domenica 28 settembre 2014

Comitati di Quartiere. Incontro pubblico



Partecipazione del Comitato Civico ViviAssemini all’incontro pubblico promosso dal Circolo asseminese “A. Gramsci” di Sinistra Ecologia e Libertà. Tema dell’incontro: “proposta di istituzione e regolamentazione dei Comitati di Quartiere”.
Riconoscere che i cittadini hanno delle competenze da mettere in campo non è utopia, ma una sfida culturale e di civiltà. Perciò ci uniamo nella richiesta rivolta all’amministrazione comunale di istituire i Comitati di quartiere.
In un quadro politico generale deprimente, nei quartieri di Assemini, già da qualche anno, si è incominciato a praticare seppure lentamente un altro tipo di politica, fatta di passione e di protagonismo civico. La società è unica, civile e politica allo stesso tempo. Le associazioni e i comitati, compresi quelli di quartiere, devono fare politica. Se gestiti da persone serie e responsabili, producono la miglior politica. Quella che, senza immergersi nella sterile faziosità, prova a risolvere problemi concreti, spesso con competenze e responsabilità superiori a quella di molti amministratori pubblici. Una politica dal basso che inverta la piramide. Assemini ha bisogno di gruppi di persone con la schiena dritta che si prendano carico dei bisogni e dei problemi dei cittadini nelle specifiche zone e che dialoghino con il Comune; che promuovano la trasparenza e la partecipazione alla vita politica, culturale e sociale. Donne e uomini attivi che si impegnino per migliorare l’informazione e la comunicazione fra i cittadini, gli assessori ed i consiglieri. L’istituzione dei Comitati di quartiere non potrà che essere anche un fatto estremamente positivo per gli amministratori genuinamente interessati al bene comune. Più volte abbiamo sollecitato l’indignazione pacifica e costruttiva degli asseminesi, nonché la necessità di recuperare la nostra identità come ulteriore volano per la crescita culturale ed economica; per sfuggire dai pericoli della globalizzazione standardizzante. L’indignazione è figlia di coloro che vogliono partecipare al cambiamento, contro la degenerazione di una politica preoccupante e ritardataria. Genitori e figli agiscono dappertutto maturando una coscienza cognitiva (sanno quello che vogliono). Essi rappresentano una fascia enorme e variegata d’individui altrimenti destinati alla marginalità. La gente chiede lavoro, casa, cura degli anziani, investimento sui giovani, sicurezza, innovazione e migliore vivibilità.
Mentre è in atto una straordinaria rivoluzione culturale globale, la nostra giunta tarda a vedere nel confronto sociale una ricchezza. Siamo convinti che Assemini cambierà solo con una ampia partecipazione attiva sulle scelte amministrative con cui ripartire onori e soprattutto responsabilità. 

martedì 23 settembre 2014

Pochi minuti di pioggia e si riaccende la paura




Sono bastati pochi minuti di pioggia e ad Assemini si riaccende la paura. Strade allagate e fuoriuscite di liquami fognari hanno invaso persino i cortili delle abitazioni.

Non è ammissibile che gli asseminesi siano ancora costretti a convivere con tutti questi disagi, specie dove sono già stati eseguiti i lavori pubblici. Il problema idrogeologico è una priorità e deve trovare soluzione tecniche adeguate anche attraverso la manutenzione delle caditoie e dei tombini. La fuoriuscita di liquami rappresenta una emergenza sanitaria.

domenica 21 settembre 2014

Macchiareddu, esplosione alla Syndial. Il Sindaco pretenda chiarezza




Lo scorso 19 settembre, presso lo stabilimento Syndial (Eni) dell’area industriale di Macchiareddu, a poca distanza dal centro abitato asseminese, si è avvertito un forte boato. La causa sarebbe addebitabile ad un problema di pressione di una cisterna contenente acido solforico. Un fatto grave le cui cause non possono essere ridotte ad una mera indagine interna e solitaria dell’azienda. Senza voler dubitare sull’operato degli investigatori, il Comitato Civico ViviAssemini invita il Sindaco di Assemini ad intervenire formalmente per pretendere dall’azienda sicurezza, nonché chiarezza sulle cause e sugli effetti dell’incidente.

