giovedì 23 aprile 2015

Troppi soldi spesi male. Serve una Consulta per compensare le inefficienze


Supera i 250 mila euro la spesa sostenuta dalla maggioranza pentastellata alla guida del Comune di Assemini, in poco più di venti mesi, per feste, sagre, iniziative culturali e costi accessori. Denaro speso male se si considera che non appare visibile alcun miglioramento. Bisogna interrompere questa spirale perversa ed istituire la “Consulta delle Associazioni”, subordinandola ad una visione strategica.

Assemini vive una condizione di grave crisi socioeconomica nonché politico amministrativa, perciò occorre articolare nuovi ambiti decisionali compensativi ed introdurre interfacce per l’utilizzo di conoscenze e competenze. Devono essere istituiti meccanismi amministrativi per elaborare ed attuare linee strategiche. La classe dirigente locale va assistita per regolare la propria azione al bisogno di rappresentanza e di innovazione. Del resto, “fare sistema” significa ascoltare e confrontarsi per poi agire considerando la città di tutti. È necessaria una evoluzione verso una funzione integrata, in cui il ruolo del cittadino come consumatore, come operatore economico, sociale, culturale, della formazione, ecc. sia da identificarsi come “elemento cognitivo”. La città è la sintesi di un territorio, di un popolo e di una sovranità, quindi deve assumere una funzione generatrice di plusvalore. Ciò che ci preoccupa non è tanto l’ammontare della spesa citata, ma l’insignificante risultato finale. L’espansione del settore “cultura”, specie se inteso ed allargato allo “sport, divertimento e benessere” è elemento cardine di una strategia di sviluppo di lungo periodo per ogni città. Ciò che è invece specifico per Assemini, è l’importanza che tale comparto può avere nella composizione della base economica ed il contributo che può dare all’attivazione di processi di innovazione ed investimento locale. Per una città delle dimensioni di Assemini, sport/divertimento/benessere-cultura, possono essere misure determinanti per la formazione dell’occupazione, del reddito e per  migliorare il capitale umano. Ciò è possibile grazie all’esistenza di conoscenze ed esperienze consolidate, perciò proponiamo l’istituzione della “Consulta delle Associazioni”. Una nuova istituzione sociale aperta. Un luogo d’incontro e di confronto; di programmazione; di attuazione condivisa, efficace ed efficiente. Un luogo dove i giovani possono essere un fattore critico di modernizzazione della società Asseminese.

Del resto, i giovani di oggi, saranno chiamati a svolgere il ruolo di rappresentanza sociale, economica e politica di Assemini. Le forme e l’intensità del “processo di socializzazione” dei giovani e l’abbattimento di ogni “barriera generazionale” sono decisive nell’orientare lo sviluppo della Città. Occorre investire negli spazi; inserire la Città in un circuito più ampio; riscoprire il valore produttivo dell’identità; privilegiare prodotti, artisti e operatori di rilevanza locale e regionale. Il superamento delle condizioni ostative imposte dal ruolo dominante di una cultura “dipendentista” nel tessuto economico produttivo e sociale, deve avvenire attraverso politiche di riconversione sostenibili e con metodi innovativi e vincenti. 

Puc, coerenza subordinata al recepimento di alcune prescrizioni

La nota di coerenza sul Puc del Comune di Assemini
Redazione: Cagliari.globalist.it

giovedì 23 aprile 2015



di Veronica Matta


Il 10 Aprile del 2015 il Comitato tecnico regionale per l'urbanistica si è riunito per esprimere il parere sul Puc del Comune di Assemini, che risulta coerente col quadro normativo e pianificatorio sovraordinato. Ma la coerenza è subordinata al recepimento di alcune prescrizioni. Sul Puc, il Comune dovrà dunque fare le correzioni richieste dalla Regione, attivare l'ufficio SAVI per la VAS e dopo un ultimo passaggio in Consiglio, ritornare in Regione. I tempi più lunghi saranno per la VAS.

