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ViviAssemini è un Comitato Civico apartitico, senza fini di lucro. Nasce per unire i cittadini e renderli protagonisti delle scelte amministrative. Suggerire iniziative ed atti concreti per il miglioramento della vivibilità e la crescita delle opportunità socioeconomiche. Affermare la trasparenza, la legalità e combattere lo spreco.
giovedì 24 dicembre 2015
lunedì 21 dicembre 2015
SLACCI IDRICI, LA MINORANZA NON ALIMENTI FALSE ILLUSIONI
Assemini
(CA). Durante il Consiglio comunale del 17 dicembre è emersa, dai banchi della
minoranza, la richiesta rivolta al Sindaco Mario Puddu di emettere una
Ordinanza per impedire gli slacci dell’acqua a seguito di contenziosi tra
utente ed Abbanoa. Chiediamo alle forze politiche di agire con maggiore spirito
costruttivo e più senso di responsabilità nell’esclusivo interesse dei
cittadini, senza alimentare false speranze o illusioni propagandistiche.
Sono
numerosi i Comuni, in tutta Italia, che hanno usato lo strumento dell’Ordinanza
per impedire alla società erogatrice del servizio idrico di provvedere agli
slacci, a seguito di contenziosi irrisolti. Molti degli stessi hanno, poi, provveduto
a revocare le stesse ordinanze in autotutela. Questo perché l’orientamento
giurisprudenziale in materia è chiaro: il Sindaco non può, con Ordinanza,
impedire lo slaccio. Allo stesso modo, non può ordinare il ripristino della
fornitura dell’acqua a chi non paga la bolletta. Questo a prescindere dalla
causa. È la legge che autorizza i gestori ad interrompere la fornitura dell’acqua agli utenti nel caso di grave
morosità e l’Ordinanza non può violare le norme sulle competenze dei Sindaci.
Sarebbe auspicabile, invece, che i Sindaci nella qualità di soci di Abbanoa,
agissero uniti per spingere l’organo amministrativo a rivedere la politica gestionale.
Magari facendosi portavoce delle proposte concrete avanzate dalle Associazioni
dei consumatori.
Il
Comitato Civico “ViviAssemini” nell’auspicare una funzione più costruttiva dell’intero
Consiglio comunale, invita il Sindaco a continuare a lavorare con gli altri
comuni e con la Regione sarda per migliorare il servizio ed i rapporti tra
utente e società erogatrice, specie sotto l’aspetto della misurazione e riscossione
delle bollette. Inoltre, invita i cittadini a rivolgersi alle Associazioni dei
consumatori presenti anche nella nostra Città, per farsi assistere ed eventualmente
difendere. Abbanoa e utente hanno pari legittimità e la fondatezza della
contestazione va sempre dimostrata.
giovedì 10 dicembre 2015
PARTECIPAZIONE, SODDISFATTI E PRONTI A FARE LA NOSTRA PARTE
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La nascita di "ViviAssemini" |
Assemini (CA) - Apprendiamo
con soddisfazione della scelta del Sindaco di Assemini, Mario Puddu, di dare
seguito alla nostra proposta. Quella di avviare un nuovo e costruttivo modello
di governance, attraverso
l’istituzione della Consulta delle associazioni e del volontariato. Inoltre, consideriamo
perfettamente attinente al bisogno di affermazione del processo di cambiamento,
la regolamentazione anche dei Comitati di quartiere, del Dibattito pubblico e,
dunque, dei Principi partecipativi. Ci metteremo subito all’opera per favorirne
l’affermazione, nel pieno rispetto dei doveri civici e dei principi costitutivi
del Comitato “ViviAssemini”.
Occorre
arginare e debellare i problemi che hanno condizionato negativamente la
traiettoria di sviluppo, per costruire e consolidare un processo riformista strutturale,
destinato a rendere irreversibile il processo di cambiamento. C’è bisogno di
impegno, tempo e di azioni lungimiranti per affermare beni comuni che
soddisfino bisogni diffusi. La partecipazione alle scelte pubbliche strategiche
migliorerà la nostra Democrazia e sarà in grado di affermare un metodo idoneo,
agile e produttivo per attuare un progetto strategico di sviluppo condiviso,
con idee, esperienze e conoscenze. Sarà possibile superare le politiche
settoriali ed aprire alla gestione integrata, facendo sistema. Assemini deve
crescere e deve emozionare, perciò ha bisogno di autodeterminazione per creare
centri di aggregazione propulsivi delle capacità; nuove istituzioni sociali
libere e rivolte alla creazione di benessere per tutti, attraverso un processo
vivo in cui tutti i soggetti positivi abbiano spazio e voce. Donne e uomini
capaci di valorizzare i continui cambiamenti ed anticipare quelli latenti,
abbattendo ogni barriera sociale e generazionale. Un nuovo ambiente in cui la
linea da seguire non sia quella della prevaricazione o della subalternità, ma
quella della ricerca costruttiva della condivisione nelle cose importanti da
fare. Riteniamo sia il modo più concreto, autentico e trasparente per dare
senso compiuto al bisogno di Primato della politica. Occorre uscire dalla
gabbia del conflitto permanente per affermare l’unica “rivoluzione” che conduce
al cambiamento: quella relazionale. L’unica costruttiva perché parte dal
miglioramento di se stessi per creare uno scenario sociale coeso e giusto.
