Interrogazione presentata dal consigliere Enrico Salis (Sel)
Fonte: Redazione Cagliari.globalist.it
di Veronica Matta
sabato 31 gennaio 2015
Assemini ha raggiunto elevati livelli nella differenziazione dei
rifiuti in brevissimo tempo, raggiungendo l'attuale soglia del 70%. Il nuovo
servizio di Igiene urbana inizierà da gennaio 2016, il nuovo il nuovo sistema
di raccolta entrerà a regime solo dal 1° gennaio 2017. Il nuovo bando dovrebbe
avere come obiettivo quello di una riduzione dei costi e di un risparmio
economico che consenta, pur mantenendo gli alti livelli di raccolta
differenziata raggiunti, di alleggerire la tassazione sui rifiuti che nell'anno
appena trascorso ha pesato fortemente sui bilanci familiari dei cittadini
asseminesi.
L'analisi contenuta nell'interrogazione che segue, presentata dal
Consigliere Enrico Salis (Sel), fa emergere un incremento del costo del nuovo
servizio di igiene urbana rispetto a quello attuale, mettendo in evidenza che
gli oneri di conferimento in discarica saranno a totale carico
dell'Amministrazione comunale, che le quantità di rifiuti da raccogliere e
conferire in discarica e nei centri di recupero (secco, umido, cartone, etc.)
risultano sottostimate rispetto al trend degli anni precedenti.
Inoltre poiché Assemini, ha raggiunto elevati livelli nella
differenziazione dei rifiuti in brevissimo tempo, raggiungendo l'attuale soglia
del 70%, ciò dovrebbe comportare delle premialità sul costo del conferimento
del secco al termovalorizzatore Tecnocasic di Capoterra, premialità che in base
alla Delibera Regionale n. 39/33 del 23/09/2011, corrisponde ad una riduzione
del 30% della tariffa di conferimento. Inoltre il passaggio al nuovo sistema di
raccolta differenziata, per le categorie di utenti con difficoltà nella
deambulazione (quali anziani, disabili ecc.), non prevede alcuna modalità di
raccolta diversa da quella puntuale. L'altro aspetto molto importante è quello
informativo che dovrebbe avere come obiettivo condivisibile, il raggiungimento
della tariffazione puntuale, ovvero che ognuno di noi possa pagare
effettivamente per i rifiuti che produce.
Secondo l'analisi fatta dal gruppo Sel, in particolare sul Capitolato
Speciale d'Appalto 1 (CSA 1) e la bozza di contratto, "il costo del
servizio includerebbe sia la raccolta e il trasporto dei rifiuti che gli oneri
di conferimento in discarica, il cui importo per il primo anno, il 2016, sarà
di Є 3.684.049,42 IVA inclusa, mentre per i successivi sei anni dovrebbe
ammontare a Є 3.403.295,52 annui IVA inclusa".
Si rileva inoltre, secondo l'analisi dell'art.10 del CSA 1 che il
corrispettivo di gestione d'appalto comprende gli oneri relativi alla raccolta,
al trasporto e al conferimento presso le discariche autorizzate, le piattaforme
di recupero, e presso i siti di conferimento dei rifiuti raccolti. Dalla
lettura dell'art.21 del CSA 1, sembrerebbe invece, che gli oneri di
conferimento in discarica siano a totale carico dell'Amministrazione comunale.
L'art.21 del CSA 1: "L'Amministrazione comunale stipulerà con i diversi
Gestori degli impianti di smaltimento delle diverse tipologie di rifiuti non
riciclabili e di quelli da avviare a recupero appositi contratti e/o
convenzioni [.] I pagamenti degli smaltimenti saranno liquidati direttamente
dall'Amministrazione agli impianti successivamente alla presentazione delle
bolle da parte del Gestore che saranno confrontate con le fatture mensili
ricevute dagli impianti di conferimento sopra riportati".
Se così fosse, dichiara il Consigliere Salis, al costo del servizio
previsto nella gara d'Appalto, "dovremmo aggiungere anche quello relativo
agli oneri di conferimento in discarica, che per l'anno 2014, come si evince
dal Piano Economico Finanziario (PEF) della TARI ammonta a complessivi Є
1.137.623,18 con il risultato quindi, di un incremento del costo del nuovo
servizio di igiene urbana rispetto a quello attuale". Inoltre sempre
legato ai costi del servizio, dalla lettura della TABELLA OFFERTA 2017-2022 a
regime, si evince che le quantità di rifiuti da raccogliere e conferire in
discarica e nei centri di recupero (secco, umido, cartone, etc.) risultano
sottostimate rispetto al trend degli anni precedenti (vedi PEF TARES 2013 e
TARI 2014). Esempio: differenziando al 70%, così come abbiamo fatto fino ad
oggi, produciamo annualmente, mediamente, circa 3.000 tonnellate di secco;
questo significa che nei 6 anni di appalto ne produrremo circa 18.000
tonnellate; mentre, per tutta la durata dell'appalto, se ne prevedono, appena
10.000 tonnellate (utenze domestiche e non). Tale sottostima si rileva anche
per tutte le altre tipologie di rifiuti.
Assemini, ha raggiunto elevati livelli nella differenziazione dei
rifiuti in brevissimo tempo, raggiungendo l'attuale soglia del 70%. Questo
comporta, delle premialità sul costo del conferimento del secco al
termovalorizzatore Tecnocasic di Capoterra. Premialità che in base alla
Delibera Regionale n. 39/33 del 23/09/2011, corrisponde ad una riduzione del
30% della tariffa di conferimento. Dal PEF TARI del 2014, si evince che la
tariffa pagata dal comune di Assemini, ammonta ad Є 179,52 per ogni tonnellata
di rifiuto conferito. Quindi, tale importo, dovrebbe rappresentare la tariffa
scontata da imputare nella bolletta TARI.