venerdì 17 aprile 2015

Raccolta differenziata. Solo imposizioni, tagli e confusione


Abbiamo esaminato il nuovo calendario della raccolta differenziata. Rileviamo un taglio drastico del servizio che aggrava le già precarie condizioni igieniche di Assemini.
Tredici famiglie sanno di essere in esubero ed attendono che il Comune dica loro a quale impiego alternativo saranno destinati.
Anche in passato era stato promesso un considerevole risparmio delle bollette. La realtà è che ad Assemini è persino più che raddoppiata anche a seguito del cronico ritardo con cui l’attuale amministrazione ha avviato la nuova gara d’appalto, non ha previsto gli sgravi per le fasce più deboli  ed a causa dell’affidamento della riscossione della tassa ad Equitalia.
L’appalto di igiene urbana rappresenta il costo più alto del bilancio comunale. Paradossalmente non è nemmeno monitorato. È molto grave che questi politici retribuiti, autoreferenziali con i nostri soldi, abbiano consentito che un atto di tale portata amministrativa e destinato a durare nel tempo, sia stato avviato senza chiedere il parere preventivo dei cittadini. Eppure sostengono di essere dei “portavoce”.

Non ci piacciono le imposizioni e la conseguenti opacità. Il vecchio servizio aveva raggiunto traguardi importanti e si doveva migliorare. Invece, si è scelto di ripartire da zero. Al buio, in perfetta sintonia con il loro stesso concepire il futuro di Assemini.

martedì 14 aprile 2015

Terza età, servono politiche per bonificare il deserto amministrativo






La prossima amministrazione dovrà investire nella buona politica abbattendo lo spreco, la cecità e le barriere generazionali 




Chi ha partecipato alla ricostruzione del Paese ha guardato al futuro, assicurando ad altri diritti e benessere. Ora spetta alle nuove generazioni costruire un modello di sostenibilità sociale che abbatta le barriere generazionali, assicurando progresso ed inclusione. Assemini deve superare questa fase di imbarazzante buio politico, inaugurando una nuova stagione di riforme.

Gli anziani di oggi hanno sostenuto lo sviluppo economico e sociale; affermato i principi di libertà e giustizia. Sono loro a supportare ancora oggi la famiglia ed i giovani trasmettendo conoscenza, tradizioni e valori etici, di cultura imprenditoriale e di democrazia. La crisi degli ideali della politica non può essere risolta con l’antipolitica e con una concezione avventuristica ed autoreferenziale del mandato amministrativo. Occorre capacità di lettura ed attenzione ai bisogni dei cittadini, a partire dalle fasce più vulnerabili. La mancanza di fiducia verso i politici ha logorato il senso civico. Essa è anche la conseguenza dell’opacità dietro la quale si nascondono troppi amministratori e troppi politici. Una cortina nebbiogena che genera bassa efficienza ed improduttività della spesa pubblica, alimentando una rete dissipativa che ci trattiene in uno stato d’ibernazione. Viviamo un modo irresponsabile ed indecoroso con cui è stata trattata la questione sociale e lo sviluppo. Ad Assemini chi ha ricevuto il mandato amministrativo non ha investito nemmeno in un’altalena per bambini disabili, ma ha sprecato centinaia di migliaia di euro e difeso gelosamente le proprie prerogative. Gli anziani rappresentano quasi il 20% della popolazione residente. La tendenza è “a crescere” in ragione della bassa natalità e del basso flusso migratorio regolare. Gli anziani rappresentano una componente generativa di reddito e di compensazione rilevante. Questo non è un dramma perché vi sono paesi le cui economie hanno, come unica componente generativa di reddito e di occupazione, lo stock previdenziale. Sono paesi con strutture simili alle “città del consumo”: l’unica produzione è quella indotta dall’attività del consumo e delle relative transazioni (logistica e governance). Questi sono esempi gestionali da imitare. Diversamente, Assemini non dispone di un progetto di abbattimento della marginalità sociale e Non è in grado di porre in essere politiche inclusive e di valorizzazione. Continua a non prevedere spazi utili e dignitosi. L’inesistenza di politiche di bilancio non consente alcuna forma innovativa di compensazione. Manca la capacità di catturare, raccogliere e tramandare le conoscenze, le tradizioni e la lingua. Il problema cresce quando l’anziano non è autosufficiente. Necessita di cure e di assistenza continua e costosa, in un contesto di disoccupazione e precariato dilagante. Se chi amministra rimane fermo, cosa accadrà tra dieci anni?         

