e spiegare loro direttamente le ragioni dei cronici ritardi, del pesante aumento dei tributi, delle problematiche emerse con l’attuazione della Ztl, delle prospettive di crescita e sviluppo, sulla gestione della spesa pubblica. Insomma, per rispondere alle tante domande degli asseminesi e delle imprese poste anche sulla rete che continuano, da oltre diciotto mesi, a rimanere inevase. Nulla in più di quanto promesso in campagna elettorale.   

venerdì 5 dicembre 2014

Anziani sotto la pioggia: il Comune risparmi dai 44 mila euro per luminare, caramelle, castagne ed esibizioni

 

 Assemini (CA) – L’amministrazione comunale ha stanziato 30 mila euro per l’acquisto di luminarie e 14 mila euro per acquistare castagne, caramelle e finanziare qualche spettacolo. In 18 mesi di governo municipale sono stati superati 200 mila euro di spese per festicciole disarticolate, coperte con le tasse pagate dai cittadini senza che ciò abbia comportato una corrispondente partecipazione e senza alcun oggettivo valore aggiunto per la città. Le feste piacciono a tutti, ma quando sono il frutto di una strategia strutturale. Infatti, girando per Assemini, tutto è rimasto come prima compresi gli anziani in cerca di un punto di ritrovo al riparo dalle intemperie.

Gli anziani continuano a girare per le strade della città alla ricerca di un posto riparato dal sole e dalla pioggia, talvolta rifugiandosi all’interno di un ex magazzino della strada principale. Questo è grave, perché si tratta dei nostri genitori e dei nostri nonni. Ossia di coloro i quali hanno lottato per la nostra libertà e per il nostro benessere nonché per il diritto/dovere di votare e di amministrare bene, democraticamente e nell’interesse di tutti.

Il Comitato Civico ViviAssemini invita l’Amministrazione comunale a superare il pericoloso immobilismo ed il pressapochismo per attuare politiche costruttive e sistemiche. Chiediamo di risparmiare dalle cifre stanziate per il Natale per investire nell’impianto di almeno tre  coperture che consentano agli anziani di poter stare tra la gente al riparo dalla pioggia d’inverno e dal sole d’estate. 
Copertura impiantata a Villacidro




martedì 2 dicembre 2014

Vivibilità, il Comune attivi un numero verde



Assemini (CA) – Recentemente l’Amministrazione comunale di Assemini ha deliberato l’istituzione dell’Urp (Ufficio relazioni con il pubblico), colmando un ritardo di ventuno anni. Per renderlo operativo occorrerà ancora tempo: articolazione delle funzioni; individuazione ed assegnazione del personale; destinazione risorse finanziarie; regolamento. Nel frattempo, il Comune potrebbe attivare un servizio complementare per garantire ai cittadini ed alle imprese una risposta celere ed innovativa a cui possano rivolgersi tutti da subito. 

Lo scopo principale dell’Urp è agevolare la risoluzione di tanti problemi dei cittadini in tempi celeri. Con l’Ufficio Relazioni con il Pubblico, cittadini ed imprese, potranno denunciare tempestivamente disservizi, richiedere informazioni utili e sbrigare pratiche superando gli intoppi burocratici. Contemporaneamente, il Comune avrà a disposizione uno strumento valido per informare e misurare il gradimento dei servizi erogati, interagendo con trasparenza ed efficienza. Per renderlo operativo è obbligatorio rispettare alcuni passaggi burocratici che necessitano di altro tempo, mentre crescono le esigenze alimentate anche da una inefficace organizzazione della macchina amministrativa. Per tali motivi, occorre trovare un sistema che anticipi in maniera costruttiva parte delle competenze che saranno dell’Urp una volta operativo.

Il Comitato Civico ViviAssemini propone all’Amministrazione comunale di attivare un Numero Verde al fine di anticipare parte delle funzioni che saranno dell’Urp una volta avviato, per fornire soluzioni immediate ai cittadini ed alle imprese. Il Numero Verde sarebbe anche una risposta concreta ai cittadini impossibilitati, per età o per disabilità, ad accedere alla rete o all’Ufficio. Questo, anche in una prospettiva che vede un progressivo invecchiamento della popolazione residente priva dei servizi indispensabili.  

lunedì 1 dicembre 2014

Natale, il Comune acquisti un’altalena diversamente bella


I bambini disabili non devono limitarsi a guardare i loro coetanei che giocano, ma devono poter vivere la propria vita nel miglior modo possibile. Il livello di civiltà di un Comune si misura anche dal loro stato di benessere. Al Comune il compito di aiutarli investendo nel progressivo abbattimento di ogni barriera.

