sabato 29 ottobre 2016

Degrado e disservizi nel Parco delle “Terre Cotte”. Adolescenti snobbati dagli amministratori

Immagine Parco Comunale "Terre Cotte" Assemini (Web)


Sono trascorsi circa cento giorni da quando, presso il parco comunale delle “Terre Cotte”, un gruppo di adolescenti aveva incontrato il Sindaco, Mario Puddu. I ragazzi chiedevano di adattare il parco alla loro sana voglia di divertirsi: un’altalena in grado di reggerli, una porta mobile per “fare due tiri col pallone”, più servizi, pulizia e decoro. Richieste che incontrarono la disponibilità del Primo cittadino. 

Nel mese di luglio appena trascorso, la Presidente del Comitato Civico “vivi Assemini”, Claudia Giannotti, aveva intercettato la volontà dei ragazzi di sfogare la loro delusione per essere stati tacciati, sulla rete, di vandalismo. Si trattava di bravi ragazzi che avevano solo voglia di divertirsi, rispettando se stessi e gli altri. Sarebbe bastato incontrarli e ascoltarli, piuttosto che condannarli senza appello. Visto che nessuno lo aveva ancora fatto e dopo diversi giorni dall’accaduto, li abbiamo ascoltati noi. Chiedevano di adattare il parco alle loro normali esigenze. Mentre parlavano, appariva evidente tutta la loro sfiducia verso le istituzioni. Tra tutti i problemi, questo - a nostro avviso - era il più grave. Troppo giovani per non sentirsi cittadini di “serie A”. Abbiamo suggerito di andare oltre, superare le critiche fine a se stesse per rendersi protagonisti del futuro di quel parco.  Abbiamo suggerito loro di incontrare direttamente il Primo cittadino, chiedergli di renderlo pienamente fruibile per poterne essere orgogliosi. Li abbiamo invitati a sentirsi sostanzialmente custodi di quel parco: eravamo affascinati dalla loro capacità dialettica e dal rispetto che esternavano. Abbiamo chiamato il Sindaco e gli abbiamo chiesto di incontrare questi straordinari ragazzi. Il nostro futuro. Lui non era in ufficio, ma dopo un quarto d’ora era tra noi. Li ha ascoltati ed ha promesso loro di impegnarsi per soddisfare le loro richieste e per assicurare servizi, pulizia e decoro. Il rapporto tra chi amministra e il cittadino è solo fiduciario. Un amministratore, come ciascun cittadino, devono mettersi continuamente in discussione affinché migliorando se stessi possa migliorare l’intera comunità. Tutto gira attorno ad un concetto sostanziale: il rispetto. 

Noi abbiamo assolto il nostro compito civico, altro non possiamo fare. I fatti, pur nella loro semplicità, spettano al Comune che gestisce il parco in via esclusiva dal mese di gennaio del 2015. Quei ragazzi non hanno chiesto di mettere a sistema i giardini pubblici con gli spazi verdi, con il patrimonio fluviale, lagunare e montano a garanzia di una piena funzionalità socioculturale ed economica. Attendono semplicemente da oltre tre mesi un cenno di attenzione, una risposta. Nel frattempo, hanno scelto di non frequentare più quel parco e, dalla speranza, sono tornati a diffondere tutta la loro sfiducia verso le istituzioni. 

lunedì 24 ottobre 2016

Il Comune tagli gli sprechi e investa nella divulgazione del numero verde antibullismo


Il bullismo fa male e le vittime hanno bisogno di aiuto. Indignarsi non basta, occorre mettere in campo azioni di contrasto. Gli amministratori asseminesi taglino gli sprechi  per investire nei servizi al cittadino, come la divulgazione del numero verde antibullismo.  