Bisogna guardare al futuro ed unire le forze non per dare sfogo alla protesta, ma per disinnescare con i fatti questa “bomba sociale” avviando: Piani d’intervento personalizzato; Integrazione informatica; Rafforzamento della rete dei servizi socio assistenziali; Politiche multidimensionali per le longevità attive; Razionalizzazione della spesa, delle tariffe e dei tributi; Apporto ed integrazione di sussidiarietà tra pubblico e privato. Ci vuole autorevolezza per affermare il Primato della politica locale e per promuovere doverose rivendicazioni presso gli altri enti corresponsabili, con adeguata progettualità. 

Più di 250 mila euro per feste, sagre ed eventi a cinque stelle

Atti pubblici per un totale di 272.236,99 euro


Redazione Cagliari.globalist.it


lunedì 13 aprile 2015


di Veronica Matta
Dopo un attento lavoro di verifica tra deliberazioni e determine il quadro relativo alle spese affrontate dai cinque stelle per il territorio di Assemini per feste religiose, sagre ed eventi culturali è sbalorditivo. Le delibere del 2013 e del 2014 tra onerose e non onerose riguardano principalmente proposte portate dall'Assessore alla Cultura Jessica Mostallino, ma alcune anche dell'ex Assessore al Lavoro e allo sviluppo economico Angelo Caddeu.

Estrapolando da un recente post su fb scritto dal Sindaco Mario Puddu, egli affermava in risposta ad un articolo pubblicato in un blog: "La successiva illazione sono i 200 mila euro per feste e manifestazioni?!! Ma le cifre, in linea con tutto l'articolo (in questo si che è coerente l'autore: nelle inesattezze e falsità), son completamente sbagliate. La somma corretta degli importi dovuti a scelte della nostra Giunta, dal giugno 2013 (da quando siamo in carica) ammontano a neppure 83 mila euro".

Dalla lettura degli atti pubblici di certo non mancano attività o iniziative (perché tutto sommato ci sono e c'è un lavoro dietro), ma manca il coinvolgimento della cittadinanza, la programmazione per tempo, la pubblicizzazione, l'attività della commissione cultura (quasi inesistente, visto che non viene convocata dai primi di luglio scorso, da quando venne trattato il regolamento murales). Insomma, una maggior attenzione al resto del mondo, fuori e dentro il consiglio, aiuterebbe, invece, la si sta volontariamente escludendo. Forse credere di poter essere autonomi e infallibili senza l'aiuto di nessuno, alla lunga non paga.

Pubblichiamo gli importi così come dalle determinazioni ricavate dal sito comunale relative agli anni 2013/2014, mettendo in evidenza la difficoltà nella ricerca della chiarezza e trasparenza del sito per il quale si spendono ulteriori denari pubblici.

Feste religiose, sagre ed eventi culturali anno 2013:

