lunedì 28 aprile 2014

Assemini diventi una Città De-Equitalizzata




E’ tempo di cambiare marcia e di lavorare per i cittadini e per il loro riscatto dalle vessazioni provenienti da più parti. Assemini diventi una Città De-Equitalizzata.

Non c’è più tempo da perdere. La crisi ed il costante aumento delle tasse e delle imposte deve trovare risposte concrete ed immediate. Bisogna partire dalla riduzione delle spese e sovra tasse inutili a carico dei cittadini. Chiediamo una riscossione più umana e qualitativamente rispettosa della dignità delle famiglie in difficoltà.


Il Comitato Civico ViviAssemini si rivolge all’Amministrazione comunale di Assemini chiedendo di tornare al più presto ad occuparsi direttamente della riscossione dei tributi, dando così la possibilità ai cittadini di risparmiare e di potersi recare in Comune e discutere dell'eventuale situazione di difficoltà finanziaria.

sabato 26 aprile 2014

Contattori Abbanoa, troppa confusione. Il Comune dica cosa fare


In questi giorni, numerosi cittadini, si sono rivolti al Comitato per conoscere come comportarsi rispetto alle lettere raccomandate inviate da Abbanoa. Lettere con le quali l’Ente idrico ha intimato, a circa 800 famiglie asseminesi, di spostare il contattore a loro spese, pena l’interruzione del servizio.

È da settimane che si apprendono dalla stampa posizioni contrastanti sull’argomento, assunte pubblicamente dall’Amministrazione comunale di Assemini e dalla stessa Abbanoa, aggiungendo confusione alla già espressa preoccupazione degli utenti. Il Comitato Civico ViviAssemini, vista l’imminente scadenza dei termini fissati da Abbanoa, invita (per l’ennesima volta) l’Amministrazione comunale di Assemini a fornire una risposta pubblica, chiara, ufficiale e veloce a tutela dei cittadini interessati.


In sostanza ed a seguito dell’incontro tenutosi nei giorni scorsi tra Comune e Ente idrico, si intende conoscere dall’Amministrazione Comunale di Assemini (socia di Abbanoa) se i contattori devono essere spostati a spese degli utenti oppure no. 

lunedì 21 aprile 2014

Un’altalena diversamente bella




I bambini disabili non devono limitarsi a guardare i loro coetanei che giocano, ma devono poter vivere la propria vita nel miglior modo possibile. Alla Comunità il compito di aiutarli investendo nel progressivo abbattimento di ogni barriera.  

Il Comitato Civico Permanente ViviAssemini invita l’Amministrazione comunale ad impiantare in almeno uno dei parchi pubblici di Assemini un’altalena per bambini disabili. L’ammontare dell’investimento: circa 3 mila 700 euro.


Si tratta di una proposta che non vuole limitarsi a garantire un puro e semplice momento di svago, ma stimolare e consolidare una più evoluta forma culturale dell’accoglienza. Un modo concreto per impedire il sorgere di pericolosi pregiudizi.

Problema contattori Abbanoa. Altroconsumo mette in discussione la procedura


Riportiamo, testualmente, la posizione assunta da Altroconsumo


Lettere intimidatorie di Abbanoa, Altroconsumo si rivolge all’Aeeg
17 Aprile 2014


