domenica 5 luglio 2015

Sull’appalto dei rifiuti, il M5s rischia anche il suicidio politico



Esprimo tutta la nostra soddisfazione per la straordinaria manifestazione di democrazia, espressa anche durante l’ultimo Consiglio comunale. Assemini ha dimostrato di essere viva e pronta per affrontare il vero cambiamento, forte delle sue intelligenze e competenze. Rispettosi del ruolo istituzionale, attendiamo la decisione del Sindaco e della sua maggioranza che auspichiamo rispettosa del principi di rappresentanza, di democrazia diretta e partecipata. Il Sindaco ritiri il nuovo appalto sul sistema di raccolta dei rifiuti ed investa sul “porta a porta”, sul rispetto e sulla coerenza. Assuma come esempio l’essenza del Comitato “AsseminiPulita”.

Fermo restando il giudizio negativo sull’attuale esperienza amministrativa, ribadiamo l’esigenza di affermare un modello strategico alternativo al centralismo, al pressapochismo ed al qualunquismo. Comprendiamo la difficoltà della maggioranza nel riconoscere l’ulteriore grave errore commesso. Però, in gioco non vi è l’interesse del singolo o di un gruppo ristretto, ma di una intera comunità. Di un Movimento che ha vinto le elezioni, del suo programma e dei suoi valori fondanti.

La mobilitazione libera e democratica di queste settimane promossa dal Comitato “AsseminiPulita” ha dimostrato che Assemini può riprendere la via della crescita. Per la prima volta nella sua storia si è ragionato ed agito in un’ottica di sistema. Forze politiche e sociali, nonché amministratori di minoranza e singoli cittadini hanno agito uniti, riportando la miglior politica nelle strade per affermare un principio ed una scelta strutturale. Il M5s avrebbe dovuto scegliere di far parte attivamente e coscientemente di questo sistema. Invece, si è posto in antitesi, sminuendo per l’ennesima volta i cittadini ed i suoi stessi valori costitutivi. Il M5s paga i consigli sbagliati che continuano a produrre fallimenti, trascinando tutti nel baratro con sempre più gravi conseguenze.

Una città cresce se la maggioranza delle forze in campo ha uno stesso obiettivo e se riesce a concepire il confronto sul metodo come una risorsa. La vendetta, specie per fatti privati, uccide la città. La sudditanza la seppellisce.

8mila persone hanno espresso una scelta sovrana. L’Amministrazione non è stata in grado di contrapporre nessuno, né di produrre un ripensamento sociale. Assemini è compatta nella scelta e nell’osservare il comportamento del Sindaco e di ciascun consigliere di maggioranza. La mancanza di risposte e le contraddizioni hanno rafforzato la consapevolezza dei firmatari. I cittadini erano preparati e propositivi. Purtroppo il Sindaco, l’Assessore ed il Gruppo consiliare no. Negare ai cittadini il diritto di scegliere sarà la fine di un M5s in agonia. Il partito di maggioranza deve uscire dall’angolo e salvare la dignità, abbandonando l’immotivato ed indotto integralismo che offusca la ragione.

Esiste una sola scelta razionale: avviare la rivoluzione. Ossia, riconoscere il ruolo sovrano del cittadino a cui il servizio è destinato. Questa sarebbe l’unica vittoria da festeggiare. La continuazione di un nuovo percorso già in atto. Un modo per sostenere la politica, quindi la cittadinanza attiva e cognitiva, affermandone la doverosa pluralità ed il Primato. Nuove intelligenze sono pronte a partecipare alla costruzione. La maggioranza non si assuma anche la responsabilità di alimentare la rassegnazione.

Comitato Civico "ViviAssemini"
                Massimo Carboni  

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