venerdì 27 novembre 2015

Colletta Alimentare





Sabato 28 novembre 2015 si rinnova la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare. Sono momenti difficili per tanti e chi ha la possibilità può compiere un gesto d’amore, consegnando ai volontari del Banco Alimentare  impegnati davanti ai market una busta di spesa che verrà poi destinata ai più bisognosi.
Sono 21 le organizzazioni del Banco Alimentare più la Fondazione; 8 mila 100 strutture caritative sostenute; 1 milione 600 mila bisognosi aiutati (nel 2014).

mercoledì 25 novembre 2015

Concluso “Flash Mob” contro il femminicidio



In occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, si è tenuta oggi ad Assemini una manifestazione per esprimere la solidarietà verso le vittime di femminicidio. I partecipanti, organizzati in corteo, sono partiti, sotto la pioggia battente, a piedi dall’Anfiteatro comunale verso la via Cagliari, davanti al Bar-Pizzeria “Orion”. Giunti sul posto hanno partecipato e coinvolto i presenti in un “Flash Mob”. La manifestazione si è conclusa con la lettura di brevi messaggi da parte di giovani studenti: il presente che guarda e costruisce il futuro. La musica e la danza popolare come espressione di storie complicate, di passioni, di spiritualità, di protesta costruttiva e di libertà.

Dall’inizio del 2015, sono novanta le vittime di femminicidio. Fatti gravissimi che necessitano di interventi urgenti e strutturali in grado di aiutare le donne ad uscire dall’isolamento della paura. Occorre parlare ai giovani affinché contribuiscano a sconfiggere questo comportamento indegno di una società civile. Tutti dobbiamo prendere coscienza delle nostre responsabilità, sociali e civili. Dobbiamo lottare oggi, perché domani sarà troppo tardi.  

La dichiarazione sull’eliminazione della violenza contro le donne del 1993 fornisce una definizione ampia di questa piaga: «qualunque atto di violenza sessista che produca, o possa produrre, danni o sofferenze fisiche, sessuali o psicologiche, ivi compresa la minaccia di tali atti, la coercizione o privazione arbitraria della libertà, sia nella vita pubblica che nella vita privata». L’ONU e l’Unione Europea definiscono “violenza di genere” quella che si annida nello squilibrio relazionale tra i sessi e nel desiderio di controllo e di possesso da parte del genere maschile sul femminile. La data del 25 Novembre come giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, è stata scelta dall’ONU nella Risoluzione dell’Assemblea Generale n° 54/134 del 17 dicembre 1999, per ricordare le tre sorelle Mirabal, violentate ed uccise il 25 novembre 1960 nella Repubblica Dominicana. Il fenomeno della violenza è trasversale ed assume forme e manifestazioni diverse, provocando danni fisici e mentali con gravissime conseguenze anche a lungo termine, con costi umani, sociali ed economici inaccettabili. Il fenomeno si manifesta soprattutto nell’ambito familiare e coinvolge donne di ogni estrazione sociale e culturale. Dalla schiavizzazione in matrimoni forzati, a donne vendute per alimentare il mercato della prostituzione, a quelle molestate sul luogo di lavoro o mutilate nell’intimità da pratiche obsolete, alle violenze domestiche che si manifestano in varie forme, fisica, sessuale, psicologica ed economica.  

La Presidente del Comitato Civico “ViviAssemini”, Claudia Giannotti, ringrazia tutti i cittadini che hanno partecipato, nonché: l’Amministrazione comunale di Assemini per il fattivo supporto anche organizzativo; Giulio Melis ed il suo gruppo di ballo; il Bar-Pizzeria “Orion”, la Prociv Augustus e Assemini Soccorso per la preziosa assistenza logistica. Ora, davanti a noi, c’è un'altra sfida: contribuire per creare nuovi e moderni servizi a sostegno del bisogno di evoluzione civile, culturale e di riscatto sociale della donna vittima di ogni violenza.

mercoledì 18 novembre 2015

NO ALLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE


 In occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, il Comitato Civico “ViviAssemini” invita i cittadini nonché le forze politiche e sociali a partecipare al raduno che si terra mercoledì 25 novembre a partire alle ore 17:00, presso l’Anfiteatro comunale.

Alle ore 17:30 i partecipanti, organizzati in corteo, partiranno a piedi - dall’Anfiteatro - verso la via Cagliari, passando per la via 2 Agosto fino alla via Sardegna, per poi proseguire in Corso Europa. Giunti davanti al Bar-Pizzeria “Orion”, si terrà un breve e sobrio “Flash Mob”. La conclusione dell’evento è prevista per le ore 18:30.

