Il Sindaco si nasconde tra
le feste e non risponde ai cittadini
Apprendiamo, con amarezza, che la Prima
cittadina del Comune di Assemini non ha risposto al nostro invito, rivolto a
fornire soluzioni utili per risolvere le conseguenze prodotte dalla mazzata Imu,
che coinvolge quasi 2mila 500 famiglie. Un fatto che riteniamo grave ed in evidente
contrasto con il suo ruolo e la sua funzione. In questi stessi giorni di vana
attesa, nonostante abbia riconosciuto l’esistenza di diversi errori, ha però
presenziato a tutte le manifestazioni mondane delle festività natalizie.
Il Comitato Civico ViviAssemini aveva già
espresso in passato valutazioni negative sulla modalità con cui si stava
procedendo all’adozione del Piano urbanistico comunale, che è la principale
causa delle cifre stratosferiche delle bollette Imu recapitate ai cittadini. Valutazioni
che non risparmiarono nemmeno le scelte politiche che portarono alla votazione
delle tabelle e del consistente aumento dell’aliquota Imu su cui sono stati
calcolati gli importi da pagare. Fatti negativi che poi si sono verificati e
rispetto ai quali abbiamo scelto di contribuire alla soluzione con appelli
pubblici e formali, rimasti, appunto, inascoltati. Scegliere di non indirizzare
gli uffici a sospendere gli effetti degli avvisi di accertamento e di non rispondere
ad una richiesta d’incontro con chi ha subito questo grave errore politico è
irresponsabile, specie alla luce delle imminenti scadenze.
Ci sentiamo offesi da tale comportamento
omissivo e dal modo di concepire il ruolo di un Pubblico amministratore, che ha
il dovere di lavorare per il benessere dei cittadini e per la qualità della loro
vita. L’evidente debolezza del ruolo politico, sta favorendo una gestione sconsiderata
degli interessi collettivi: chi è stato eletto per governare si nasconde, non
agisce per la tutela del bene comune. Ci sentiamo offesi perché il Comune non
può essere la casa confortevole dei grandi imperi economici e commerciali ed al
contempo una prigione umiliante per i cittadini.
Naturalmente, non ci fermeremo. Adotteremo
da subito ogni strumento democratico per coinvolgere i cittadini e costringere
la maggioranza a lavorare, togliendo loro la maschera del falso buonismo, del
vittimismo e della retorica sulla partecipazione democratica. Dimostreremo come
il Sindaco non voglia esercitare il suo potere politico, assumendosi così tutta
la responsabilità di questa vessazione. Però, auspichiamo che in questi giorni il
Sindaco rifletta e scelga di difendere i propri concittadini. Noi siamo sempre
pronti ad anteporre l’interesse pubblico alle pulsioni personali.