I comitati
e le associazioni sono chiamati ad assolvere un ruolo importante nella
struttura della Democrazia, della crescita e dello sviluppo locale. Hanno il
dovere di denunciare le inefficienze, ma anche produrre soluzioni concrete. È
necessario agire con coerenza, compattezza e solidarietà trasversale, senza
affievolire il proprio status e la propria identità. “ViviAssemini” è una
istituzione sociale indipendente nata per costruire valore aggiunto territoriale
e farà doverosamente la sua parte.
Riportiamo integralmente la dichiarazione odierna del Sindaco Mario Puddu:
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Mario Puddu, Sindaco di Assemini |
Democrazia partecipativa, arrivano regolamenti per
associazioni e comitati
Comincia a concretizzarsi quel processo di democrazia
partecipata già annunciato e promesso nel nostro programma elettorale, nel
quale avevamo manifestato la nostra idea di partecipazione come dialogo
permanente fra soggetti pubblici e società civile nella soluzione di problemi
di interesse generale.
Tuttavia, per essere effettivo e per garantire una
partecipazione piena e responsabile alla vita politica di Assemini, tale
dialogo necessita di una rete costituita da cittadini, amministratori,
associazioni, imprese e sostanzialmente da soggetti consapevoli dei propri
diritti e delle proprie responsabilità. Dare vita a processi condivisi sul
piano delle decisioni e della gestione del bene comune è il modo giusto per
migliorare il rapporto tra le istituzioni e i cittadini. Quando il dialogo e il
confronto sono rispettosi e costruttivi, le distanze tra istituzioni e cittadini
si assottigliano e i risultati non tardano ad arrivare.
E così, nei giorni scorsi, il comitato civico “ViviAssemini”
ha pubblicato un’articolata lettera aperta, ripresa anche dagli organi di
stampa, con la quale propone e motiva l’esigenza di istituire una “Consulta
delle associazioni e del volontariato”.
Ho colto positivamente tale proposta perché coincide con gli
obiettivi e il programma del Movimento 5 Stelle e ho voluto condividerne la
riflessione con i miei collaboratori, che hanno espresso anch’essi un giudizio
positivo. Sotto questo aspetto, il consigliere Simone Carta e l'assessore
Jessica Mostallino lavorano già da tempo all’elaborazione di alcuni testi
normativi: il regolamento sul dibattito pubblico, quello sulla consulta delle
associazioni e quello per l'istituzione dei comitati di quartiere.
Il primo prevede l'istituzione del dibattito pubblico e il
coinvolgimento dei cittadini in merito alla realizzazione di opere e
l'affidamento di appalti di importo rilevante.
Gli altri due riguardano la costituzione della consulta
delle associazioni culturali, economiche e sociali e la nascita dei comitati di
quartiere, che hanno l’obiettivo di favorire l'incontro − per promuoverne lo
sviluppo autonomo − fra l’ente comunale e le aggregazioni sociali espressione
del territorio.
In tutto questo c’è una bellissima idea di fondo: far sì che
i cittadini possano esprimere suggerimenti e proposte agli organi
istituzionali, che possano insomma contribuire alla programmazione e alla
gestione delle scelte amministrative, sociali ed economiche.
Nei prossimi giorni queste proposte passeranno al vaglio
delle commissioni consiliari per poi essere approvate definitivamente in
consiglio comunale. Tali iniziative – che s’inquadrano perfettamente nel nostro
progetto di attuazione dei principi partecipativi e di trasparenza che presto
vedranno la luce − contribuiranno certamente ad affermare quel processo di
cambiamento che da due anni e mezzo stiamo tracciando. Nessun cambiamento
sostanziale sarà possibile senza un cosciente coinvolgimento dei cittadini,
delle loro organizzazioni sociali e del volontariato.
La nostra sfida continua e Assemini vincerà.
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La nostra "lettera aperta" a cui fa riferimento il Sindaco |
mercoledì 2 dicembre 2015
PROMUOVERE LA COOPOERAZIONE PER PRODURRE LAVORO
I
cittadini chiedono soluzioni ai loro problemi. Sicurezza, vivibilità, identità
e lavoro sono aspetti fondamentali che devono trovare risposte reattive e strutturali
da parte di chi è stato chiamato ad amministrare ad ogni livello. L’Amministrazione
comunale di Assemini non è esclusa: si faccia promotrice di un accordo di
cooperazione con altre città sarde e sopratutto italiane ed europee per favorire
la collocazione dei prodotti tipici nonché delle conoscenze tecniche e
scientifiche, al fine di creare nuovi redditi ed arginare gli effetti drammatici
della crisi.
La grave
crisi economica produce crescente malessere sociale, essa va affrontata e non
subita. Accanto al bisogno di sostenere il consolidamento, la riorganizzazione
e la formazione della base economica nonché il rilancio di nuove opportunità,
occorre individuare mercati di sbocco in cui collocare le produzioni che non
trovano risposta nel mercato interno. Specie le grandi città europee ed
italiane concentrano la maggior parte della creazione di valore. Generano
ricchezza, dinamiche di sviluppo, occupazione e sono anche luoghi di interscambio
culturale. Vanno individuate città strategiche e promossi gli accordi al fine
di favorire nuove forme di scambio. Occorre investire in azioni strategiche che
siano economicamente vantaggiose, come la promozione economica internazionale,
l'imprenditoria e la creazione di imprese nel nostro territorio, la gastronomia
ed il settore agroalimentare, il turismo e la cultura.
La vera
rivoluzione è uscire dall’atavico “provincialismo” che ha ibernato la nostra
città, per avviare politiche economiche produttive di benessere diffuso e sostenibile.
martedì 1 dicembre 2015
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