venerdì 24 giugno 2016

Novità sul sottopasso di via Coghe

Via Coghe - Assemini (CA)


Questo pomeriggio una delegazione del Comitato Civico “ViviAssemini”, guidata dalla Presidente Claudia Giannotti, ha incontrato l’assessore alle opere pubbliche Gianluca Di Gioia per aprire un confronto costruttivo sulle problematiche e sulle opportunità della qualità urbana locale, tra cui l’annoso problema del sottopasso di via Coghe.

L’opera, costata un sacco di soldi ai contribuenti, doveva servire ad unire la città tagliata in due dalla linea ferroviaria. Da quando è stata realizzata ha sempre sofferto di visibile degrado. Anche l’ascensore, impiantato per agevolare anziani e disabili, risulta da sempre  devastato e inutilizzabile. Tanto è stato il tempo trascorso senza trovare una soluzione funzionale. Diverse anche le esperienze amministrative che si sono infruttuosamente succedute a cui si aggiunge un malcostume diffuso: il vandalismo.

Dal confronto tra la presidente Giannotti e l’assessore Di Gioia, relativamente a questo specifico caso, è emersa una importante novità che riteniamo utile  rendere pubblica. I problemi del sottopasso di via Coghe sono destinati ad essere risolti, nel più breve tempo possibile e nel rispetto delle norme, con la realizzazione di un percorso ciclopedonale privo di barriere architettoniche. Il progetto di recupero ha subito un forte rallentamento a seguito di problemi tecnici. L’attuale progettista attende che i lavori possano essere affidati a nuova ditta, previa autorizzazione delle autorità preposte al controllo sul finanziamento europeo. Già dalla prossima settimana, le autorità competenti, dovrebbero esprimersi definitivamente, consentendo all’amministrazione comunale di completare, appunto, la parte dei lavori già iniziati e sospesi.


Nell’auspicare che tutto proceda per il verso giusto e senza ulteriori freni burocratici, confidiamo in un rinnovato bisogno di maturazione (a partire da noi stessi) di doveroso spirito civico, al fine di coltivare ed assicurare il rispetto della propria città e del proprio patrimonio, senza il quale nessun processo di crescita e sviluppo potrà trovare affermazione.