venerdì 30 maggio 2014

Raccolta differenziata. Il Sindaco: «più impegno dei cittadini». ViviAssemini: «sì, ma il Comune non si senta escluso».

Una delle tante discariche abusive

Rileviamo positivamente l’invito dell’amministrazione comunale di Assemini, rivolto a noi cittadini, di mostrare maggiore impegno nella differenziazione dei rifiuti per ridurre ulteriormente il secco residuo per contenere i costi di smaltimento e l’inquinamento. Un invito doveroso che non appare per nulla compensato dai doveri della stessa Amministrazione.


Il Comitato Civico ViviAssemini invita l’Amministrazione comunale a sentirsi parte attiva di uno stesso sistema attivandosi per: garantire la fornitura dei contenitori e dei sacchetti; consegnare i calendari senza cronici ritardi; accelerare la nuova gara d’appalto per la raccolta, attualmente in proroga (la quale prevede che la premialità sia incassata dalla Ditta piuttosto che ridurre la bolletta dell’utente); attivare azioni di controllo nella formazione di discariche abusive e procedere alla rimozione di quelle esistenti in periferia e nel centro urbano; assicurare i dovuti controlli contro le deiezioni animali; rendere operativo l’Ufficio per le relazioni con il pubblico. 

lunedì 19 maggio 2014

Piazza Santa Lucia, lo specchio di un’amministrazione ferma

A sinistra piazzale Oceania. A destra piazza Santa Lucia

A distanza di un anno dall’insediamento della nuova amministrazione comunale, nulla è oggettivamente cambiato. Assemini è ferma e ciò che in altri comuni virtuosi è ordinaria amministrazione, ad Assemini assume caratteri straordinari. Intanto, anche nella Piazza Santa Lucia si continua a cadere per non essere ancora riusciti a sistemare qualche metro di marciapiede nonostante i numerosi appelli.

La piazza è molto frequentata ed è luogo di transito - sopratutto degli anziani - per recarsi al vicino Cimitero. Davanti lo spettro di un’altra piazza: Oceania, capolinea del Ctm. Un crocevia che si trasforma quotidianamente e sotto gli occhi di tutti in una pista di rally. Marciapiedi impercorribili, sporcizia diffusa, buio, insicurezza. Nemmeno i pendolari hanno ancora la possibilità di trovare riparo in una pensilina. Dal mese di luglio dello scorso anno, i cittadini, chiedono un intervento. Hanno raccolto firme; le hanno depositate al protocollo del Comune, ma tutto tace. Il Ctm si è reso disponibile ad impiantare le tanto attese pensiline, ma dal Comune i tempi non sembrano essere quelli della vita normale.


Il Comitato civico ed apartitico ViviAssemini ha più volte sollecitato un intervento, ma gli amministratori non rispondono. Per l’ennesima volta alle tasse versate non corrispondono servizi, nemmeno quelli basilari. Al diritto/dovere del cittadino di partecipare si risponde con un silenzio assordante. La macchina amministrativa funziona se è organizzata, coordinata e soprattutto se riceve input. Perciò, invitiamo l’Amministrazione comunale di Assemini ad adoperarsi per risolvere i problemi della Città. Di uscire dall’isolamento ed aprirsi alla società, unica detentrice della sovranità. 

mercoledì 14 maggio 2014

Macchiareddu. Una bomba ecologica



Dopo quasi un anno dal suo insediamento, la nuova Amministrazione comunale di Assemini (CA), spieghi ai cittadini cosa ha prodotto contro i disastri ambientali dell’area industriale.

