sabato 17 ottobre 2015

Appalto di igiene urbana, un passo per il futuro



Giovedì, in Consiglio comunale, il Sindaco Mario Pubbu e l’Assessore Gianluca Di Gioia, hanno comunicato formalmente che l’appalto diretto a cambiare il sistema di conferimento e raccolta dei rifiuti non andrà avanti. Verrà revocato. Una decisione importante, sostenuta dalla maggioranza e dalle forze di minoranza. Un scelta saggia e che unisce, destinata a cambiare in positivo anche il percorso politico di Assemini. Dalla storica imposizione, alla moderna partecipazione: una rivoluzione sostanziale.
Il Comitato Civico “ViviAssemini” esprime tutta la propria soddisfazione non solo per il risultato tecnico e politico, ma anche e soprattutto per il metodo adottato: il dialogo.
Dopo un lungo, dannoso ed infruttuoso “muro contro muro”, il Comitato “AsseminiPulita” da un lato ed il Sindaco in rappresentanza della Giunta e della sua maggioranza dall’altro, hanno scelto di confrontarsi. Non per soddisfare mediaticamente un rito istituzionale, ma per provare a produrre cambiamento, rompendo il fronte della contestazione altrimenti destinata ad inasprirsi (di cui il Comitato stesso si sarebbe fatto certamente promotore). Ci sono riusciti ed hanno risolto un pericoloso conflitto, semplicemente ascoltandosi. Un esempio di saggezza e lungimiranza. Un metodo che si è rivelato vincente, non tanto per il Comitato o per l’Amministrazione comunale, quanto per l’intera Città. Perché sono stati rafforzati quei valori costituzionali ampiamente evocati, ma al contempo diffusamente oltraggiati nella pratica di tutti i giorni. Amministrazione e Comitato hanno scelto di partire dai bisogni della loro città per costruire un sistema destinato ad interpretare in maniera proficua la gestione del “bene comune”. Nessuno si è sostituito impropriamente ad altri, tutti hanno agito in ragione delle proprie competenze e dei propri doveri, civici ed istituzionali. Sta qui la grandezza del risultato.
È nato un collettivo “di fatto”, proiettato verso una innovativa forma di governance. È nato un nuovo modello nel rapporto Amministrazione/Società. Ognuno - per il proprio ruolo e nel rispetto delle proprie competenze e prerogative - ha scelto di agire per invertire quella “piramide” che ha tenuto Assemini ibernata per troppo tempo. Solo nell’ultima consiliatura sono state 4 le petizioni che non hanno avuto risposta. I proponenti non sono mai stati ascoltati, nonostante i reiterati solleciti. Certo, nel caso di specie, è solo l’inizio di un lungo ed articolato percorso che necessita di reciproca maturazione culturale. Le diversità erano e rimarranno una ricchezza. I doveri ed i diritti di chi ha vinto le elezioni non sono mai stati messi in discussione, ma gli impegni elettorali andavano rispettati e l’aspetto tecnico andava approfondito. L’innovazione andava strutturata a 360° per essere ampiamente condivisa e funzionale allo scopo. Il “Porta a Porta” è innovazione se reso pienamente efficiente. Il suo costo è equo se le tariffe vengono calcolate sul conferimento. È pienamente efficiente se tutti partecipiamo costruttivamente alla sua doverosa affermazione.  
Il Comitato e l’Amministrazione hanno imparato a capirsi. Entrambi avevano lo stesso obiettivo, ma il metodo era diverso. Il Sindaco ha fatto la sua scelta, sostenuto anche dalla minoranza. Quest’ultima, in Consiglio comunale, si è resa disponibile al dialogo. Ora potrà contribuire nelle sedi istituzionali all’affermazione di un servizio efficiente e meno costoso. Potrà partecipare alla rimodulazione del servizio attuale ed alla redazione della nuova gara d’appalto, senza ulteriori oneri per i cittadini. Il Comitato non potrà che fare ciò che gli verrà richiesto, senza sostituirsi a nulla ed a nessuno. Certo, sarà opportuno che resti vigile perché rappresentativo di uno scopo.
I comitati fanno politica. Non la fanno con finalità elettorali, non devono fidelizzare l’elettore. I comitati devono occuparsi del presente e del futuro della propria città. Della sua vivibilità, della sua sicurezza, della sua identità nonché della crescita e dello sviluppo. Lo fanno in autonomia rispetto alle forze politiche (fondamentali), perché non nascono per confondersi o sostituirsi ad esse, ma per arricchire lo scenario di giudizi, proposte, conoscenze progettualità ed esperienze. Non devono dipendere dai partiti né dalla macchina amministrativa. Ai Comitati spetta il diritto ed il dovere di essere inquadrati secondo i dettati della principale fonte di cognizione: la Costituzione. Questo ha fatto “AsseminiPulita”; così hanno agito Claudia, Gabriele, Antonino ed Adriano. I Comitati non hanno un contratto con gli elettori, i partiti sì. Non dispongono degli strumenti che hanno i partiti. La loro forza è esclusivamente lo spirito civico volontario. Non agiscono per affermare una proposta di governo, ma per esprimere democraticamente uno scopo da perseguire. Non hanno interesse a mettere in difficoltà una maggioranza, ma hanno quello di agevolarla nell’esercizio della sua funzione rappresentativa, anche con spirito duramente critico. Perché Assemini è la sintesi di un territorio, di un’articolata azione amministrativa e dei suoi cittadini. I partiti che hanno partecipato alla raccolta delle oltre 8 mila firme hanno un altro compito da assolvere: contribuire ad assicurare il miglior servizio di igiene urbana per Assemini. La legittima aspirazione di guidare la Città deve essere avallata dall’elettore sulla base della capacità di essere progettualmente alternativi. Questa è una grande occasione e siamo convinti che sapranno coglierla. Perché il personalismo ha già annientato la rappresentatività. Non si assolve al proprio mandato “contro” qualcosa o qualcuno, ma “per” il “bene comune”. Ed i partiti lo sanno.
La sperimentazione non è un problema. È un atto ampiamente disgiunto dalla gara d’appalto revocata. Il Sindaco ha il diritto di sperimentare esattamente come gli è stato riconosciuto in Consiglio comunale. La minoranza ha persino ipotizzato un uso alternativo dei “cassonetti mobili” e di quelli “seminterrati” diretti a servire l’agro, altrimenti scoperto dal servizio. Una parte della Comunità ha il diritto di conoscere per poter valutare. Magari con minore impatto, rispetto al previsto, ed in tempi ragionevoli. Il punto rimane lo stesso di sempre: alla fine, ascoltare i cittadini a cui la sperimentazione è rivolta. La scelta del Sindaco e dell’Assessore è di straordinaria rilevanza, aperta al confronto. Per comprenderne l’essenza, bisogna guardare oltre il proprio interesse o la propria aspettativa. I cittadini lo hanno capito.

Concludendo, rinnoviamo la nostra piena soddisfazione per la revoca del bando di igiene urbana. Ringraziamo il Sindaco, l’Assessore, il Comitato “AsseminiPulita”, i consiglieri di maggioranza e di minoranza, le forze sociali e politiche che si sono impegnate affinché ciò potesse accadere. Siamo certi che tutto il Consiglio non farà mancare il proprio apporto per rivedere l’attuale funzionamento del servizio, per migliorarlo facendo perno sull’azione di controllo amministrativo, sulla funzionalità dell’ecocentro, sulle frequenze e sulla crescita del senso civico. Il Comitato Civico “ViviAssemini” è pronto a fare la sua parte al fianco del Comitato “AsseminiPulita”.         

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