"Festival Tuttestorie: letteratura per ragazzi 2013" - € 31.000; .Associazione Turistica Proloco "Le strade del cinema" - € 10.710,80; Concorso di idee "Le Strade della ceramica" - € 1.500; Contributo concesso alla Consulta degli Anziani, delle Donne e dei Giovani di Assemini per le attività svolte nel 2013 - €9.000; Reading letterario/musicale "Un posto anche per me / reading spettacolo con l'autore Francesco Abate" - € 940,44; Reading letterario musicale con l'autore sardo Flavio Soriga 11 settembre - € 853,72; Manifestazione "Leggo di Notte" - € 817,86; Convegno sulla violenza di genere e il femminicidio dal titolo "No alle mani armate di un amore malato" - € 2.497,01; Associazione LEGAMBIENTE - "Puliamo il Mondo" - € 965,00; Celebrazioni per il Bicentenario della fondazione dell'Arma dei Carabinieri - €100; "Cerimonia commemorativa in onore dei caduti in guerra - €360; acquisto di: N. 2.000 metri (circa) di luminarie in tubo luminoso - €6500; "Natale insieme 2013" - € 12.500,00; Progetto nati per leggere e nati per la musica in Sardegna, Calendari - € 1.088,00; Sostegno economico per i festeggiamenti del Santo Patrono San Pietro Apostolo - € 1.480,00; Affidamento fornitura targhette e servizio di grafica da utilizzare per l'assegnazione albero per i nuovi nati - € 1.127,28; Impegno di spesa del contributo finanziario concesso alla parrocchia di San Pietro per le attività a valenza sociale - € 8.000,00; Impegno di spesa a favore della società Gemmo S.P.A. di Arcugnano per consumo energia elettrica luminarie natalizie - € 416,00; Riparto e assegnazione contributi anno 2013 per iniziative nei settori cultura, informazione, tempo libero e sociale, tutela valori monumentali, storici e tradizionali - € 15.650

TOTALE € 105.506,11 (2013)

Feste religiose, sagre ed eventi culturali anno 2014:

Patrocinio e sostegno economico alla manifestazione su Fogaroi de S.Antoi € 1.500,00; Evento Carnevale 2014 € 3.200,00; Programma carnevale 2014 attuazione iniziative a cura dell'Ass. ProLoco €. 3.050,00; "Estate insieme" €500,00; Quota associazione italiana città della ceramica €1709,00; Settimana Europea della mobilità sostenibile €300,00; Contributo finanziario concesso alla parrocchia di San Pietro €8.000,00; Sostegno economico per i festeggiamenti del Santo Patrono San Pietro Apostolo € 1.400,00; Manifestazione denominata Sagra Concorso Sa Panada € 3.500; Progetto " Nati per leggere e nati per la musica in Sardegna", fornitura e la personalizzazione di n. 1750 calendari - € 1.295,84; Manifestazione denominata Atleti del Cuore €700; Festa della Birra € 4.500; "Cerimonia commemorativa in onore dei caduti in guerra" € 295,20; Programma manifestazioni natalizie € 17.055,00; luminarie per le festività natalizie € 39.659,74; Fornitura in economia di piante e fiori per l'arredo degli spazi verdi comunali (Natale 2014) €1.7710,10; fornitura in economia di targhette in alluminio, misura 6x12, con stampa su tre righe, necessarie per l'assegnazione degli alberi ai nuovi nati e/o adottati nell'anno 2014 - € 2.500,00; Manifestazione denominata Natale ad Assemini 2014 6.000,00; Realizzazione del progetto "Rovinarsi è un gioco" 3.465,00; Commemorazione della giornata della memoria €600; Fondi alle consulte delle donne e degli anziani - € 6.000; Seconda Rassegna "Leggo di Notte" € 1.160; Convegno Comitato Sardo "Stop Opg - € 600; Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne - spettacolo teatrale "Povera Sara Povera Nera" - € 1.250; Incontro dibattito contro l'omofobia - € 1.000; Spettacolo teatrale "Di Vino Commedia" - € 1.820; Commedia in lingua Sarda - "Sa Scomunica de Predi Antiogu" - € 2.480; Spettacolo musicale denominato "Let's party in square" - € 2.440; Associazione Turistica Pro Loco e Associazione Musicale Peter's Day - "Un mare di Jazz & Panade" - € 20.000; FESTIVAL TUTTESTORIE 2014 - € 17.000; MONUMENTI APERTI 2014 - Associazione "Imago Mundi"- € 2.360; Concorso a premi "Giornata internazionale contro la violenza sulle donne" - € 350; Puntata televisiva di Videolina su Assemini "Montagne di Sardegna" - € 4.270; Patrocinio "7^ EDIZIONE MEZZA MARATONA DELLA CERAMICA "CITTA' DI ASSEMINI" - € 5.000