Gli studi dimostrano che il bullismo coinvolge bambini e adolescenti che deliberatamente manifestano la loro aggressività, anche in modo persistente, verso la vittima. Da un lato i bulli con il loro evidente desiderio di intimidire e dominare con prepotenza, dall’altro le vittime che devono poter superare la paura per uscire dall’isolamento. Perciò sono necessarie politiche attive di sostegno concreto. Il bullismo è male assoluto che può sfociare in comportamenti anche più pericolosi, configurando gravi reati penali. Prepotenze e vessazioni non possono essere superate autonomamente dalla vittima. Il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca ha istituito un numero verde 800 66 96 96, attivo dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 19, a cui rispondono operatori specializzati. Il numero verde è stato attivato per: segnalare casi; domandare informazioni generali; chiedere come comportarsi in situazioni critiche; ricevere sostegno. Nelle ultime settimane abbiamo chiesto a un numero rappresentativo di bambini e adolescenti se fossero a conoscenza del numero verde. Il risultato è che non lo conoscevano.  

Nel metterci a completa disposizione, invitiamo l’Amministrazione comunale a svolgere una funzione attiva, investendo in una campagna di promozione del numero verde per la prevenzione e la lotta al bullismo nei centri di studio, formazione ed educazione, nei luoghi pubblici e aperti al pubblico. Inoltre, attraverso i pannelli luminosi e quanto utile ad assicurarne la conoscenza più diffusa possibile.  

venerdì 21 ottobre 2016

Un Centro Commerciale Naturale per uscire dall’immobilismo


Né la globalizzazione, né le grandi catene commerciali sono un problema quando si ha la capacità di sviluppare politiche attive territoriali in grado di governare crescita e sviluppo. La politica asseminese deve superare il cronico immobilismo, nonché le dannose ed insufficienti azioni settoriali con comportamenti politici di sistema, progettuali e diretti a favorire il rilancio socioeconomico della Città. Il Centro Commerciale Naturale” è una grande opportunità a portata di mano, ma occorre coglierla. 

La grave crisi che colpisce pesantemente cittadini e imprese deve trovare risposta attraverso lo studio e l’attuazione di progetti di rilancio che competono tutti gli attori economici (Comune, aziende, cittadini e associazioni di categoria). Occorre superare la logica “commissariale” per aprirsi al confronto sociale, individuando nuove direttrici di sviluppo. Spetta a chi è stato chiamato ad amministrare farsi promotore di azioni innovative. La condizione socioeconomica che viviamo è la risultante di manovre sbagliate che l’immobilismo non risolve. È necessario agire, uscendo dalla perenne campagna elettorale e dal “provincialismo politico” che da troppo tempo caratterizzano lo scenario locale. Bisogna investire il tempo per individuare e promuovere le specificità locali, realizzando nuovi spazi identitari  in grado di soddisfare i bisogni dei consumatori ed attrarre visitatori. I Centri Commerciali Naturali sono una chiave di volta per valorizzare, attraverso azioni di Marketing Urbano, aree a vocazione commerciale ed artigianale, sostenendo con politiche concrete le attività esistenti e/o latenti. Aree consortili in cui il consumatore possa effettuare i propri acquisti. Spazi in cui possa essere promosso lo scambio di beni e servizi in grado di attrarre un numero crescente di clienti, non solo locali. Il progressivo calo della domanda nelle tradizionali attività commerciali ed artigianali non solo crea un danno al tessuto sociale, economico e produttivo, ma impedisce l’emergere di nuove iniziative imprenditoriali. La strada da intraprendere è quella di nuova logica che rompa con l’improduttività politica che produce costi esorbitanti senza creare reali condizioni di benessere. Occorre lucida vivacità per orientare il mercato attraverso una nuova coscienza imprenditoriale, sociale, ma anche e soprattutto amministrativa.    

Non esiste alcuna “mano invisibile” che possa assicurare crescita e sviluppo. Occorre umiltà amministrativa e imprenditoriale, ma anche una rinnovata coscienza sociale. Superare le dispersive politiche settoriali per aprirsi ad un nuovo e vincente modello di governance è doveroso. Perché non si può prescindere da una rete che unisca le volontà innovative, attraverso la sinergia tra soggetti pubblici e privati.

sabato 8 ottobre 2016

Più parcheggi per disabili



Si è appena conclusa la dodicesima edizione della campagna di “Mobilità Sostenibile”. Molte le iniziative mediatiche messe in campo, meno quelle dirette a migliorare concretamente e con semplicità la vita dei cittadini. Tra queste, la necessità di realizzare nuovi parcheggi riservati ai disabili e alle donne in gravidanza.

