La crisi socioeconomica e politica
necessita di nuovi ambiti propositivi compensativi per produrre ricchezza. “Lettera Aperta” al Sindaco
per proporre l’istituzione della Consulta delle Associazioni e del Volontariato.
I problemi di Assemini possono trovare
soluzione nell’unità, coinvolgendo in modo costruttivo la parte positiva della
comunità. Perciò abbiamo trasmesso al Sindaco, Mario Puddu, la proposta di
istituire la Consulta delle Associazioni e del Volontariato.
L’apertura del Primo cittadino
al dialogo ed al confronto deve trovare una pronta risposta da parte di tutti
gli attori sociali ed economici. La crisi necessita di azioni strutturali per affermare
un modello di governance in grado di segnare
costruttivamente il futuro di Assemini, ben oltre il già fondamentale aspetto
Democratico. Per coinvolgere nuove conoscenze ed esperienze da mettere al
servizio della comunità. Per affermare una visione strategica, di sistema ed
integrata. Per contribuire a dare un’anima ad Assemini. La “Consulta” non potrà
che essere lo strumento per la promozione ed il coordinamento delle realtà
associative, nonché luogo di raccordo con l'Amministrazione nella: definizione,
programmazione e realizzazione di iniziative ed attività volte allo sviluppo. E’
necessario favorirne l’originale apporto nel campo sociale, sanitario,
ambientale, sportivo, ricreativo, della solidarietà civile e della promozione
della cultura, della lingua e dell’identità. Assemini vive una condizione di
grave crisi socioeconomica e politica, perciò occorre articolare nuovi ambiti
propositivi compensativi ed introdurre interfacce per l’utilizzo di competenze,
affinché la città assuma una funzione generatrice di plusvalore per combattere
le povertà che calpestano la dignità umana, lasciando l’individuo nel buio.
Mentre il benessere sembrava perdonare tutto, la crisi
ha accentuato gli errori e le omissioni che stanno da tempo alla base dello
stato in cui versa la nostra Città. C’è bisogno di vivacità economica, solidale
e sostenibile. Di un modello di sviluppo riformista e progressista, incentrato
sulla territorialità e sulla valorizzazione del micro tessuto produttivo
tradizionale, per favorire il consolidamento della base economica e produrre
aumento della ricchezza, anche qualitativa. La valorizzazione identitaria non
può che essere la chiave di volta.
TESTO DELLA LETTERA APERTA
Ill.mo Signor Sindaco del Comune di Assemini,
abbiamo studiato il Suo
Programma Elettorale, cercando punti di convergenza con il nostro indirizzo
progettuale Nazionalitario. Il compito di un Comitato Civico, a prescindere
dalla propria matrice, è quello di svolgere un ruolo attivo nella struttura
della nostra Democrazia. È anche nostro dovere proporre soluzioni e percorsi che
riteniamo funzionali alla crescita. Lei ha dimostrato disponibilità al dialogo
ed al confronto, la presente ne è la doverosa e naturale conseguenza.
Siamo del parere che Assemini necessiti di ulteriori azioni per favorire
la maturazione ed il rafforzamento del rapporto costruttivo in atto, con tutti gli
attori sociali ed economici disponibili. Pensiamo che occorra agire in
un’ottica di sistema, considerando le diversità diffuse il volano della
crescita.
Molto ruota attorno all’economia. Infatti, mentre il benessere sembrava
perdonare tutto, la crisi ha accentuato gli errori e le omissioni che stanno
alla base dello stato in cui versa da tempo la nostra Città. C’è bisogno di
vivacità economica, solidale e sostenibile. Di un modello di sviluppo riformista
e progressista, incentrato sulla territorialità e sulla valorizzazione del
micro tessuto produttivo tradizionale, per favorire il consolidamento della
base economica e produrre aumento della ricchezza, anche qualitativa. La
valorizzazione identitaria è la chiave di volta. In quanto tale, è necessario
che assuma il rango di Fattore della produzione. Trattasi di aspetti
strutturali che necessitano di tempo, sintesi ed inclusione.
Il cambiamento auspicato e ricercato non può prescindere dalla volontà
di superare e risolvere i conflitti, che si determinano con l’irrigidimento su
posizioni spesso precostituite e non necessariamente strumentali. Situazioni che
riguardano le parti in causa. Quando le aspettative sociali non trovano una comprensibile
risposta, cresce il disagio e la disillusione. Non vi sono aspetti della vita
pubblica che non possano trovare soluzioni, pur nel rispetto delle prerogative,
dei diritti e dei doveri delle parti. Tutto sta nell’imparare a mettersi
continuamente in discussione per migliorare e superare se stessi.
La Sua apertura al dialogo è un fatto oggettivo. Se coltivato, è destinato
a segnare costruttivamente il futuro di Assemini, ben oltre il già fondamentale
aspetto Democratico.
Anche noi riteniamo che la partecipazione sia la strada da seguire,
perché è un modo innovativo per interpretare un più funzionale modello di governance; per coinvolgere nuove
conoscenze ed esperienze da mettere al servizio della comunità. Perciò, riteniamo
che siano maturi i tempi per proporre alla Sua attenzione l’esigenza di
istituire la “Consulta delle Associazioni e del Volontariato”. Un momento definibile
d’incontro e di libero confronto fra l’Amministrazione comunale e le forme
associative presenti nel territorio, con lo scopo di promuovere l’autonomo
sviluppo delle stesse e favorirne l’originale apporto ad iniziative nel campo
sociale, sanitario, ambientale, sportivo, ricreativo, della solidarietà civile
e della promozione della cultura, della vivibilità, della lingua e
dell’identità. Una riforma strutturale per affermare una visione strategica, di
sistema ed integrata; anche per contribuire a dare un’anima ad Assemini.
La “Consulta” non potrà che essere lo strumento per la promozione ed il
coordinamento delle realtà associative, nonché luogo di raccordo con
l'Amministrazione nella definizione, programmazione e realizzazione di
iniziative ed attività volte allo sviluppo. Assemini vive una condizione di
grave crisi socioeconomica e politica, perciò occorre articolare nuovi ambiti propositivi
compensativi ed introdurre interfacce per l’utilizzo di competenze, affinché la
città assuma una funzione generatrice di plusvalore.
Specie l’espansione del settore “cultura”, inteso ed allargato allo
“sport, divertimento e benessere” è elemento cardine per una strategia di
sviluppo di medio-lungo periodo. Per una città delle dimensioni di Assemini,
sport/divertimento/benessere-cultura, possono essere misure determinanti per la
formazione dell’occupazione, del reddito e per
migliorare il capitale umano. Quindi, intendiamo la “Consulta” come una
nuova Istituzione Sociale. Un luogo dove anche i giovani possano essere un ulteriore
fattore critico/costruttivo di modernizzazione e rilancio delle potenzialità locali;
dove l’esperienza possa essere tramandata e capitalizzata.
Del resto, i giovani di oggi saranno chiamati a svolgere il ruolo di
rappresentanza sociale, economica e politica di Assemini. Le forme e
l’intensità del processo di socializzazione dei giovani e l’abbattimento di
ogni barriera generazionale sono decisive nell’orientare lo sviluppo della
Città. Il superamento delle condizioni ostative imposte dal ruolo dominante di
una radicata cultura dipendentista anche dal politico autoreferenziale deve
avvenire attraverso scelte di riconversione sostenibili e con metodi
innovativi. La “Consulta” sarebbe il punto di forza per meglio definire una prospettiva
di cambiamento.
Nel rimanere a disposizione per ogni
eventuale chiarimento, ci è gradito porgere cordiali saluti.