martedì 28 marzo 2017

UN ALTRO ME


Lo scorso lunedì 27 marzo  si è tenuto presso l’Auditorium Comunale di Cagliari, in collaborazione con CIPM Sardegna, Fondazione Carlo Enrico Giulini e con il patrocinio del Comune di Cagliari, il documentario "Un Altro Me" di Claudio Casazza.

La Presidente del Comitato Civico ViviAssemini, Claudia Giannotti, in rappresentanza della Prociv Arci di Assemini rivolge agli organizzatori i più sinceri ringraziamenti anche da parte della Presidente Prociv Arci di Assemini per il gradito invito, rimarcando lo straordinario interesse suscitato dal documento proiettato e per la capacità che lo stesso ha avuto di coinvolgere lo spettatore in un dialogo profondo e formativo. 


È la storia di «Sergio, Gianni, Giuseppe, Valentino, Carlo, Enrique. Sono tra i condannati per reati sessuali, definiti “infami” nel gergo carcerario che, una volta usciti dopo mesi e anni di isolamento in carcere, rischiano di commettere nuovamente un crimine sessuale.


Un’equipe di criminologi, psicologi e terapeuti porta avanti, anche con loro, il primo esperimento in Italia per evitare il rischio che le violenze siano compiute ancora. 

Il racconto di un anno accanto a loro per capire chi sono, cosa pensano e quali sono le dinamiche profonde di chi ha commesso un reato sessuale e mostrare che un cambiamento è possibile».


lunedì 27 marzo 2017

LA POLITICA NON ABBANDONI I GIOVANI E GLI ANZIANI

ViviAssemini: «giovani e anziani separati in casa dall’incoscienza della mala politica»


La popolazione locale è destinata ad un progressivo invecchiamento, mentre crescono i rischi e l’insicurezza per i giovani. Gli anziani sono una risorsa per la comunità, i giovani ne sono la prospettiva. È compito di chi amministra studiare il fenomeno, elaborare e attuare politiche di gestione, aggregazione e valorizzazione delle preziose potenzialità. Assemini deve uscire dall’immobilismo per sostituire la propaganda con la promozione e l’attuazione di un progetto socioculturale in grado di anticipare gli eventi, piuttosto che continuare a subirli. 
In molti comuni della Sardegna crescono le politiche territoriali in grado di gestire i fenomeni naturali. Nascono centri di aggregazione sociale anche diffusi con lo scopo di offrire occasioni d’incontro, di scambio culturale e di esperienze, di socializzazione per minori, giovani e anziani. Centri nei quali si attua l’integrazione anche intergenerazionale, si trasmette conoscenza, si scoprono giochi educativi, si mette a frutto il tempo libero. Ci riferiamo a luoghi finalizzati a favorire il benessere psicofisico, a prevenire stati di emarginazione e isolamento. A politiche attive che rendano gli anziani realmente partecipi della ricostruzione di una identità territoriale oramai in estinzione. Gli anziani non devono essere considerati solo come fruitori passivi di servizi e interventi, ma come soggetti portatori di competenze, capacità pratiche, teoriche e come memoria storica e risorsa per l’intera comunità. I bambini e gli adolescenti hanno bisogno di essere destinatari e protagonisti della loro comunità, abbattendo gli argini generazionali. Ci riferiamo ad uno spazio anche fisico, ad un servizio finalizzato a offrire opportunità di crescita e di reciproco supporto. Un centro dove si possa alimentare coscienza civica e identitaria, per vincere le sfide globali. Dove la specialità non sia un errore da correggere, ma una opportunità da valorizzare. Troviamo surreale che gli ampi locali sottostanti il Centro sanitario nel quartiere “Piri Piri”, pur nella disponibilità del Comune, siano ancora abbandonati a se stessi, privi di una destinazione d’uso mentre la domanda di cambiamento continua a crescere. 