Altroconsumo ha inviato una segnalazione all’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il servizio idrico nella quale chiede di intervenire con urgenza nei confronti di Abbanoa intimando la cessazione del comportamento intimidatorio e qualsiasi pretesa di sospensione di utenza conseguente all’invio della lettera allegata, nonché richiamando l’azienda ai suoi obblighi, previsti dal regolamento, per quanto riguarda la richiesta di spostamento dei contatori già installati e i conseguenti oneri.
 E’ successo, infatti, che il gestore idrico sardo ha inviato a 5 mila utenti lettere in cui, con tono intimidatorio, di provvedere entro 30 giorni allo spostamento del contatore dall’interno della casa, dove si trova attualmente, in una zona esterna a loro accessibile in qualsiasi momento. Se gli utenti non provvedono ad effettuare lo spostamento nel termine suddetto e a comunicare, nel frattempo, l’autolettura del contatore, Abbanoa promette di interrompere la fornitura dell’acqua e di procedere, in assenza di riscontro da parte dell’utente, con l’introduzione di una “valvola di sezionamento” “al confine della proprietà privata con la via pubblica”, il tutto a spese del singolo utente.
Si tratta, secondo l’Associazione, di un intervento che non trova riscontro nelle disposizioni del regolamento in cui, invece, si afferma che “il gestore ha la facoltà di procedere, a sue spese, al cambiamento dell’ubicazione del contatore, qualora lo stesso risulti essere posizionato in luogo non idoneo per le verifiche, per la sua conservazione e manutenzione”.
“Se ne evince, essendo “il gestore” il soggetto della frase, che il cambiamento dell’ubicazione debba avvenire a spese del gestore stesso (sue spese) e non a spese dell’utente perché altrimenti la frase avrebbe dovuto essere “di procedere, a spese dell’utente, al cambiamento dell’ubicazione ...”, si legge nella nota di Altroconsumo.

martedì 15 aprile 2014

Abbanoa. 800 famiglie attendono una risposta chiara


Crescono le preoccupazioni delle ottocento famiglie che hanno ricevuto l’invito formale a spostare i contattori dell’acqua per renderli immediatamente leggibili agli addetti del servizio idrico. Un brutto regalo di Pasqua in un periodo di profonda crisi.  

Il Sindaco di Assemini si era immediatamente e pubblicamente impegnato per trovare una soluzione con Abbanoa. Impegno formalizzato con una lettera indirizzata allo stesso Ente idrico. In questi giorni sono pervenute al nostro Comitato numerose richieste. La domanda ricorrente è: «dobbiamo procedere con i pagamenti intimati da Abbanoa con la lettera raccomandata oppure no?».  

Considerando che a breve scadranno i termini fissati dall’Ente idrico con conseguente interruzione della fornitura dell’acqua, invitiamo il Sindaco del Comune di Assemini (nella qualità di socio di Abbanoa, al pari della Regione sarda e degli altri Comuni) a rispondere con chiarezza e pubblicamente alla domanda: «dobbiamo pagare oppure no entro la scadenza stabilita da Abbanoa?». 

sabato 12 aprile 2014

La Centrale a biomasse di Assemini sotto la lente d'ingrandimento del TAR


La svolta sul futuro della centrale a biomasse potrebbe arrivare dal TAR, grazie ad un Comitato di cittadini e all'amministrazione comunale di Capoterra.




Da: L’UNIONE SARDA del 10/04/2014.
Capoterra

Il futuro della centrale a biomasse di Macchiareddu è ora nelle mani del Tar. Dopo che il Comune lo scorso gennaio aveva presentato un ricorso urgente al Capo dello Stato per essere stato estromesso dalla valutazione di impatto ambientale del termovalorizzatore, l’avvocatura del Presidente della Repubblica ha preferito rimettere la decisione nella mani del Tribunale amministrativo regionale della Sardegna. La centrale a biomasse che intende costruire la società Powercrop si trova di fatto sul territorio di Assemini, ma l’area individuata in realtà risulta più vicina al centro abitato di Capoterra. Per questo il Comune, sulla spinta anche dei movimenti popolari anti centrale che avevano dato vita a una petizione con oltre ottocento firme raccolte aveva presentato un ricorso urgente per non essere stato coinvolto nella Valutazione di impatto ambientale. “Attendiamo fiduciosi la decisione del Tar - spiega il sindaco, Francesco Dessì - siamo convinti del fatto che il nostro Comune avrebbe dovuto avere la possibilità di partecipare alla conferenza di servizi per valutare l’impatto che la centrale a biomasse avrà su questo territorio.” Pino Baire, consigliere di minoranza, al progetto di vedere sorgere un inceneritore a pochi chilometri dal centro abitato, è sempre stato contrario. “In questi mesi non si è avuta alcuna notizia su questa vicenda - lamenta Baire - è necessario non abbassare la guardia e chiedere nuovamente che i lavori vengano interrotti sino a quando il Tar non si sarà espresso.”
Ivan Morgana