Totale € 166.730,88 (2014)


Assemini fuori da 'Monumenti aperti'






Nessuna proposta di valorizzazione da chi dovrebbe promuovere la cultura

Redazione Cagliari.globalist.it

giovedì 9 aprile 2015




di Veronica Matta

Quest'anno Assemini non partecipa alla manifestazione "Monumenti aperti" eppure i monumenti sono sempre nello stesso posto. L'anno scorso per la 15^ edizione organizzata dal Comune di Assemini, Associazione Proloco Assemini con la partecipazione delle scuole elementari, medie, fu possibile visitare i siti aperti per l'occasione: dalle chiese San Pietro, San Giovanni, Sant'Andrea, San Cristoforo, alla Casa Campidanese. Non è dato sapere al momento le motivazioni che hanno spinto il Comune a non inserire la cittadina all'interno di questa importante manifestazione. Certo si spera che la scelta anzi la "non scelta partecipativa" non sia dipesa dal numero di utenti presenti nella passata edizione perché parte dei compiti di chi fa leva su questo punto, è proprio quello di promuovere la cultura e il territorio di Assemini e magari porsi anche qualche domanda in più se le attività promosse non arrivano a coinvolgere. Ma forse è pretendere troppo da una cittadina che agli stranieri continua ad apparire senza un'anima.

"L'amministrazione comunale, dichiara su fb Silvia Garau della ProLoco, evidentemente non ha reputato opportuno farne una iniziativa culturale. Non so davvero il motivo, se siano i dati poco positivi dell'anno passato o qualcos'altro. La Pro Loco, per quanto possa piacere, è a disposizione per tutte le iniziative culturali o no, di più non so dire...". Amarezza e realismo nei commenti di Massimo Carboni del Comitato ViviAssemini molto attento alla cultura locale che guarda al futuro: "Assemini non c'è, ma non perdo la speranza. Sono convinto che la prossima esperienza amministrativa saprà dare lustro alla Città per onorare i sacrifici che i nostri genitori ed i nostri nonni hanno fatto per noi tutti. Per metterci nella condizione di andare oltre; per costruire altro e meglio. Perché dobbiamo dimostrare ai nostri figli ed ai nostri nipoti che un mondo più giusto e più bello è possibile. Ci vuole pazienza e capacità di andare oltre l'incoscienza".

Istruttiva ed interessante la lettura di una relazione dei primi anni '90 sul territorio asseminese, scritta da uno studioso, il Dott. Giuseppe Nieddu, nella quale si mettono in evidenza le sue peculiarità sia dal punto di vista morfologico sia archeologico. Gran parte degli scavi risalgono al 1985. Riteniamo importante pubblicare la relazione pervenutaci, perché le giovani generazioni e anche quelle "vecchie" imparino a non dimenticare chi siamo, a conoscere il territorio e a valorizzarlo ed a porsi qualche domanda in più.

Assemini, l'antico paese della ceramica, rimane ancora senza una seria proposta di valorizzazione del suo patrimonio architettonico e dei suoi insediamenti a carattere monumentale nella zona montuosa (due Chiese bizantine di S. Giovanni e S. Pietro; gli scavi sotto il pavimento della parrocchiale di S. Pietro; località S. Andrea: notevoli testimonianze di una frequentazione umana soprattutto nel periodo nuragico e medievale, consistenti in cospicui resti di ceramica; sempre Sant'Andrea, un cippo miliario, già incluso nel Corpus Inscriptionum Latinorum (C.I.L., X, n.8004); "Cuccuru Macciorri" testimonianze archeologiche; nIn zona "Sa Traia" : sacche nuragiche; in loc. Pardu Nou: numerose tombe romane; regione Is Chiois: i resti di un edificio di età romana- imperiale; in loc. S.Inesu o S.Genesio: resti di materiali laterizi e pietre lavorate di età romana; M.Arcosu e Gutturu Mannu: l'insediamento di Bidda Mores; complesso di "Is Pauceris", ubicato con precisione nella vallata di Gutturu Mannu; dodicesimo punto localizzato ad ovest del complesso di "Bidda Mores". In esso risalta subito un momento di probabile origine nuragica, edificato con tecnica megalitica, presso cui si osservano i resti delle capanne circolari del villaggio, con tombe).