Il Comitato Civico “ViviAssemini” si rivolge all’Amministrazione comunale affinché maturi una coscienza in grado di produrre politiche attive, mettendo a frutto le loro indennità e uscendo dallo status strumentale di oppositore a tutto e a tutti. Non ci riferiamo alla gestione dell’ordinaria amministrazione, ma a un vero e proprio progetto strategico per superare con coraggio l’immobilismo del presente e l’insufficienza del passato. Lo sforzo nobile del volontariato non basta, serve una regia pubblica che valorizzi ed unisca le risorse umane della nostra città. Che, facendo sistema, contribuisca ad allontanare i giovani dai pericoli e dia agli anziani una funzione socioculturale. 

venerdì 24 marzo 2017

ASSEMINI, CONCORSO A PREMI PER RIDURRE GLI AVANZI ALIMENTARI

ViviAssemini: « nelle mense scolastiche va in scena il disastro alimentare » 


Si chiama "Elior chef" il progetto lanciato dal gruppo della ristorazione collettiva che gestisce le mense scolastiche con l’amministrazione comunale di Assemini. L’idea era quella di combattere il problema degli scarti alimentari delle stesse mense. Un principio giusto, ma attuato con il mezzo sbagliato che ha spinto i bambini a mangiare tutto "per vincere un premio". Un fatto surreale trasformatosi nell’ennesimo tragicomico disastro. 
Il concorso prevedeva anche una commissione esaminatrice di cui facevano parte componenti della giunta, entrambi con il compito di esaminare e premiare le classi con "il minor numero di piatti integri". Inutile precisare che I bambini penalizzati sarebbero stati, conseguentemente, tutti coloro i quali avrebbero rifiutato la pietanza proposta dalla ditta. Come era facile prevedere, il buon proposito si è trasformato nell’ennesimo insuccesso. Una gioia per chi tende ad eccedere nell’alimentazione e dei compagni inappetenti o più “schizzinosi” che hanno trovato comodo cedere il proprio piatto ad altri; nascondere il proprio cibo o sentirsi in colpa per non aver assicurato i punti alla propria classe. Una scelta fuori da ogni logica scientifica (stando al parere degli esperti). Un fatto molto grave per i bambini (specie se obesi o diabetici) trasformati in oggetto. Un episodio disarmante per tanti genitori che hanno appreso solo a “giochi fatti” del concorso, fortunatamente interrotto. 

Nel ritenere che l’educazione alimentare non possa essere una improvvisazione e che chi governa abbia il dovere di assicurare serietà e affidabilità, stigmatizziamo tale scelta che non ha tenuto evidentemente conto nemmeno dei rischi sulla salute dei bambini. Ci uniamo al coro di protesta, come genitori, affinché episodi come questi non si verifichino più.
  

giovedì 23 marzo 2017

DEGRADO PARCHEGGIO PISCINA COMUNALE

400 mila euro sprecati

 
Sarebbe dovuto essere un fiore all’occhiello della nuova amministrazione comunale. Il nuovo e ampio parcheggio della piscina di Assemini è costato quasi 400 mila euro. La giunta comunale modificò il progetto iniziale per aggiungere aree verdi, pista ciclabile e spazi in sicurezza per disabili e bambini. Un fatto destinato a trasformarsi, invece, nell’ennesima area abbandonata al degrado. 
Era il 17 giugno del 2015, quando l’attuale amministrazione comunale riformulò il progetto del parcheggio, incassando il plauso della comunità. Non un semplice parcheggio, ma uno spazio verde in grado di abbellire una città spenta nell’immobilismo. I lavori sono stati completati, ma lo stato di evidente abbandono pone la stessa area alla stregua del resto del patrimonio comunale. Erbacce e alberi secchi dominano nell’incuria più deprimente. Uno spreco di denaro pubblico che evidenzia l’ostinazione a far prevalere la propaganda alla sostanza, contornata dalla costante ricerca di un rinnovato nemico per mascherare l’insuccesso del proprio ruolo politico. Un evidente divario tra l’area in cui sorge il Palazzo comunale - sempre pulita e curata - e il resto della città, relegata nella crescente incuria. La situazione peggiora se si focalizza l’attenzione sulla parte adiacente e recintata dello stesso complesso sportivo: non solo erbacce alte ben più di un metro, ma anche sporcizia. Habitat naturale per le zecche. 

Nell’auspicare che il Sindaco maturi il senso del plusvalore della bellezza e lo persegua con i fatti, chiediamo la pulizia dell’area e la garanzia di assicurare le doverose azioni di manutenzione programmata, almeno ordinaria.
   