In questi giorni gli asseminesi stanno ricevendo le esorbitanti bollette della Tassa sui rifiuti targate Equitalia. Importi impossibili che stanno mettendo in ginocchio cittadini e imprese. Un salasso che mette Assemini al vertice delle città sarde più care tra quelle che rispettano il doveroso impegno della differenziazione dei rifiuti. Contemporaneamente, l’Amministrazione comunale di Assemini ha messo a disposizione 30 mila euro per acquistare luminarie natalizie. Il Comitato Civico ViviAssemini invita l’Amministrazione comunale a risparmiare 3 mila 700 euro, dai 30 mila preventivati, per destinarli all’acquisto di un’altalena per disabili da impiantare in almeno uno dei parchi pubblici della Città.

Si tratta di una proposta che abbiamo già avanzato pubblicamente il 21 aprile dell’anno in corso, senza aver ricevuto alcun riscontro e che non vuole limitarsi a garantire un puro e semplice momento di svago, ma stimolare e consolidare una più evoluta forma culturale dell’accoglienza. Un modo concreto per impedire il sorgere di pericolosi pregiudizi.

domenica 30 novembre 2014

Ci vuole una rivoluzione.





Esiste una sola forma di rivoluzione che può condurre al cambiamento. Si chiama “Relazionale” ed è l’unica costruttiva perché è improntata sulla consapevolezza delle potenzialità e dei limiti. Una rivoluzione che parte dal miglioramento di se stessi per costruire attivamente un sistema sociale più coeso e giusto. Siamo parte di una società che, come scrive Santoru, si basa sull’apparenza, superficialità e arrivismo. Sappiamo bene che la strada che stiamo percorrendo non è quella giusta, ma poco facciamo per cambiare. 

I vertici di questa società sono, per le loro responsabilità e posizioni, ampiamente dannosi. I mezzi d’informazione operano in un regime oligopolistico ed accanto a tante “schiene dritte”, vi è qualche “prostituto” che alimenta i già vasti deserti. Così come, accanto allo sviluppo di nuove, sane e costruttive istituzioni sociali vi sono radicati apparati colpevoli di dissipare risorse. Il sistema politico non è rappresentativo, non perché superato, ma perché ampiamente clientelare, arrogante, inadeguato, arrivista ed incapace di valorizzare le opportunità. Sfruttamento del lavoro dipendente ed autonomo, usura legalizzata, impediscono di sviluppare un sistema economico sociale e produttivo virtuoso, ad ogni livello di governo.

Una società non può basarsi sulla superficialità dell’immagine. Occorre ricercare la sostanza, sviluppando il bisogno di conoscenza e di capacità di ascolto. Le buone maniere, come la sensibilità, devono uscire dai confini della falsa retorica per diventare patrimonio umano e grinta per il vero cambiamento che è culturale, prima ancora che anagrafico. La forza di una società si misura dalla capacità di ragionare ed agire oltre la infruttuosa cultura verticistica e ciecamente devota al leader. Ogni forma di civiltà deve affermare la fine della “distruzione dell’altro”. Non bisogna lasciare spazio al bullo, all’arrivista, all’arrogante, al truffatore, al corrotto, al potente. Nemmeno all’invidioso, perché ognuno di loro è elemento di uno stesso processo distruttivo. Difenderli solo per spirito di parte anche con altalenanti espressioni integraliste, minimizzare o considerarli furbi, è un modo per alimentare il radicamento del male che ci ha condotto al declino.

sabato 29 novembre 2014

Cadono le maschere?






Impedire, con metodi autoritari e secondo valutazioni arbitrarie, ad una cittadina di parlare, di esprimere la sua opinione ed il suo pensiero (rea di essere militante politica) è quanto di più violento possa verificarsi. La censura è un male assoluto. Perciò, esprimiamo la nostra piena e convinta solidarietà alla Signora Antonella Veri a seguito del gravissimo episodio di indecente arroganza antidemocratica verificatosi durante l’Assemblea pubblica con gli impiegati della politicizzata Abbanoa e gli esponenti dell’inconcludente neo regime politico locale.
W la libertà! W la partecipazione!

Leggi la cronaca: http://cagliari.globalist.it/Secure/Detail_News_Display?ID=112853&typeb=0