In secondo luogo, col passaggio al nuovo sistema di raccolta
differenziata, per le categorie di utenti con difficoltà nella deambulazione
(quali anziani, disabili ecc.), non si è prevista alcuna modalità di raccolta
diversa da quella puntuale. Per queste categorie di utenti sarebbe auspicabile
una modalità specifica di raccolta con onere a carico dell'amministrazione,
così come per esempio è previsto invece per le utenze non domestiche.
Altro aspetto molto importante è quello informativo: l'obbiettivo,
condivisibile, di raggiungere la tariffazione puntuale, ovvero che ognuno di
noi possa pagare effettivamente per i rifiuti che produce, passa attraverso un
cambiamento radicale, una rivoluzione, che non sarà sicuramente semplice e
necessita, per funzionare al meglio, di un importante sforzo informativo sia da
parte dell'amministrazione che della ditta che si aggiudicherà l'appalto.
L'Amministrazione comunale di Assemini, pertanto, così come previsto
dall'art. 35 del CSA 1, dovrà mettere in campo, già dai primi mesi del 2015
alcuni steps informativi (quali assemblee, depliants e quant'altro),
riguardanti le modifiche che interverranno nel corso dell'anno, secondo quanto
previsto nel crono programma della relazione tecnico-economica (nuova
zonizzazione e riduzione della frequenza del servizio di raccolta). Tutto ciò
premesso, il sottoscritto Consigliere Comunale ENRICO SALIS, capogruppo di Sinistra
Ecologia e Libertà del Consiglio Comunale di Assemini, ai sensi dell'articolo
25 del vigente Regolamento del Consiglio Comunale approvato con deliberazione
n. 24 del 7 aprile 2011 e modificato con deliberazione n. 57 del 17 ottobre
2011, interroga le SS.LL. chiedendo:
-di chiarire se gli oneri di conferimento in discarica siano inclusi
nel prezzo dell'appalto. In tal caso sarebbe auspicabile che venga esplicitato
chiaramente anche nell'art. 21 del CSA 1, prevedendo, che questi oneri andranno
a scomputo dal prezzo dell'appalto;
-come intende reperire le eventuali risorse necessarie al fine di
assicurare il servizio di igiene urbana nei 6 anni di appalto, vista la
discordanza tra i dati rilevati nella TABELLA OFFERTA 2017-2022 a regime e i
dati dei PEF citati in premessa. Se ne chiede quindi una verifica puntuale,
onde evitare un aggravio dei costi preventivati;
-di valutare la possibilità di effettuare un servizio di raccolta
alternativo a quello puntuale per venire incontro a quelle categorie di utenti
con problemi alla deambulazione, e con onere a carico dell'Amministrazione
comunale;
-come verrà rimodulato per l'anno in corso, il contratto con la San
Germano e se tale rimodulazione comporterà una variazione degli attuali costi;
-quando partirà la campagna informativa relativa all'anno in corso, se
sono state già programmate delle date; e in secondo luogo, se questi costi,
essendo a carico esclusivamente dell'Amministrazione comunale andranno ad
incidere sulla Tari;
-di chiarire se gli oneri di conferimento in discarica del secco, come
riportato nel PEF della TARI 2014, pari a € 179,52, corrispondono alla tariffa
scontata del 30%, come da Delibera Regionale 39/33. Diversamente, tale costo,
non andrebbe imputato per intero nelle bollette TARI.
Detto ciò, mi si consenta di esprimere alcune considerazioni finali: il
nuovo appalto, inevitabilmente, comporterà anche delle ripercussioni sulle
attuali maestranze impiegate, con riduzioni di posti di lavoro; non vorrei
quindi, che alla fine, dopo quasi due anni di proroghe e la spesa sostenuta per
la redazione del nuovo bando, ci dovessimo anche ritrovare a dover pagare un
servizio con dei costi sia economici che sociali maggiori.
A questa preoccupazione si aggiunga, l'inesistenza di politiche attive
da parte di Questa Amministrazione volte a ridurre a monte i costi del
servizio. Come è noto, una delle principali voci di costo, riguarda quella del
conferimento in discarica, costo in costante aumento e attualmente pari a circa
il 30% del totale. Personalmente, mi sarei aspettato, che in parallelo alla
redazione del nuovo bando, ci si fosse adoperati con politiche volte ad
incentivare (con sgravi fiscali) quelle attività produttive che mettono in
commercio prodotti in assenza di imballaggi e/o sfusi; con la realizzazione di
una "casa dell'acqua", un luogo dove gli asseminesi, muniti di
tessera elettronica, possano attingere gratuitamente acqua potabile, anche
mineralizzata, evitando di acquistare quella minerale nelle classiche bottiglie
in plastica, riducendo la quantità di rifiuti; con l'attivazione di un centro
di riciclo, possibilmente in adiacenza all'ecocentro, dove per mezzo di un
operatore, vengono smistati e selezionati tutti gli oggetti recuperabili (quali
mobili, elettrodomestici, computer, etc.) e dove chiunque possa accedere e
destinarli a nuova vita, anziché portarli in discarica. In sostanza politiche reali, con evidenti risvolti
economici, sociali ed ambientali.