Progetto pubblico


lunedì 20 marzo 2017

PERICOLO CADUTA RAMI SECCHI IN VIA PASCOLI

Il comune assicuri la manutenzione del proprio patrimonio 



Da tempo gli alberi di via Pascoli ad Assemini crescono senza la dovuta manutenzione, creando pericolo per i passanti e le auto in sosta. Ci rivolgiamo all’amministrazione comunale affinché si attivi per ridurre i rischi che l’eventuale caduta dei rami secchi può causare.

Sono tre gli alberi i cui rami invadono oltre l’ottanta percento della larghezza della strada. Privi della necessaria periodica potatura, mettono in pericolo le auto in sosta e i passanti che quotidianamente si recano all’ufficio postale, al servizio sanitario, al palazzo municipale o al parco delle Terre Cotte. Il tetto della stessa struttura sanitaria è ricoperto di fogliame che ostruisce i canali di deflusso delle acque piovane con evidenti conseguenze negative sulla struttura. Ci risulta che i residenti abbiano più volte informalmente comunicato agli organi competenti tale disservizio, ma nessuno è evidentemente intervenuto. 
Considerando i numerosi casi già verificatisi in altre zone, auspichiamo che l’amministrazione comunale si attivi in tempi ragionevoli per garantire il bisogno di sicurezza dei cittadini, rispettando i doveri inerenti la manutenzione e la cura del proprio patrimonio. 

sabato 18 marzo 2017

Giornata speciale



Ieri pomeriggio è stata una giornata speciale.

Assunta Spina e la Presidente del Comitato civico “ViviAssemini”, Claudia Giannotti, hanno visitato le strutture dell’Associazione no-profit cagliaritana “Astafos”, rappresentata da Ugo Mancini.

Il sodalizio gestisce con cura e professionalità una casa d’accoglienza per bambini colpiti da affezioni tumorali. Oltre ai bambini che eseguono terapie ed esami, l’associazione accoglie anche i loro familiari. Un servizio importantissimo che consente ai bimbi che necessitano di assistenza giornaliera di non dover tornare alle loro case, specie se residenti in località lontane da Cagliari. La permanenza nella Casa d’Accoglienza è gratuita, per i piccoli e per i loro genitori, inoltre eroga aiuti economici ai pazienti particolarmente bisognosi.

La visita è stata molto toccante oltre che occasione per mettere il Comitato “ViviAssemini” a disposizione dell’Associazione, ma anche per donare giochi e pupazzi ai bambini che lo stesso Comitato ha raccolto la scorsa settimana.

giovedì 16 marzo 2017

IN QUATTRO ANNI PERSO OGNI RIFERIMENTO IDENTITARIO

Pozzi romani


La giunta cambi rotta, faccia sistema e riparta dalla “Giornata del Popolo sardo” 








A distanza di quasi quattro anni dall’insediamento della nuova Giunta risulta evidente il sostanziale distacco tra il cambiamento promesso e quello realizzato. Seppure non rappresenta una grande novità, preoccupano le conseguenze sul ruolo e sulla funzione della nostra città sul piano della vivibilità, sicurezza, socioculturale e del lavoro. In questi ultimi quattro anni ogni riferimento alla specificità è stato cancellato, minando pericolosamente le basi per la crescita e lo sviluppo anche nell’area vasta di Cagliari.  
Assemini, da tempo, è stata privata del suo ruolo strategico e, specie in quest’ultima fase, di tutti i riferimenti identitari: cancellato il folklore; chiuso lo sportello lingua sarda; sparito il Matrimonio asseminese; chiuso il Centro pilota della ceramica; declassata la Panada; abbandonato il progetto di recupero dei Pozzi romani nel quartiere Canalis. Non solo: non sono state attuate le norme sul bilinguismo della Pubblica amministrazione; non sono stati previsti investimenti sulla toponomastica, urbana ed extraurbana, nonché relativa al patrimonio di rilevanza storico culturale. Nemmeno la promozione della città e delle sue potenzialità ha ricevuto attenzione politica. Fatti che stimolano una domanda: per quale motivo un turista dovrebbe venire ad Assemini? Ma, soprattutto, sa che esiste Assemini? L’unico atto è stato quello di cucire il simbolo dei quattro mori sulla fascia Tricolore del Sindaco, a dimostrazione della più totale confusione sulle tematiche identitarie e sulle enormi potenzialità culturali nonché socioeconomiche legate a questo tema. Lo stesso Sindaco che ha sposato la teoria della cancellazione degli statuti speciali regionali e l’accorpamento dei comuni sotto i 5 mila abitanti. Le città sono luoghi in cui emergono problemi, ma anche dove possono e devono trovarsi soluzioni. Spetta a tutti contribuire alla crescita, ma la politica deve governare gli effetti dei cambiamenti; dell’instabilità economica; dell’allentamento dei rapporti tra crescita economica, occupazione e progresso sociale. Occorre individuare spazi di manovra, partendo dalla valorizzazione delle diversità per affiancare, a quella globale, una economia locale sostenibile. 

