Sono troppe le promesse avanzate dall’attuale
amministrazione comunale che non hanno trovato riscontro pratico in cinque anni
di mandato. Tante le energie spese con i grandi gruppi economici, poche a
tutela dei bisogni dei cittadini. Ad esempio la mancata riattivazione del
servizio Scuolabus.
Era il 19 settembre del 2016 quando l’Assessore
alla mobilità annunciava a mezzo stampa la notizia secondo la quale si sarebbe
impegnato a recuperare 40mila euro per ripristinare il servizio scuolabus entro
il 2017. Uno dei tanti annunci caduti nel vuoto che dimostrano la netta
differenza tra doverosa comunicazione istituzionale e sterile propaganda. Il
tempo è passato, ma la notizia è rimasta un annuncio fine a se stesso. Eppure anche
solo dall’analisi del bilancio comunale non era difficile ricavarne la cifra:
bastava la volontà politica, buona memoria e la giusta dose di sensibilità. Si
può anche cambiare idea, basta dirlo spiegandone le ragioni.
Ogni anno la Giunta si prodiga in
iniziative spot sulla Settimana europea della mobilità sostenibile, senza però giungere
alla definizione di un progetto della mobilità che migliori le condizioni della
Città. Anzi, dobbiamo rilevare la dannosa confusione delle iniziative che sono
state prodotte e si stanno producendo proprio alla mobilità locale: aumento del
traffico e delle barriere architettoniche, spreco, inquinamento. Superficiale e
conseguentemente inutile anche la gestione delle zone a traffico limitato
davanti ai plessi scolastici: alla fine, l’unico vantaggio è stato per le casse
del Palazzo che, tra l’altro, tarda ad aprirsi.
Sono fatti che meritano una profonda
riflessione per evitare che in futuro si continuino a commettere gli stessi
errori e si accetti di superare la tentazione “tuttologa” per aprirsi al mondo
del confronto e della crescita. Non ci rimane che auspicare una assunzione di
responsabilità da parte degli amministratori comunali per riattivare un
servizio utile.