domenica 29 dicembre 2019

STANGATA IMU, AL SINDACO NON INTERESSANO SOLUZIONI


Il Sindaco si nasconde tra le feste e non risponde ai cittadini



Apprendiamo, con amarezza, che la Prima cittadina del Comune di Assemini non ha risposto al nostro invito, rivolto a fornire soluzioni utili per risolvere le conseguenze prodotte dalla mazzata Imu, che coinvolge quasi 2mila 500 famiglie. Un fatto che riteniamo grave ed in evidente contrasto con il suo ruolo e la sua funzione. In questi stessi giorni di vana attesa, nonostante abbia riconosciuto l’esistenza di diversi errori, ha però presenziato a tutte le manifestazioni mondane delle festività natalizie.

Il Comitato Civico ViviAssemini aveva già espresso in passato valutazioni negative sulla modalità con cui si stava procedendo all’adozione del Piano urbanistico comunale, che è la principale causa delle cifre stratosferiche delle bollette Imu recapitate ai cittadini. Valutazioni che non risparmiarono nemmeno le scelte politiche che portarono alla votazione delle tabelle e del consistente aumento dell’aliquota Imu su cui sono stati calcolati gli importi da pagare. Fatti negativi che poi si sono verificati e rispetto ai quali abbiamo scelto di contribuire alla soluzione con appelli pubblici e formali, rimasti, appunto, inascoltati. Scegliere di non indirizzare gli uffici a sospendere gli effetti degli avvisi di accertamento e di non rispondere ad una richiesta d’incontro con chi ha subito questo grave errore politico è irresponsabile, specie alla luce delle imminenti scadenze.

Ci sentiamo offesi da tale comportamento omissivo e dal modo di concepire il ruolo di un Pubblico amministratore, che ha il dovere di lavorare per il benessere dei cittadini e per la qualità della loro vita. L’evidente debolezza del ruolo politico, sta favorendo una gestione sconsiderata degli interessi collettivi: chi è stato eletto per governare si nasconde, non agisce per la tutela del bene comune. Ci sentiamo offesi perché il Comune non può essere la casa confortevole dei grandi imperi economici e commerciali ed al contempo una prigione umiliante per i cittadini.

Naturalmente, non ci fermeremo. Adotteremo da subito ogni strumento democratico per coinvolgere i cittadini e costringere la maggioranza a lavorare, togliendo loro la maschera del falso buonismo, del vittimismo e della retorica sulla partecipazione democratica. Dimostreremo come il Sindaco non voglia esercitare il suo potere politico, assumendosi così tutta la responsabilità di questa vessazione. Però, auspichiamo che in questi giorni il Sindaco rifletta e scelga di difendere i propri concittadini. Noi siamo sempre pronti ad anteporre l’interesse pubblico alle pulsioni personali.  

domenica 22 dicembre 2019

STANGATA IMU, LETTERA APERTA AL SINDACO


Gli utenti chiedono un incontro urgente con il Sindaco, Sabrina Licheri


LETTERA APERTA                                                                                                                                                                                                                             Assemini 21 dicembre 2019


A: Signora Sindaco del Comune di Assemini
    Palazzo Comunale
    P.zza Repubblica,  1                                                                                                       
    09032 Assemini (CA)






OGGETTO: Avvisi di accertamento Imu anno 2014 e seguenti. Richiesta di incontro.


                Signora Sindaco,

                           come avrà avuto modo di apprendere, il Comitato civico “ViviAssemini” è stato sollecitato da un nutrito numero di utenti destinatari dei recenti avvisi di accertamento Imu, per denunciare le loro preoccupazioni e rappresentare le loro istanze presso le competenti autorità politiche locali. Invito che abbiamo colto, nel rispetto dello spirito costitutivo del sodalizio e del senso di comunità che cerchiamo di esprimere. ViviAssemini è, dunque, la loro casa naturale.

Siamo convinti che tutte le figure interessate a tale problematica abbiano l’interesse a trovare soluzioni possibili, in grado di soddisfare le esigenze delle parti. Al termine “dialogo” preferiamo “confronto”. Questo perché il dialogo è la massima distanza tra idee; persino guerra di idee. In questo caso riteniamo che la natura della questione in esame non si fondi su una diversa visione del ruolo del Comune e del cittadino, casomai, nella necessità di trovare la giusta strada per risolvere definitivamente e celermente i problemi attuali e quelli che verranno a determinarsi nei prossimi mesi. I cittadini vogliono pagare, ma il giusto. Vogliono potersi relazionare con una istituzione che condivida con loro lo spirito di una Comunità sostanziale, prospera ed armonica. La politica locale ha generato il problema, ora deve impegnarsi per favorire un esito soddisfacente.

