martedì 31 ottobre 2017

AGGIORNAMENTO SULLA QUESTIONE “AREA CANI”




Questa mattina le rappresentanti dell’Associazione “La Tana dei Lupi”, del Comitato Civico “ViviAssemini” e del Comitato Spontaneo si sono presentate nel Palazzo Municipale per chiedere al Sindaco di Assemini se fosse intenzionato ad incontrare i sodalizi per analizzare le problematiche e approntare soluzioni sulla base delle richieste e delle proposte avanzate anche attraverso l’ultima raccolta firme, protocollata all’inizio del mese scorso.


Per tre volte l’Usciere ha dichiarato che il Sindaco era impegnato in una riunione e che non avrebbe ricevuto i cittadini nonostante fosse martedì (uno dei due giorni in cui riceve il pubblico).


Le rappresentanti hanno così deciso di bussare la porta dell’Assessore alle Opere pubbliche. L’Assessore Di Gioia le ha prontamente ricevute ed alla domanda: «siete disponibili a fissare un incontro per affrontare i problemi e le opportunità relative all’area cani», l’Assessore ha risposto di non essere al corrente dell’istanza.


Ci riferiamo all’istanza accompagnata da una raccolta firme, protocollata in data 04 ottobre 2017 ed indirizzata a tutti gli uffici competenti (come è prassi dello stesso Ufficio Protocollo). La stessa istanza riportata dagli organi di stampa.



L’Assessore alle Opere Pubbliche si è comunque reso disponibile ad una risposta in breve tempo, previo recupero e lettura della documentazione.

sabato 21 ottobre 2017

RACCOLTA FIRME AREA CANI: COMUNICAZIONE AI SOTTOSCRITTORI




A seguito del crescente numero di interrogativi pervenuti da parte dei sottoscrittori relativamente allo stato dell’istanza sulla questione “Area Sgambamento Cani”,

informiamo

che non abbiamo ricevuto dal Sindaco alcun cenno di riscontro e che nei prossimi giorni la Presidente del Comitato Civico “ViviAssemini”Claudia Giannotti, la Presidente dell’Associazione “La Tana dei Lupi” Valentina Podda ed una delegazione di sottoscrittori non associati si riuniranno per elaborare un sollecito e deliberare opportune contromisure.
L’istanza, avente per oggetto la richiesta di un incontro per analizzare le criticità e riflettere sulle opportunità di miglioramento del sito inserito nel Parco delle “Terre Cotte”, nonché per comprendere se è ancora intendimento del Sindaco procedere al riavvio del progetto relativo all’Oasi cani di via Parigi e delle altre necessarie micro aree di quartiere, è stata depositata al Protocollo del Comune di Assemini in data 04 ottobre 2017 ed è l’ultima di una serie di richieste pubbliche iniziate nei primi mesi del 2016.

lunedì 16 ottobre 2017

Servizio di igiene urbana, assemblea pubblica





Partecipare ad una Assemblea pubblica presuppone la conoscenza dettagliata dell’argomento trattato. Il cittadino chiamato a partecipare deve conoscere prima tutti gli elementi a disposizione degli uffici comunali per pensare ad una strategia per poi confrontarsi, dibattere e suggerire. Deve conoscere prima anche le intenzioni dell’organo politico di maggioranza, per poterle analizzare.

La partecipazione deve mirare ad ottenere valore aggiunto, altrimenti non sarà altro che l’apoteosi dell’egoismo: ognuno parlerà per se stesso e per soddisfare i propri bisogni. Ma, la partecipazione è collettivo; analisi e scelte orientate all’interesse diffuso.

La formula dell’Assemblea pubblica suscita nel cittadino il diritto di deliberare, perciò necessita di maturare in tempo cognizione di causa. Altrimenti è una ulteriore perdita di tempo finalizzata a comunicare decisioni già prese. In tal caso, si chiama “riunione informativa”. 

Il Comune finanzia l’elaborazione di un logo per la ceramica




Non spetta al Comune finanziare ed elaborare un logotipo della ceramica asseminese. Così come non spettava al Comune organizzare ed attrezzare uffici interni ad uso esclusivo di una categoria professionale. Questo per lo stesso motivo per cui la stessa amministrazione ha giustamente bocciato l’apertura di una Farmacia comunale. 