La “Mobilità Sostenibile” non è solo la promozione di un modello innovativo di un sistema di trasporti diretto a ridurre al minimo l’impatto con l’ambiente, massimizzando efficienza, innovazione e rapidità degli spostamenti. Esso è anche e soprattutto possibilità di spostarsi concretamente in libertà e sicurezza, creando nuove forme relazionali senza mai perdere di vista l’aspetto umano. Quindi, non basta sensibilizzare il cittadino all’impiego di mezzi di trasporto diversi, ma occorre maturare il bisogno politico e amministrativo di concentrare le attenzioni pratiche verso nuove infrastrutture in grado di migliorare la qualità della vita urbana. Tra le tante esigenze, riteniamo che Assemini necessiti di studiare e attuare in breve tempo un progetto che consenta di realizzare nuovi e adeguati punti di sosta per disabili e donne in gravidanza, per poter usufruire agevolmente dei servizi pubblici e privati offerti dalla città. Riteniamo che tale proposta debba trovare in Consiglio comunale la sede istituzionale più opportuna per deliberare una linea di condotta attinente al ruolo e ai compiti dell’amministrazione comunale.   

Già in altre occasioni abbiamo proposto alla stessa Amministrazione di: dotare il Corpo di Polizia Locale di biciclette; pedonalizzare in modo progressivo, partecipato ed equilibrato le principali strade commerciali; sperimentare l’inversione del senso di marcia della via Cagliari; abbattere le barriere architettoniche.     


martedì 4 ottobre 2016

Caso Eurospin, non interrompete la via Cagliari

Via Cagliari, tra Piazza Santa Lucia e piazza Oceania


Nelle ultime settimane ci sono pervenute, da parte di diversi cittadini, perplessità su alcuni aspetti relativi all’accordo di programma tra l’Amministrazione comunale e la società che sta realizzando la struttura media di vendita Eurospin. Perplessità che riguardano il rifacimento della Piazza Santa Lucia e il destino della via Cagliari, nel tratto interessato ai lavori.

Ci riferiamo al progetto di chiusura definitiva della via Cagliari tra la piazza Santa Lucia e Oceania con conseguente dirottamento del traffico veicolare lungo la via Gobetti, davanti al costituendo supermercato. Non è nostro intendimento rimettere in discussione l’accordo pubblico/privato già sottoscritto e deliberato, nemmeno proporre stravolgimenti tecnici ed economici. Intendiamo invitare il Sindaco e gli assessori competenti a non chiudere il cancello che verrà impiantato nella via Cagliari a seguito della recinzione della piazza. Una piccola correzione che possa soddisfare tutte le aspettative esaltandone i punti di forza. Non consideriamo la chiusura della piazza un problema se questo servirà a garantire l’incolumità delle persone durante manifestazioni, feste o altre occasioni di intrattenimento e svago, ma consideriamo sbagliato che i cittadini debbano sentirsi costretti a subire uno stravolgimento senza alcuna utilità. Chi vorrà acquistare presso il nascente supermercato passerà per la via Gobetti, ma chi liberamente sceglierà di percorrere la via Cagliari per venire o recarsi a Decimomannu, dovrà poterlo fare senza costrizioni e senza subire percezione di sudditanza.


Riteniamo che tale soluzione sia rispettosa: dell’indirizzo politico legittimamente espresso dal Sindaco e dal Consiglio comunale, dell’esigenza di assicurare all’azienda i principali fattori costitutivi e organizzativi nonché i bisogni dei cittadini. Una soluzione che prospettiamo con il metodo della partecipazione alle scelte pubbliche, attraverso l’impegno diretto a costruire un processo vivo in cui i destinatari delle scelte possano avere spazio e voce.