La situazione è grave, molto grave. Non solo per quanto richiesto loro di pagare quest’anno, ma per ciò che dovranno ancora pagare. Sono ben 2mila 246 avvisi, di cui 272 superano i mille euro. Avvisi da 270mila euro; da 60; 50; da 40 e da 20 mila euro non sono cifre normali e meritano un approfondimento. Le condizioni socioeconomiche in cui versano Assemini, i cittadini e le imprese è disastrosa e tali scelte politiche - ferme restando le condizioni - sono evidentemente peggiorative. Scelte in parte determinate da fattori esterni, ma anche interni: attribuzione di valori irreali e fermi al 2013; aliquota molto elevata; adozione di un Piano urbanistico slegato da una preventiva valutazione strategica, privo di urbanizzazioni e strumenti attuativi.  

Bisogna uscire da questa situazione dalle conseguenze prevedibili, accentuate anche dall’incertezza diffusa, per riportare legittimità, equilibrio e senso del limite. Perciò, ci rivolgiamo alla S.V. per chiedere un incontro, per confrontarci e concorrere a superare ogni difficoltà tecnica e politica. Un confronto tra chi ha ricevuto l’investitura per governare ed una rappresentanza di soggetti destinatari dei pagamenti, per avanzare soluzioni e proposte concrete, per passare ai fatti.

Senza voler apparire scortesi, Vi chiediamo di fissare un appuntamento nel giorno e nell’ora che riterrà possibile, ma in tempi brevi. Perché il tempo passa e gli spazi a tutela dei cittadini si assottigliano inesorabilmente, i problemi non potranno più essere risolti e la responsabilità non potrà che ricadere interamente in capo all’Amministrazione da Voi rappresentata e guidata.

        Con viva Cordialità,
                    Massimo Carboni
                    Gianluigi Scalas 


mercoledì 18 dicembre 2019

STANGATA IMU, LA POLITICA NON DECIDE

la politica rinunci alle logiche della passività e dica se ha una soluzione o no


Riprende l’attività del Comitato Civico “ViviAssemini” a seguito di precise richieste e per offrire un contributo alla soluzione del grave problema causato dagli avvisi di accertamento Imu, che il Comune di Assemini ha recapitato ad oltre 2mila300 concittadini, per complessivi 2milioni di euro.

Per Massimo Carboni: «si tratta di una mazzata che riguarda l’anno 2014 e che, per qualche contribuente, supera anche i 30mila euro. Un prevedibile cortocircuito, destinato - ferme restando le condizioni - a ripetersi ogni anno fino al recupero totale dell’imposta, a cui va sommata quella dell’anno in corso. Un’imposizione insostenibile che nulla ha a che fare con il dovere di contribuire alla spesa pubblica. Perché è doveroso rispettare le leggi, ma questo non può comportare scelte politiche così gravose. Del resto, compito del Comune è favorire il cittadino, non spremerlo come un limone».

Per Gianluigi Scalas: «l'Imu è un pesante effetto collaterale di un problema assai più grave, rappresentato dalla mancanza di un Piano di Sviluppo. La pianificazione urbanistica deve discendere da un Piano strategico e non mai precederlo. Capita così che il Comune di Assemini ha si un Piano Urbanistico, ma non sa che farsene, se non rispolverarlo ogni qualvolta deve applicare le imposte comunali. Nell'immediato, certamente bisogna rivedere le tabelle Imu (valori impositivi) approvate sei anni fa e decisamente incongruenti con la realtà economica, anche per effetto del tempo trascorso. Molte aree soggette all'IMU, quelle in particolare destinate ai servizi generali e alle attività artigianali, non sono neanche distinguibili dal territorio agricolo circostante, per totale assenza non solo di urbanizzazioni, ma anche di strumenti attuativi, a dimostrazione dello scarso - se non nullo - interesse che suscitano sugli operatori economici».

Per concludere, il Comitato Civico “ViviAssemini” precisa che: «mentre le rappresentanze politiche locali appaiono aggrovigliate su se stesse, i termini per avanzare un ricorso continuano a trascorrere. Perciò, chiediamo: la sospensione di tutti gli effetti delle cartelle inviate; l’elaborazione di nuove tabelle su cui calcolare gli importi Imu; riduzione di 1,5 punti percentuali dell’aliquota; l’elaborazione di un progetto strategico di sviluppo su cui ridiscutere il futuro del Piano urbanistico, come anche saggiamente ed opportunamente anticipato dall’Assessore all’urbanistica Gianluca Mandas».