Compito di un Comune è pianificare una politica di rilancio organico del settore, contribuendo a rimuovere gli ostacoli ed i ritardi strutturali che ne impediscono la crescita e lo sviluppo. Con una visione coerente. 

Il logo serve per rappresentare un prodotto, un servizio, una organizzazione. In quanto tale è di competenza aziendale. Stato, regioni e gli altri Enti locali non devono sostituirsi alle aziende sottraendo ricchezza ai contribuenti, ma devono spiegare quale politica economica hanno prodotto per stimolare formule gestionali in linea con le evoluzioni e le articolazioni dei mercati e per consentire l’aumento della produzione e della vendita. 

Amministrare è tutt’altro che “divertirsi”. 

Quattro anni, in politica, sono una eternità



Quando in una Città vengono a mancare (ancor prima dell’innovazione) i servizi fondamentali o si riduce la qualità degli stessi, la causa è essenzialmente attribuibile alla mancanza di elaborazione Politica, intesa come pensiero e azione coerente e conseguente. 

Cercare ancora riparo nelle responsabilità passate o diffuse dopo anni di amministrazione infruttuosa può trovare sostegno marginale tra coloro che vivono la confusa predisposizione alla subalternità, ma non risponde al bisogno di affermazione di buon governo. 

mercoledì 4 ottobre 2017

ASSEMINI, AREA CANI DEGRADATA: CHIUSA LA PETIZIONE

Raccolte oltre 400 firme in due settimane per chiedere la bonifica del Parco delle Terre Cotte



Sono 420 le firme raccolte in sole due settimane dall’Associazione locale “La Tana dei Lupi”, rappresentata da Valentina Podda, e dal Comitato civico “ViviAssemini”, guidato da Claudia Giannotti per sensibilizzare la Giunta a superare il degrado dell’area sgambamento cani di via Carife. La petizione è stata depositata questa mattina al protocollo del Comune di Assemini. 
Per Claudia Giannotti, Valentina Podda e per gli attivisti coinvolti, le 420 firme rappresentano un risultato più che sufficiente per chiedere al Sindaco di Assemini un incontro trasparente, finalizzato a trovare soluzioni possibili alle istanze dei firmatari: «chiediamo cose semplici e di facile attuazione che riteniamo fondamentali per assicurare decoro, funzionalità, sicurezza e convivenza», precisano le due presidenti. 
Queste le richieste: piantumazione alberi, fontanella d'acqua per i cani, cestini per il conferimento delle deiezioni, dispenser per le bustine necessarie alla raccolta “bisogni”, adeguata illuminazione e panchine. Inoltre, sicurezza igienico-sanitaria, politiche di prevenzione e cura del randagismo, ma anche salvaguardia della pulizie delle strade, piazze e spazi verdi facendo rispettare le ordinanze e impiantando contenitori per gli escrementi, organizzazione di attività formative per insegnare l'amore e la cura dei cani e favorire l’educazione dei padroni. Infine, apertura di altre micro aree di quartiere per evitare il sovra caricamento dell’area oggetto dell’iniziativa partecipata. 
Le due associazioni, 20 mesi fa, erano state promotrici di un incontro con il Sindaco, l’Assessore alle opere pubbliche e l’allora capogruppo di maggioranza in Consiglio Comunale. In quell’occasione emerse l’esigenza di realizzare micro aree di quartiere da destinare ai cani. Nel mese di marzo del 2016, dopo qualche perplessità, i cittadini ed i residenti di via Carife accettarono l’iniziativa di realizzare la prima area cani di quartiere a fronte di precisi impegni degli amministratori in carica. L’Amministrazione promise di assicurare la cura dell’area in questione, realizzare altre aree sgambamento cani di quartiere e dare seguito al progetto ereditato dalla precedente Giunta. Ci riferiamo all’Oasi Cani di via Parigi i cui lavori iniziarono nel mese di novembre del 2013, per poi essere bloccati dall’Anas per questioni tecniche. A metà maggio del 2014 le opere ripresero per poi fermarsi nuovamente. L’area interessata è quella dell’ex Ecocentro, in stato di oggettivo abbandono: 1.700 mq di estensione, con la promessa di ampliarlo di ulteriori 5 mila mq. 
Claudia Giannotti e Valentina Podda non hanno dubbi: «le nostre richieste ed il metodo scelto è in linea con gli impegni programmatici del Sindaco, perciò siamo convinte che Puddu concordi nella necessità di fornire risposte ai cittadini».