L’esplosione è avvenuta nella tarda mattinata. Il tappo della cisterna che conteneva circa 80 metri cubi di acido solforico è saltato. Sul posto è arrivata una squadra dei Vigili del Fuoco, i colleghi del nucleo Nbcr, i Carabinieri e un'ambulanza del 118. Fortunatamente nessuno degli operai è rimasto coinvolto. I militari hanno avviato le indagini per ricostruire l'incidente, mentre i Vigili del Fuoco avrebbero certificato che non vi è stata fuoriuscita o dispersione di materiale nell’ambiente. Un fatto molto grave che dimostra il pericolo costante causato dagli impianti chimici in un’area drammaticamente compromessa la cui portata appare troppo spesso sottovalutata. Infatti, secondo i dati diffusi dal Ministero della Salute, risulta tra le aree più inquinate d’Italia. Dai dati si evince che per ‹‹uomini e donne è presente un eccesso di mortalità per le malattie dell'apparato respiratorio ed un difetto, per i soli uomini, per le malattie circolatorie. Il tumore della pleura è in eccesso in entrambi i generi››. La causa sarebbe attribuibile ‹‹alla presenza di impianti chimici e discariche››. Dal Dipartimento di Sanità Pubblica, sezione Medicina del Lavoro, dell'Università di Cagliari, è stato pubblicato su “Epidemiologia e Prevenzione”, che la popolazione maschile residente nel distretto di Cagliari ovest, esclusa la città di Cagliari, presenta un elevato rischio di contrarre forme di leucemie. Una condizione di grave disagio che amplifica i danni causati da un modello rivelatosi inefficiente e dannoso, calato dall’alto e che ha compromesso ben 445 mila ettari di territorio sardo. Aree che sono state iscritte in Siti d’Interesse Nazionale (SIN) ossia aree gravemente contaminate che necessitano di urgenti interventi di bonifica del suolo, del sottosuolo e/o delle acque superficiali e sotterranee per evitate ulteriori danni ambientali e sanitari. Circa un sardo su tre (la media nazionale è di 1 italiano su 9) vive in un SIN, dove si sono registrati 10 mila decessi in eccesso rispetto ai riferimenti regionali. Pericoli ed inquinamento reale e massiccio che deve trovare il dovuto interessamento istituzionale anche tra i comuni interessati e la collaborazione di tutta la comunità, senza integralismi ma con la dovuta fermezza. Non si può pensare di uscire dalla grave crisi senza avviare un processo di rilancio culturale, economico e produttivo che sia compatibile e rispettoso dell’ambiente e della biodiversità. 

Il Comitato Civico ViviAssemini invita il Sindaco ad adoperarsi formalmente per pretendere la massima chiarezza sui fatti accaduti, sulle cause dell’incidente e sulle contromisure adottate per scongiurare eventuali altri problemi. È arrivato il momento di porre fine alla disinvoltura con cui certi argomenti vengono trattati dalle parti in causa, dando ad essi l’importanza vitale che meritano.

venerdì 19 settembre 2014

Lettera Aperta al Presidente di Legambiente


Assemini, 17 settembre 2014 - Lettera Aperta



Al Presidente del Circolo Il Fenicottero - Legambiente Assemini - Antonello Deidda.




Abbiamo provveduto ad oscurare il contenuto della Lettera Aperta indirizzata al Presidente locale di Legambiente, su specifica richiesta del Segretario della medesima associazione. Il quale si è sentito leso per il contenuto della stessa. 
Noi abbiamo un solo obiettivo: far crescere Assemini con il progressivo coinvolgimento dei cittadini, nella più totale trasparenza. Aspetto, questo, che ci rendiamo conto necessiti ancora di un lungo processo di maturazione. 
Quindi, la richiesta di oscurare la lettera non trova da parte nostra alcun problema. Anzi, confidiamo che il nostro pronto accoglimento serva a costruire nuovi percorsi collaborativi per rispondere unicamente alle esigenze di crescita e sviluppo di Assemini e dei suoi cittadini. 