Collegandoci a quanto descritto nella relazione del Dr Nieddu sul patrimonio archeologico di Assemini, non è difficile intuire che laddove sono stati segnalati la presenza di reperti archeologici, oggi si possono ammirare lottizzazioni monche e strutture che sono un vero e proprio pugno in faccia all'equilibrio architettonico e urbanistico della cittadina. "Ennesima dimostrazione, dichiara l'ex consigliere Gigi Garau, della superficialità e la scarsa attenzione che questa amministrazione comunale pone sul patrimonio storico culturale di questa cittadina,. Dall'oblio riservato alle pubblicazioni realizzate con il patrocinio delle passate amministrazioni al totale disinteresse riservato al mondo dell'artigianato e della cultura enogastronomica".

Relazione

"Il territorio comunale di Assemini si presenta assai vario da un punto di vista morfologico, poiché comprende sia zone montuose dense di vegetazione, quali le alture a sud-ovest (M.Arcosu, Gutturu Mannu), sia zona di pianure fertile, nonché paesaggi particolari quali quelli offerti dagli stagni. In tale contesto, non può stupire la varietà e la ricchezza dei ritrovamenti archeologici, che testimoniano la densità di frequentazione ed insediamento delle antiche popolazioni. L'attuale centro abitato ebbe certamente la sua origine nel periodo alto medievale, avendo come nucleo le due chiese bizantine di S. Giovanni e S. Pietro, che hanno restituito entrambe preziose iscrizioni in lingua greca, con le prime testimonianze dell'amm.ne giudicale in Sardegna, risalenti al X sec. d.C. Gli scavi attualmente in corso sotto il pavimento della parrocchiale di S. Pietro, stanno evidenziando diverse fasi culturali, da sporadiche tracce di ceramica romana alle ben più cospicue testimonianze della fase tardo-antica e d alto medievale, testimoniate anche dalla presenza di resti di decorazione architettonica. Ben più cospicue, tuttavia, si dimostrano anche le tracce di insediamenti antichi nei dintorni dell'abitato. Soprattutto la località S.Andrea, ubicata nei pressi dell'omonima chiesetta, ha restituito notevoli testimonianze di una frequentazione umana soprattutto nel periodo nuragico e medievale, consistenti in cospicui resti di ceramica venuti alla luce a seguito di uno sbancamento per lavori stradali e per la posa delle tubazioni della rete fognaria. Sempre da tale zona, proviene un cippo miliario, già incluso nel Corpus Inscriptionum Latinorum (C.I.L., X, n.8004), ascrivibile al tempo dell'imperatore Traiano e appartenente alla via "Karalis-Sulcis" che doveva attraversare la zona suddetta. Ulteriori testimonianze archeologiche, particolarmente del periodo punico, provengono da tombe rinvenute in località "Cuccuru Macciorri" (AA.VV. - la Provincia di Cagliari- Milano 1983,p.12). In zona "Sa Traia", invece, all'ottavo chilometro della statale 130, sono venute alla luce nel 1980 numerose sacche nuragiche, mentre al km. 8500, in loc. Pardu Nou, sono state messe in luce fortuitamente numerose tombe romane. Come si può desumere da quanto esposto, non sono stati sinora rinvenuti resti monumentali nella zona prospiciente l'abitato attuale, se si eccettuano quelli di età alto-medievale. Per imbatterci in resti di una qualche monumentalità, dobbiamo giungere sino alla foce del rio Flumini, che si getta nello stagno di S. Gilla. Qui in regione Is Chiois, furono ritrovati i resti di un edificio di età romana- imperiale; il Taramelli, in particolare, che lo descrisse nel 1906, vide i resti di piccole terme, nonché alcuni grossi conci lapidei, da cui desunse che in quel sito doveva esservi una villa rustica, purtroppo devastata dagli agricoltori della zona per ricavarne materiale da costruzione. A poca distanza da Is Chiosis, in loc. S.Inesu o S.Genesio, sempre il Taramelli rinvenne resti di materiali