Il 28 aprile ricorre “Sa Die de sa Sardigna”. Invitiamo l’amministrazione comunale a superare la gestione chiusa e settoriale nonché a dimostrare il contrario di quanto esposto con i fatti, definendo e attuando un progetto in grado di coinvolgere la comunità in un evento con forti connotati sociali, culturali e formativi. Assemini ha bisogno di attivare un percorso che dia alla città la forza della conoscenza per essere progressivamente attrattiva e incisiva nello scenario politico ed economico globale.
   

lunedì 13 marzo 2017

CITTÀ TURISTICA? NESSUN ATTO POLITICO IN QUATTRO ANNI



La giunta cambi rotta, faccia sistema e riparta da un progetto strategico



Anche Assemini dovrebbe far parte del “Sistema Sardegna”, contribuendo con atti politici a soddisfare i crescenti bisogni del territorio, dei cittadini e delle imprese. Assemini rappresenta una delle più importanti città sarde, per dimensione e per potenzialità, ma deve attivarsi per porsi obiettivi strategici, combinare i fattori della produzione e operare per conseguire risultati. Anche il turismo crocieristico è una grande opportunità che continua a rimanere trascurata. 
Il turismo crocieristico è un fenomeno socioeconomico in crescita, una grande opportunità a portata di mano. Alla domanda turistica deve corrispondere lo studio e l’applicazione concordata di una politica specifica locale. Uno dei fattori che spinge verso tale scelta turistica è la “combinazione tra itinerario marittimo ed approfondimenti tematici” (cultura, shopping, mondanità, ecc.) consentita dal mix geografico delle mete, favorito da escursioni nell’entroterra e da diversi optional nello svolgimento dell’itinerario. Analizzando i dati preventivi della stagione 2017 (gennaio/dicembre) si evince: l’arrivo di 173 navi con una capienza complessiva di oltre 422 mila persone; un tempo medio di permanenza tra 5 e 10 ore.
  Diverse realtà territoriali dell’area vasta di Cagliari e del Medio Campidano risultano interessate da tale fenomeno grazie alle loro politiche attive di richiamo. Assemini, invece, risulta sconosciuta nonostante il collegamento viario e la ridotta distanza dal porto di Cagliari. A questo deve aggiungersi il trend aeroportuale. Abbiamo analizzato i pochi atti di indirizzo politico della giunta in carica durante questi quattro anni. Nonostante i nostri ripetuti inviti, non abbiamo rilevato una sola iniziativa diretta a collocare Assemini tra le mete di destinazione turistica. Non solo del flusso crocieristico, ma nemmeno interna al territorio isolano. Anzi, sono sempre più gli asseminesi a spostarsi nel circondario. Come era facile prevedere, la festa della birra e dello sport che si aggiungono a quella storica della musica, seppure capaci di attrarre migliaia di persone, rimangono fatti isolati e scoordinati che non incidono sull’aspetto sostanziale. 
Trattasi di fatti molto gravi che dimostrano quanto anche questa amministrazione non abbia percepito la sua reale funzione.
    