                   Egregio Presidente,
                                 ci rivolgiamo alla Sua cortese attenzione per informare che abbiamo appreso, con stupore, dell’ennesimo intervento del Signor Alberto Nioi sulle argomentazioni dettate dai cittadini, prodotte a mezzo stampa dal Comitato Civico ViviAssemini ed indirizzate all’Amministrazione comunale in carica. Il contenuto degli interventi di Nioi è pubblico e può apprenderlo direttamente dal suo profilo Facebook. Incuriositi da tale comportamento abbiamo appurato che Nioi è apparso più volte sulla stampa in rappresentanza del Circolo asseminese di Legambiente (Il Fenicottero). Inoltre, navigando sul sito della medesima Associazione ambientalista, risulta esserne Segretario, così come la Sede legale coincide con il suo studio professionale.  
Preso atto di ciò, ci chiediamo quali possano essere le ragioni che spingono Nioi ad apparire come intermediario del Sindaco e della maggioranza municipale in ripetuta contrapposizione alle proposte ed ai quesiti posti dal Comitato Civico ViviAssemini. Egli non risulta amministratore in carica, ma pone ripetutamente al Comitato quesiti incomprensibili, esprimendosi continuamente con il “noi”. Ora, escludendo la possibilità che il Segretario di Legambiente possa rappresentare contestualmente anche un movimento politico, specie di maggioranza, non ci rimane che attribuire quel “noi” a giudizi espressi in nome e per conto di Legambiente. 
Per Sua informazione, ViviAssemini è nato e si è strutturato nel rispetto della normativa vigente per organizzare, unire e rappresentare le istanze dei cittadini. Il nostro scopo è quello di arricchire la politica attraverso i principi della democrazia diretta e di doverosa partecipazione alle dinamiche di sviluppo di Assemini. In trenta giorni abbiamo certificato formalmente 401 iscritti (a breve riapriremo le iscrizioni ed intensificheremo la nostra attività). Siamo cittadini che vivono tra la gente e con la gente, senza alcuna ambizione elettorale. ViviAssemini è stato presentato agli organi di stampa, così come al Primo cittadino con  foglio del 19 marzo 2014 per informare della struttura e degli obiettivi. 
Ci permettiamo di ritenere che se Nioi intende porre domande o contestare i contenuti del Comitato è libero di farlo, ma con rispetto. Le questioni riguardanti l’organizzazione di ViviAssemini competono, per diritto, solo agli aderenti. Noi non ci siamo mai permessi di entrare nelle questioni organizzative di Legambiene e del circolo Il Fenicottero, così come nelle questioni interne ai partiti, movimenti ed associazioni. Noi ricerchiamo convergenza attorno ad un progetto di crescita educativa e di sviluppo ampiamente condiviso, per porre i temi della tutela e della valorizzazione ambientale al centro della riflessione sociale. Abbiamo l’ambizione di collaborare, apprendendo anche dall’esperienza di Legambiente, per contribuire con metodi inclusivi a risanare un territorio devastato, riportando i temi della salute al centro dell’azione politica ed amministrativa. Crediamo in una forma di sviluppo ecosostenibile e su questo abbiamo più volte spronato l’Amministrazione comunale. Ecco la ragione per cui non comprendiamo il comportamento del Sig. Nioi. Assemini necessita di fare sistema per costruire nuove prospettive.
Concludendo, ci rivolgiamo a Lei nella qualità di legale rappresentante del Circolo locale di Legambiente con la preghiera di valutare la possibilità di spiegare cortesemente al Signor Nioi che dovrebbe superare i pregiudizi. Ci piacerebbe confrontarci e collaborare su temi di rilevanza vitale, quali: problematiche ambientali del nostro territorio; inquinamento e dissesto idrogeologico; aumento delle discariche abusive di rifiuti; speculazione edilizia; superamento dei danni causati dall’appalto della raccolta differenziata. Agire concretamente per rivendicare le bonifiche e valorizzare la biodiversità come modello innovativo di rilancio.
                    Ringraziamo anticipatamente e porgiamo cordiali saluti.

              per Il Consiglio Direttivo
             Il Portavoce, Gianluca SPADA                     

giovedì 18 settembre 2014

Un gesto semplice, ma importante per salvaguardare la biodiversità



L'olio del tonno, dell'insalata, del fritto, non vanno buttati nello scarico perché inquinano. Contribuisci con un gesto semplice a costruire un futuro più sano

sabato 13 settembre 2014

SS 130. Che fine ha fatto la promessa delle contro strade?