laterizi e pietre lavorate di età romana. Recentemente, un sopralluogo della Soprintendenza Archeologica ha permesso di localizzare, probabilmente nella stessa zona, tre colonne a fusto liscio, in granito grigio, appartenenti senza dubbio ad un edificio ragguardevole, i cui resti affiorano quasi al livello dell'acqua. La presenza di questi insediamenti a carattere agricolo, testimonia l'intenso sfruttamento della zona in epoca romana, ma probabilmente in età punica. Questa capillare penetrazione e sfruttamento delle zone fertili dell'interno dell'isola, può spiegare la scomparsa dei monumenti di età preistorica che invece si sono conservati quasi integralmente nei luoghi meno accessibili e meno sfruttati per usi agricoli. La zona montuosa di sud-ovest, dell'altopiano di M.Arcosu e Gutturu Mannu, si caratterizza proprio per la presenza di numerosi monumenti megalitici, il più imponente dei quali è l'insediamento di Bidda Mores. Esso si sviluppa sulle falde di tre alture contigue, ed è praticamente attraversato dal rio Bidda Mores, confluente del rio Gutturu Mannu,, la cui vallata costituisce ancora oggi la via più diretta di comunicazione tra Campidano e Basso Sulcis. Notevoli si presentano le fortificazioni poste a difesa dell'imboccatura delle vallate, costituite da robuste cortine murarie in tecnica megalitica. Nel punto più elevato si erge una costruzione a pianta complessa, con cortine di blocchi granitici di medio e grande formato che si saldano alla roccia viva. La presenza di una sorta di torre quadrangolare sembra rafforzare l'ipotesi che si tratti di opere di tipo fortificatorio. Il materiale ceramico recuperato in superficie, costituito da ceramica di età romana-imperiale ed alto-medievale, non può portare ad escludere una origine più antica dell'insediamento, punica se non nuragica. La parte dell'insediamento destinato ad "uso civile", se così possiamo dire, è costituito da capanne a pianta circolare o rettangolare, probabilmente coperte con elementi straminei retti da uno scheletro ligneo. Non lontano dall'insediamento di Bidda Mores, si trova il complesso di "Is Pauceris", ubicato con precisione nella vallata di Gutturu Mannu, all'atezza del 14° km della S.Lucia Santadi. Si tratta in particolare dei resti di un piccolo villaggio, costituito da abitazioni rettangoli e circolari di dimensioni modeste, con cortine murariedi blocchi di granito di medie e grandi dimensioni messe in opera a secco o con malta di fango. Una di queste costruzioni, a pianta circolare, presenta un pavimento in mattoni crudi. L'ultimo insediaremento degno di nota di questa serie è quello di "Perdu Secci", localizzato ad ovest del complesso di "Bidda Mores". In esso risalta subito un momento di probabile origine nuragica, edificato con tecnica megalitica, presso cui si osservano i resti delle capanne circolari del villaggio, con tombe a fossa assai povere, giace su un'altura che sovrasta il villaggio. Tutti questi insediamenti sorti nel territorio montuoso del Comune di Assemini, prolungano la loro esistenza sono al periodo medievale, giustificando la loro esistenza con o sfruttamento delle risorse dei boschi e dei metalli" Dott. Giuseppe Nieddu.


lunedì 6 aprile 2015

Il turismo crocieristico deve coinvolgere anche Assemini

La prossima amministrazione dovrà puntare al cambiamento


Ogni città della Sardegna deve essere parte attiva di un sistema in grado di rispondere al crescente bisogno di innovazione, vivibilità, sicurezza, crescita ed occupazione. Assemini rappresenta una delle prime dieci città sarde e deve ricollocarsi nel mondo reale. La prossima esperienza amministrativa dovrà porsi obiettivi strategici, combinare i fattori della produzione ed operare per conseguirli. Anche il turismo crocieristico è una grande opportunità trascurata. 