L’area di Macchiareddu è gravemente compromessa, risultando - secondo i dati diffusi dal Ministero della Salute -  tra le aree più inquinate d’Italia. Dai dati si evince che per ‹‹uomini e donne è presente un eccesso di mortalità per le malattie dell'apparato respiratorio ed un difetto, per i soli uomini, per le malattie circolatorie. Il tumore della pleura è in eccesso in entrambi i generi››. La causa sarebbe attribuibile ‹‹alla presenza di impianti chimici e discariche››. Dal Dipartimento di Sanità Pubblica, sezione Medicina del Lavoro, dell'Università di Cagliari, è stato pubblicato su “Epidemiologia e Prevenzione”, che la popolazione maschile residente nel distretto di Cagliari ovest, esclusa la città di Cagliari, presenta un elevato rischio di contrarre forme di leucemie.  Una condizione di grave disagio che amplifica i danni causati da un modello rivelatosi inefficiente e dannoso, calato dall’alto e che ha compromesso ben 445 mila ettari di territorio sardo. Aree che sono state iscritte in Siti d’Interesse Nazionale (SIN) ossia aree gravemente contaminate che necessitano di urgenti interventi di bonifica del suolo, del sottosuolo e/o delle acque superficiali e sotterranee per evitate ulteriori danni ambientali e sanitari. Circa un sardo su tre (la media nazionale è di 1 italiano su 9) vive in un SIN, dove si sono registrati 10 mila decessi in eccesso rispetto ai riferimenti regionali. Inquinamento massiccio che deve trovare le dovute risposte istituzionali. Il Comitato Civico Apartitico ViviAssemini chiede che l’Amministrazione comunale di Assemini documenti gli atti e le azioni prodotte in questo anno di governo per assicurare il tanto atteso processo di bonifica dell’area di Macchiareddu e dell’area urbana confinante con la vecchia Laveria.

Lo scorso mese di aprile, in piena campagna elettorale per le Europee, il Sindaco di Assemini si è presentato davanti al cogeneratore di Simaxis per controllare «l'effettiva chiusura» di un impianto ritenuto «dannose per i cittadini ed il territorio». Chiediamo che maggiore e più incisiva attenzione venga rivolta dal Sindaco e dall’intera Amministrazione comunale al territorio per cui hanno ricevuto il mandato di governo. 

domenica 4 maggio 2014

Antenne telefonia: il Comune controlli le emissioni

Antenna telefonia ad Assemini


Cittadini sempre più preoccupati per l’aumento di installazioni radio-base. Assemini appare visibilmente disseminata di antenne per la telefonia cellulare senza che si siano mai avute sufficienti rassicurazioni sul rischio di inquinamento elettromagnetico. Senza mettere minimamente in discussione l’utilità della telefonia occorre monitorare le emissioni elettromagnetiche a garanzia della tutela della salute pubblica.

Più volte gli asseminesi sono intervenuti sull’argomento per chiedere maggiori controlli. Nel mese di febbraio del 2012 si costituì anche un comitato spontaneo che attivò una raccolta firme tra i residenti del quartiere di via Asproni, senza ottenere alcuna risposta. A seguito di ulteriori e numerose segnalazioni, invitiamo l’amministrazione comunale ad attivarsi senza ulteriori indugi per:

- attuare una regolamentazione rigorosa delle installazioni;
- assicurare la pianificazione delle installazioni in contraddittorio con i Gestori, le Associazioni ed i Comitati     rappresentativi dei cittadini;
- provvedere a considerare - in sede di applicazione dell’IMU - condizioni di vantaggio per compensare la svalutazione degli immobili a causa della presenza di antenne in aree pubbliche;
- garantire il monitoraggio costante delle emissioni a tutela della salute pubblica. 


Secondo gli studi più recenti anche il CNR ha evidenziato l’influenza derivante da tali emissioni. L’esposizione anche a bassa intensità di campo può generare un effetto termico nocivo (a breve termine); cancerogenesi, effetti sul sistema immunitario e nervoso (a lungo termine, anche dopo pochi anni e per soli 30 minuti al giorno di esposizione). Altri studi hanno dimostrato una stretta correlazione tra la prossimità delle stazioni radio-base e l’insorgenza di tumori maligni, con una crescente prevalenza di cancro soprattutto nei soggetti che vivono a distanze inferiori a 500 metri dai ripetitori. L’assorbimento dell’energia irradiata da parte dei bambini è superiore rispetto agli adulti.