Strada perpendicolare alla via Piave, lungo la SS 130
Nel mese di luglio del 2012, l’Anas chiuse gli accessi lungo la SS 130, dopo aver realizzato lo spartitraffico centrale. Se da un lato si rilevò da subito una notevole riduzione degli incidenti, specie gravi, tanti rimangono i problemi creati alle aziende ed agli abitanti delle case periferiche. Problemi anche per i mezzi del soccorso, non essendoci più possibilità di inversione se non in coincidenza dei due semafori.
A gennaio del 2014, Regione sarda, Anas e Comune di Assemini si incontrano per risolvere i problemi della sicurezza nel tratto riguardante il centro abitato. Traffico, attraversamento ciclopedonale e mancanza di rilevatori di infrazioni semaforiche rimangono un problema serio e ben lontano dai principi base della “mobilità sostenibile”. Durante la riunione fu condivisa l’impostazione progettuale che prevedeva tra l’altro la costruzione di una contro strada di 1,5 chilometri adiacente alla Statale, al fine di consentire gli accessi soprattutto ai terreni agricoli confinanti. La Regione si impegnò a reperire le risorse per la realizzazione delle opere definitive per la contro strada che ammontavano a circa 1,3 milioni di euro. Il Comune, guidato dal Sindaco Puddu, invece, s’impegnò formalmente e pubblicamente per sistemare provvisoriamente l’accesso esistente. Sono trascorsi ben otto mesi.

Il Comitato Civico ViviAssemini si rivolge all’amministrazione comunale per conoscere quale sia stato il motivo che ha impedito di mantenere le promesse annunciate. Inoltre, chiede cosa impedisca al Comune di Assemini di provvedere all’immediata sistemazione del tratto di strada in totale stato di abbandono lungo la medesima statale, nella parte opposta al semaforo di via Piave (lato Dx direzione Decimomannu), dove sorge una nota impresa florovivaistica. Pur essendo un passaggio obbligato per centinaia di veicoli è ancora senza asfalto, buia, con buche che mettono a dura prova gli automezzi e la sicurezza dei conducenti.


lunedì 8 settembre 2014

Città turistica? Per ora solo tasse e discariche

Periferia lungo SS 130 - Assemini (CA)


Buste, immondizia, elettrodomestici, pneumatici, detriti. Sono questi i simboli di una periferia ulteriormente offesa nella sua naturale vocazione. In città dagli scarichi fognari nascono piante e fuoriesce una puzza insopportabile. I marciapiedi sono ricchi di deiezioni canine e di buste di immondizia che per giorni stazionano sotto il sole. Le strade sono sporche nonché crocevia di blatte e topi anche di grossa taglia. Questa è la cornice di Assemini, la città ad alto rischio idrogeologico ed uno dei primi dieci centri urbani dell’Isola che prometteva sviluppo turistico.
Ferma restando l’inciviltà imperdonabile dell’uomo, il compito di un’Amministrazione comunale è quello di curare il decoro ed il rispetto dell’ambiente, urbano e periferico, con politiche chiare e attive. In questi giorni siamo stati sommersi da richieste d’intervento per sensibilizzare la Giunta pentastellata ad attivarsi con i mezzi di cui dispone. A distanza di quattordici mesi dall’insediamento del nuovo esecutivo. Assemini vive nell’inquinamento indotto dalle polveri della vecchia mineraria Silius così come dal cimitero industriale di Macchiareddu. È ai vertici della classifica delle aree più compromesse d’Italia. Se la crescita e lo sviluppo non possono prescindere dalla valorizzazione della biodiversità, ci chiediamo cosa stiano aspettando e cosa intendano fare.  
Il Comitato Civico ViviAssemini invita l’Amministrazione comunale ad ascoltare gli appelli dei cittadini e pensare ad Assemini, ai suoi problemi ed alle sue opportunità, passando dalle promesse ai fatti. Non basta una giornata all’anno dedicata alla propaganda ecologista, ci vogliono progetti e programmi costruttivi. Siamo stanchi di pagare tasse che aumentano senza vedere risultati.


mercoledì 3 settembre 2014

Feste e sagre, l'Assessore alla cultura risponde al Comitato

Per approfondire, cliccare sul seguente link:
http://www.hinterlandcagliari.it/areavasta/ca/assemini/2747-manifestazioni-e-sagre,-scoppia-la-polemica-botta-e-risposta-tra-viviassemini-e-l%E2%80%99assessore-mostallino.html