La violenza contro le donne è una violazione dei diritti umani. Non conosce confini geografici, né culturali o di ricchezza. Finché continuerà, non potremo pretendere di aver compiuto reali progressi verso la civiltà, intesa come: uguaglianza, sviluppo e pace.


La dichiarazione sull’eliminazione della violenza contro le donne del 1993 fornisce una definizione ampia di questa piaga: «qualunque atto di violenza sessista che produca, o possa produrre, danni o sofferenze fisiche, sessuali o psicologiche, ivi compresa la minaccia di tali atti, la coercizione o privazione arbitraria della libertà, sia nella vita pubblica che nella vita privata». L’ONU e l’Unione Europea definiscono “violenza di genere” quella che si annida nello squilibrio relazionale tra i sessi e nel desiderio di controllo e di possesso da parte del genere maschile sul femminile. La data del 25 Novembre come giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, è stata scelta dall’ONU nella Risoluzione dell’Assemblea Generale n° 54/134 del 17 dicembre 1999, per ricordare le tre sorelle Mirabal, violentate ed uccise il 25 novembre 1960 nella Repubblica Dominicana. Il fenomeno della violenza è trasversale ed assume forme e manifestazioni diverse, provocando danni fisici e mentali con gravissime conseguenze anche a lungo termine, con costi umani, sociali ed economici inaccettabili. Il fenomeno si manifesta soprattutto nell’ambito familiare e coinvolge donne di ogni estrazione sociale e culturale. Dalla schiavizzazione in matrimoni forzati, a donne vendute per alimentare il mercato della prostituzione, a quelle molestate sul luogo di lavoro o mutilate nell’intimità da pratiche obsolete, alle violenze domestiche che si manifestano in varie forme, fisica, sessuale, psicologica ed economica. 

martedì 3 novembre 2015

Una Consulta per lo sviluppo e la crescita

La crisi socioeconomica e politica necessita di nuovi ambiti propositivi compensativi per produrre ricchezza. “Lettera Aperta” al Sindaco per proporre l’istituzione della Consulta delle Associazioni e del Volontariato.


I problemi di Assemini possono trovare soluzione nell’unità, coinvolgendo in modo costruttivo la parte positiva della comunità. Perciò abbiamo trasmesso al Sindaco, Mario Puddu, la proposta di istituire la Consulta delle Associazioni e del Volontariato.

L’apertura del Primo cittadino al dialogo ed al confronto deve trovare una pronta risposta da parte di tutti gli attori sociali ed economici. La crisi necessita di azioni strutturali per affermare un modello di governance in grado di segnare costruttivamente il futuro di Assemini, ben oltre il già fondamentale aspetto Democratico. Per coinvolgere nuove conoscenze ed esperienze da mettere al servizio della comunità. Per affermare una visione strategica, di sistema ed integrata. Per contribuire a dare un’anima ad Assemini. La “Consulta” non potrà che essere lo strumento per la promozione ed il coordinamento delle realtà associative, nonché luogo di raccordo con l'Amministrazione nella: definizione, programmazione e realizzazione di iniziative ed attività volte allo sviluppo. E’ necessario favorirne l’originale apporto nel campo sociale, sanitario, ambientale, sportivo, ricreativo, della solidarietà civile e della promozione della cultura, della lingua e dell’identità. Assemini vive una condizione di grave crisi socioeconomica e politica, perciò occorre articolare nuovi ambiti propositivi compensativi ed introdurre interfacce per l’utilizzo di competenze, affinché la città assuma una funzione generatrice di plusvalore per combattere le povertà che calpestano la dignità umana, lasciando l’individuo nel buio.

Mentre il benessere sembrava perdonare tutto, la crisi ha accentuato gli errori e le omissioni che stanno da tempo alla base dello stato in cui versa la nostra Città. C’è bisogno di vivacità economica, solidale e sostenibile. Di un modello di sviluppo riformista e progressista, incentrato sulla territorialità e sulla valorizzazione del micro tessuto produttivo tradizionale, per favorire il consolidamento della base economica e produrre aumento della ricchezza, anche qualitativa. La valorizzazione identitaria non può che essere la chiave di volta.



TESTO DELLA LETTERA APERTA
Ill.mo Signor Sindaco del Comune di Assemini,
          abbiamo studiato il Suo Programma Elettorale, cercando punti di convergenza con il nostro indirizzo progettuale Nazionalitario. Il compito di un Comitato Civico, a prescindere dalla propria matrice, è quello di svolgere un ruolo attivo nella struttura della nostra Democrazia. È anche nostro dovere proporre soluzioni e percorsi che riteniamo funzionali alla crescita. Lei ha dimostrato disponibilità al dialogo ed al confronto, la presente ne è la doverosa e naturale conseguenza.