lunedì 6 marzo 2017

ASSEMINI HA PERSO LA SUA IDENTITÀ, CON ESSA LA SUA FORZA



In quattro anni di governo municipale, affermata solo la decrescita 





Ad Assemini i grandi temi della vivibilità, sicurezza, nonché della crescita e sviluppo non hanno trovato sufficiente riscontro pratico. Assemini, negli ultimi quattro anni, ha cancellato le politiche di valorizzazione identitaria, riducendo la competitività ed aumentando dipendenza e povertà. In controtendenza, rispetto ad altri comuni, viviamo le conseguenze del qualunquismo, affermandoci come periferia dell’area metropolitana. Questo perché, chi governa, non ha saputo intercettare le opportunità, consolidando Assemini come un povero e trascurato dormitorio. 
Le città sono luoghi in cui si manifestano e si vivono i problemi, ma sono anche ambienti in cui possono e devono essere trovate le soluzioni. Il Sindaco, nonostante viva la sua esperienza da professionista della politica, non ha ancora dimostrato le necessarie qualità per guidare la complessità della macchina amministrativa verso il miglioramento, peggiorando la condizione urbana e delle imprese, quindi dei cittadini. Assemini continua a dissipare risorse; è fuori dalle dinamiche politiche e amministrative generali. La nostra città è un feudo medievale, privato delle sue prospettive. Elusi i punti cruciali del programma elettorale, Sindaco e maggioranza, hanno alimentato un pericoloso deserto i cui effetti negativi ricadranno soprattutto sulle nuove generazioni. L’anonimato che avvolge Assemini può essere superato, ma occorre che si inverta la traiettoria. Occorre uscire dal qualunquismo e dal personalismo, ma anche dalla perenne propaganda, per assumere la responsabilità di costruire nuove opportunità. Occorre investire in un processo di progressiva specificità per differenziarci costruttivamente con l’obiettivo di attrarre ricchezza e costruire benessere generale. In questi quattro anni di governo è facile rilevare l’oggettiva perdita di quel poco che era stato costruito: politiche linguistiche e folklore, ma anche conservazione delle peculiarità gastronomiche e produttive. In tal modo si è allontanata la possibilità di vincere la grande sfida: quella di costruire ed affermare una città con attrazione turistica. 

Il benessere generale si raggiunge contribuendo a definire grandi sfide strategiche. Queste, si vincono con atti di portata straordinaria che non possono prescindere dal bisogno di unire la comunità. Piuttosto che trasformare l’identità in coscienza si è cancellato persino il sentimento. Un fatto di enorme gravità. Eletti per contrastare gli effetti negativi della globalizzazione, li hanno fatti propri, senza nemmeno accorgersene.
    

sabato 4 marzo 2017

Raccolta tappi per beneficenza



Sono diverse e tutte lodevoli le iniziative finalizzate alla raccolta dei tappi di plastica per beneficienza. Dal mese di dicembre del 2015, partecipiamo al progetto “dall’acqua per l’acqua” con l’Associazione promotrice "Noi sardi per la Tanzania" per realizzare risorse idriche in Africa.
Tutti possiamo impegnarci per unire la buona pratica del riciclo dei rifiuti ad una ottima azione di solidarietà, raccogliendo i tappi delle bottiglie, penne, dentifricio, detersivi (realizzati in PE o in HDPE). Questo materiale può essere consegnato nei vari punti di raccolta che troverete nella pagina Facebook dell’Associazione (https://www.facebook.com/noisardiperlatanzania/…). Il materiale raccolto, periodicamente, viene consegnato al Centro di riciclaggio di Sestu (CA) per essere macinato e riciclato. Il ricavato viene consegnato al “Centro Modalità Sviluppo Reciproco” di Livorno che, dal 1979, si occupa di progetti di cooperazione con la Regione di Dodoma in Tanzania, proprio per la realizzazione di pozzi d’acqua.

Crescono i volontari, le associazioni ed i comuni della Sardegna che hanno scelto di dare più forza a tale progetto, collocando la Sardegna - nel 2016 - al 5° posto in Italia con 17 mila 424 kg di tappi raccolti e riciclati. È così che la Sardegna ha contribuito a realizzare altri 5 pozzi in 3 villaggi.

Vi chiediamo di darci una mano per continuare ad assicurare un bene prezioso come è l’acqua. Grazie!

giovedì 2 marzo 2017

Giornata internazionale dedicata alle donne


Mercoledì 8 marzo 2017, dalle ore 19:00 alle ore 23:00, Il Comitato Civico “ViviAssemini” rappresentato da Claudia Giannotti, parteciperà attivamente alla serata “aperitivo in musica” organizzata dal “Centro Antiviolenza dell' Associazione Donne al Traguardo Onlus” e dal “Peek-A-Boo”. Durante la serata verranno estratti i numeri vincenti della lotteria di beneficienza.

La serata è aperta a tutti.
Per coloro che non hanno potuto acquistare i biglietti della lotteria in prevendita, sarà possibile acquistarli il giorno stesso, prima dell’estrazione.
Arrivederci all’8 marzo, presso il “Peek-A-Boo” in via Pacinotti, 4 in Cagliari.