Replica del nostro Portavoce:

Ho letto le dichiarazioni dell’Assessore alla Cultura che approfitto per salutare e ringraziare, essendo stata la prima componente della giunta ad aver replicato (dopo sei mesi di proposte). Preciso che con l’assessore non ho mai avuto alcun rapporto, né privato né pubblico. La cifra da noi riportata è da intendersi esattamente come riportato nella nota: la media mensile calcolata nei quattordici mesi di governo. Pubblicarle nel dettaglio non spetta a noi, ma a chi è pagato per farlo ed ha - anche per questo - ricevuto il mandato elettorale. Del resto, tali cifre si sarebbero dovute pubblicare rielaborate (nel rispetto delle promesse politiche) nel bilancio trasparente. La nota a cui l’assessore fa riferimento è molto più articolata e non entra nel merito del singolo evento, ma della interazione funzionale e sistemica del complesso delle iniziative fino ad oggi celebrate. Eventi che riteniamo privi di un filo conduttore che dovrebbe definire il Sindaco nella qualità di responsabile della linea politica. Perciò la nota era indirizzata a Lui e non all’Assessore che è soggetto nominato. Peccato. Per l’ennesima volta, la Giunta, ha perso l’occasione per interagire con i cittadini organizzati in maniera costruttiva e cogliere il valore sostanziale della proposta”. (Gianluca Spada)


Nuovo appalto per la mensa scolastica. Aumenta il costo del pasto

Per approfondire, leggere il seguente link:

http://www.hinterlandcagliari.it/areavasta/ca/assemini/2721-mensa-scolastica,-nuovo-appalto-con-dolci-sardi,-cibi-biologi-e-web-per-l-educazione-alimentare.html

lunedì 1 settembre 2014

Eventi e sagre, oltre 10 mila euro al mese per alimentare disordine



Nulla è cambiato nella programmazione e nella gestione degli eventi. Una marea di denaro pubblico speso ed un corrispondente scarso coinvolgimento popolare, non possono essere sinonimo di cambiamento. L’impegno e la dedizione dei volontari non bastano (a cui va il nostro ringraziamento). Occorre metterli nelle condizioni di operare al meglio delle loro possibilità. Ci vuole un indirizzo politico definito, strategia, capacità comunicativa e organizzazione. Altrimenti tutto si riduce ad un insopportabile spreco.
Dopo quattordici mesi di amministrazione, l’attuale giunta, continua ad operare “alla giornata”. Eventi accavallati, fuori tempo e senza obiettivi sistemici. A noi non interessa chi amministra, ma come vengono spesi i denari pubblici ed il modo di porsi rispetto all’auspicata crescita ed alla sovranità popolare. Mediamente, vengono spesi ben oltre 10 mila euro al mese con risultati assai mediocri. Una cifra rilevante che contrasta con le continue lamentele sulla carenza di fondi. Ogni evento attrae un numero sempre minore di persone. Gli eventi sono: dispersivi; privi di un obiettivo sistemico e di una preventiva calendarizzazione partecipata; di una successiva analisi del rapporto costo/beneficio; privi di una impostazione di marketing e di adeguata promozione. Bisogna tenere conto anche di quanto programmato nei comuni confinanti perché l’obiettivo deve essere quello di concorrere anche ad una crescita più ampia. Invece, si rileva un evidente prevalere della cultura dannosa del costo fine a se stesso, rispetto alla più proficua ed opportuna cultura dell’investimento. Ancora così fino alla fine della consiliatura ed i danni diventeranno irreversibili.    

Il Comitato Civico ViviAssemini, invita l’Amministrazione comunale ad ascoltare ed operare nel segno del rinnovamento costruttivo e concreto. Invitiamo il Sindaco ad attivarsi per definire un indirizzo politico ed istituire la Consulta delle Associazioni. Il Comune non è un club privato. Conseguentemente, occorre: giudizio; confronto e senso di responsabilità. Amiamo la nostra città e vogliamo vederla crescere. Ci dispiace dover ricorrere ad interventi esclusivamente pubblici, ma non abbiamo altre strade da percorrere. Attendiamo dal mese di marzo di essere ricevuti dal Sindaco per mettere a disposizione le nostre risorse e la nostra buona volontà.