giovedì 10 aprile 2014

Il Comune intervenga sul degrado e sui pericoli in via Asproni

Via Asproni

Piazza via Asproni

Marciapiedi sconnessi ed erbacce che invadono il passaggio. Una piazza realizzata lo scorso anno ed abbandonata. E’ questa la sintesi dello stato della via Asproni ad Assemini. Chiediamo che il Comune intervenga al più presto per superare il degrado ed i pericoli per i pedoni.

Abbiamo ricevuto numerose segnalazioni a proposito dello stato di incuria della zona a ridosso della ferrovia. Da sempre una periferia dimenticata e separata dal resto della città, ora anche visibilmente trascurata. La via Asproni è una strada trafficata anche per la presenza di due plessi scolastici e di un ufficio delle Poste. Le erbacce invadono i marciapiedi vistosamente sconnessi e costringono i pedoni a pericolosi slalom accentuati dalle auto in sosta. Quasi impossibile transitare con passeggini. Insomma, vere e proprie barriere architettoniche. Eppure basterebbe intervenire almeno sul taglio dell’erba. Altrettanto grave lo stato di incuria nella piazza realizzata lo scorso anno. È evidente come non sia mai stata fatta manutenzione per garantirne la fruibilità. E’ impossibile accedervi. Un vero peccato visto il bisogno crescente di spazi verdi.

Invitiamo l’amministrazione comunale ad attivarsi per superare il degrado della piazza e dei marciapiedi per una concreta mobilità sostenibile. Una richiesta che non comporta costi straordinari, ma che necessita di sola sensibilità ambientale e della sicurezza.



Piazza via Asproni
Via Asproni

giovedì 3 aprile 2014

Il Comune intervenga sul degrado del quartiere “Su Zaffaranu”

Via Paolo Vl - Assemini

Marciapiedi e strade trasformate in percorsi tortuosi. Buche ovunque oramai trasformate in voragini. Questa è la situazione della via Paolo VI, in località “Su Zaffaranu”. Più volte, i cittadini, hanno denunciato al Comune il loro disagio ed in particolare per i portatori di handicap. Il Comitato Civico ViviAssemini, interessato del problema, chiede alla nuova giunta di intervenire al più presto.

Nel mese di aprile dello scorso anno ben 87 famiglie hanno sottoscritto una “petizione” per chiedere un intervento di ripristino del manto stradale e dei marciapiedi. Petizione che è stata regolarmente protocollata nel mese di aprile del 2013. Da allora nessuna risposta concreta a parte la riparazione di qualche metro di marciapiede. Nel frattempo il Comune ha continuato a sborsare fior di quattrini per gli incidenti causati proprio dalle condizioni disastrose della viabilità. Sospensioni danneggiate, coppe dell’olio filate, pneumatici resi inutilizzabili a causa delle lesioni originate dalla irregolarità delle strade. Inoltre, le mamme non sono libere di uscire da casa a piedi per fare la spesa perché bastano poche gocce d’acqua per trasformare ciò che rimane dei marciapiedi in un vero e proprio pantano. Gli alberi non curati e le erbacce dovunque aggravano i pericoli, costringendo i passanti a rischiosi slalom.

Adesso le 87 famiglie, attraverso il Comitato ViviAssemini, lanciano nuovamente l’appello alla nuova Giunta e sperano che il loro quartiere possa uscire dal degrado e diventare finalmente vivibile.