Siamo del parere che Assemini necessiti di ulteriori azioni per favorire la maturazione ed il rafforzamento del rapporto costruttivo in atto, con tutti gli attori sociali ed economici disponibili. Pensiamo che occorra agire in un’ottica di sistema, considerando le diversità diffuse il volano della crescita.

Molto ruota attorno all’economia. Infatti, mentre il benessere sembrava perdonare tutto, la crisi ha accentuato gli errori e le omissioni che stanno alla base dello stato in cui versa da tempo la nostra Città. C’è bisogno di vivacità economica, solidale e sostenibile. Di un modello di sviluppo riformista e progressista, incentrato sulla territorialità e sulla valorizzazione del micro tessuto produttivo tradizionale, per favorire il consolidamento della base economica e produrre aumento della ricchezza, anche qualitativa. La valorizzazione identitaria è la chiave di volta. In quanto tale, è necessario che assuma il rango di Fattore della produzione. Trattasi di aspetti strutturali che necessitano di tempo, sintesi ed inclusione.

Il cambiamento auspicato e ricercato non può prescindere dalla volontà di superare e risolvere i conflitti, che si determinano con l’irrigidimento su posizioni spesso precostituite e non necessariamente strumentali. Situazioni che riguardano le parti in causa. Quando le aspettative sociali non trovano una comprensibile risposta, cresce il disagio e la disillusione. Non vi sono aspetti della vita pubblica che non possano trovare soluzioni, pur nel rispetto delle prerogative, dei diritti e dei doveri delle parti. Tutto sta nell’imparare a mettersi continuamente in discussione per migliorare e superare se stessi.

La Sua apertura al dialogo è un fatto oggettivo. Se coltivato, è destinato a segnare costruttivamente il futuro di Assemini, ben oltre il già fondamentale aspetto Democratico.

Anche noi riteniamo che la partecipazione sia la strada da seguire, perché è un modo innovativo per interpretare un più funzionale modello di governance; per coinvolgere nuove conoscenze ed esperienze da mettere al servizio della comunità. Perciò, riteniamo che siano maturi i tempi per proporre alla Sua attenzione l’esigenza di istituire la “Consulta delle Associazioni e del Volontariato”. Un momento definibile d’incontro e di libero confronto fra l’Amministrazione comunale e le forme associative presenti nel territorio, con lo scopo di promuovere l’autonomo sviluppo delle stesse e favorirne l’originale apporto ad iniziative nel campo sociale, sanitario, ambientale, sportivo, ricreativo, della solidarietà civile e della promozione della cultura, della vivibilità, della lingua e dell’identità. Una riforma strutturale per affermare una visione strategica, di sistema ed integrata; anche per contribuire a dare un’anima ad Assemini.

La “Consulta” non potrà che essere lo strumento per la promozione ed il coordinamento delle realtà associative, nonché luogo di raccordo con l'Amministrazione nella definizione, programmazione e realizzazione di iniziative ed attività volte allo sviluppo. Assemini vive una condizione di grave crisi socioeconomica e politica, perciò occorre articolare nuovi ambiti propositivi compensativi ed introdurre interfacce per l’utilizzo di competenze, affinché la città assuma una funzione generatrice di plusvalore.

Specie l’espansione del settore “cultura”, inteso ed allargato allo “sport, divertimento e benessere” è elemento cardine per una strategia di sviluppo di medio-lungo periodo. Per una città delle dimensioni di Assemini, sport/divertimento/benessere-cultura, possono essere misure determinanti per la formazione dell’occupazione, del reddito e per  migliorare il capitale umano. Quindi, intendiamo la “Consulta” come una nuova Istituzione Sociale. Un luogo dove anche i giovani possano essere un ulteriore fattore critico/costruttivo di modernizzazione e rilancio delle potenzialità locali; dove l’esperienza possa essere tramandata e capitalizzata.

Del resto, i giovani di oggi saranno chiamati a svolgere il ruolo di rappresentanza sociale, economica e politica di Assemini. Le forme e l’intensità del processo di socializzazione dei giovani e l’abbattimento di ogni barriera generazionale sono decisive nell’orientare lo sviluppo della Città. Il superamento delle condizioni ostative imposte dal ruolo dominante di una radicata cultura dipendentista anche dal politico autoreferenziale deve avvenire attraverso scelte di riconversione sostenibili e con metodi innovativi. La “Consulta” sarebbe il punto di forza per meglio definire una prospettiva di cambiamento.

Nel rimanere a disposizione per ogni eventuale chiarimento, ci è gradito porgere cordiali saluti.