Il turismo crocieristico è un fenomeno socioeconomico in crescita. La domanda turistica premia le aree di nuova destinazione, perciò l’opportunità offerta da questo segmento merita attenzione, analisi e lo studio di una politica turistica locale. Uno dei fattori che spinge verso tale scelta turistica è la “combinazione tra itinerario marittimo ed approfondimenti tematici” (cultura, shopping, mondanità, ecc.) consentita dal mix geografico delle mete, favorito da escursioni nell’entroterra e da diversi optionals nello svolgimento dell’itinerario. Le condizioni politiche e sociali che caratterizzano attualmente alcuni scali turistici rinomati, aprono ad ulteriori prospettive di crescita del porto di Cagliari, già favorito dalle condizioni di stabilità climatica. Analizzando i dati preventivi della stagione 2015 (gennaio/dicembre) si evince: l’arrivo di 64 navi con una capienza complessiva di oltre 142 mila persone; un tempo medio di permanenza pari a 6/8 ore.  Diverse realtà territoriali della provincia di Cagliari e del Medio Campidano risultano interessate da tale fenomeno grazie alle loro politiche attive. Assemini risulta sconosciuta nonostante il collegamento, la ridotta distanza dal porto di Cagliari ed al fatto che sia in grado di offrire rilevanti ed originali elementi di attrazione. La politica feudale, disarticolata ed insignificante del presente necessita di una regolazione della traiettoria. È necessario analizzare le tendenze evolutive della città, identificare un modello di città e gli obiettivi generali che la comunità sceglie come ancoraggio da raggiungere in un orizzonte temporale definito. Chi amministra deve domandarsi: come sarà Assemini tra 10-20 anni se non si interviene per modificare la sua traiettoria evolutiva? Quanto è lontana dal modello di città al quale esplicitamente e implicitamente la comunità locale vorrebbe riferirsi? Vi sono città in Europa che seguono traiettorie evolutive positive che richiedono adeguamenti marginali. Altre, come Assemini, che seguono traiettorie evolutive negative. Assemini è molto distante dallo standard desiderato ed ha bisogno di un piano strategico ambizioso e complesso nonché di azioni conseguenti.  
  
È necessario predisporre ed attivare ogni azione utile per agganciare le opportunità offerte anche dal turismo crocieristico promuovendo le risorse locali. Inoltre, bisognerà: amministrare secondo le logiche dello Sviluppo locale (da Micro a Macro; dal Territorio ai Mercati; Endogeno); definire il Focus (Relazione diretta ambiente/società; Micro/piccole imprese locali; Abitanti come detentori di conoscenze; Solidarietà e cooperazione sostenibile); dare un ruolo attivo al Municipio (Buona amministrazione; Animazione economica tramite attori locali; Ricerca di partners non istituzionali; Stimolatore di strategie locali; Connessione con gli indirizzi della collettività).


sabato 4 aprile 2015

L'Agenda del Sindaco



Gli esperti sostengono che un modello funzionale ed economico di raccolta differenziata non può prescindere dalla combinazione del servizio “porta a porta” con la “tariffazione puntuale”. Le ragioni sono molteplici ed analizzabili. Ad Assemini si è scelto, per l’ennesima volta, di imporre un proprio modello senza dimostrare alcun vantaggio economico, sociale ed ambientale. Il gioco perdente dell’immotivata autoreferenzialità produce solo nuovi e compromettenti oneri a carico dei cittadini, già abbondantemente esausti. Un amministratore dovrebbe trovare in se stesso il principale critico perciò, auspichiamo un bagno di doverosa umiltà.

Prevenzione allagamenti. Interrogazione consiliare

Ringraziamo il Consigliere comunale Francesco Consalvo (Pd) per aver rappresentato (nell’ultima seduta consiliare) l’istanza rivolta al Sindaco di Assemini per conoscere gli interventi di prevenzione eseguiti in tempo utile al fine di ridurre i disagi ed i danni da allagamento durante le piogge.