In
occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, si è
tenuta oggi ad Assemini una manifestazione per esprimere la solidarietà verso
le vittime di femminicidio. I partecipanti, organizzati in corteo, sono
partiti, sotto la pioggia battente, a piedi dall’Anfiteatro comunale verso la
via Cagliari, davanti al Bar-Pizzeria “Orion”. Giunti sul posto hanno
partecipato e coinvolto i presenti in un “Flash Mob”. La manifestazione si è
conclusa con la lettura di brevi messaggi da parte di giovani studenti: il
presente che guarda e costruisce il futuro. La musica e la danza popolare come
espressione di storie complicate, di passioni, di spiritualità, di protesta
costruttiva e di libertà.
Dall’inizio
del 2015, sono novanta le vittime di femminicidio. Fatti gravissimi che
necessitano di interventi urgenti e strutturali in grado di aiutare le donne ad
uscire dall’isolamento della paura. Occorre parlare ai giovani affinché
contribuiscano a sconfiggere questo comportamento indegno di una società
civile. Tutti dobbiamo prendere coscienza delle nostre responsabilità, sociali
e civili. Dobbiamo lottare oggi, perché domani sarà troppo tardi.
La dichiarazione
sull’eliminazione della violenza contro le donne del 1993 fornisce una
definizione ampia di questa piaga: «qualunque atto di violenza sessista che
produca, o possa produrre, danni o sofferenze fisiche, sessuali o psicologiche,
ivi compresa la minaccia di tali atti, la coercizione o privazione arbitraria
della libertà, sia nella vita pubblica che nella vita privata». L’ONU e
l’Unione Europea definiscono “violenza di genere” quella che si annida nello
squilibrio relazionale tra i sessi e nel desiderio di controllo e di possesso
da parte del genere maschile sul femminile. La data del 25 Novembre come
giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, è
stata scelta dall’ONU nella Risoluzione dell’Assemblea Generale n° 54/134 del
17 dicembre 1999, per ricordare le tre sorelle Mirabal, violentate ed uccise il
25 novembre 1960 nella Repubblica Dominicana. Il fenomeno della violenza è
trasversale ed assume forme e manifestazioni diverse, provocando danni fisici e
mentali con gravissime conseguenze anche a lungo termine, con costi umani,
sociali ed economici inaccettabili. Il fenomeno si manifesta soprattutto
nell’ambito familiare e coinvolge donne di ogni estrazione sociale e culturale.
Dalla schiavizzazione in matrimoni forzati, a donne vendute per alimentare il
mercato della prostituzione, a quelle molestate sul luogo di lavoro o mutilate
nell’intimità da pratiche obsolete, alle violenze domestiche che si manifestano
in varie forme, fisica, sessuale, psicologica ed economica.
La
Presidente del Comitato Civico “ViviAssemini”, Claudia Giannotti, ringrazia
tutti i cittadini che hanno partecipato, nonché: l’Amministrazione comunale di
Assemini per il fattivo supporto anche organizzativo; Giulio Melis ed il suo
gruppo di ballo; il Bar-Pizzeria “Orion”, la Prociv Augustus e Assemini
Soccorso per la preziosa assistenza logistica. Ora, davanti a noi, c’è un'altra
sfida: contribuire per creare nuovi e moderni servizi a sostegno del bisogno di
evoluzione civile, culturale e di riscatto sociale della donna vittima di ogni
violenza.
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