E’ tempo di cambiare marcia e di lavorare
per i cittadini e per il loro riscatto dalle vessazioni provenienti da più
parti. Il Comune di Assemini a guida penta stellata aveva promesso di licenziare
Equitalia entro il 2014 invece in questi giorni le ha concesso la riscossione
della tassa sui rifiuti (Tari) che ammonta ad oltre 4 milioni di euro. Ora il
Sindaco abbia il coraggio di dire se corrisponde al vero che Equitalia, da
questa operazione, incasserà oltre 300 mila euro dai nostri sacrifici.
La crisi ed il costante aumento delle
tasse e delle imposte, anche comunali, deve trovare risposte politiche attive, concrete,
funzionali ed immediate. Oltre al problema della disoccupazione, delle famiglie
in stato di indigenza e degli sfratti in corso, Assemini attende soluzioni per
recuperare la vivibilità e superare il rischio idogeologico. La risposta non
può essere la chiusura autoreferenziale ed il costante aumento dei tributi,
causati dalla negligenza e dalla scarsa cura dell’amministrazione pubblica.
Così come non è tollerabile l’impiego improduttivo di risorse pubbliche. In
diciotto mesi sono stati superati 200 mila euro in feste ed iniziative disarticolate.
Solo in occasione delle attuali festività natalizie sono stati bilanciati ben
30 mila euro per acquisto di qualche luminaria e 23 mila euro per altre feste prive
di una strategia in grado di contribuire al rilancio socioeconomico di
Assemini.
Bisogna ridurre le spese improduttive e le
sovra tasse inutili a carico dei cittadini e delle imprese. Più volte abbiamo
chiesto all’attuale amministrazione comunale di de-equitalizzare Assemini. Il Sindaco
Puddu e la sua maggioranza avevano promesso di passare alla riscossione in
proprio entro quest’anno. Non bastava il salasso ai cittadini ed alle imprese sulla
raccolta differenziata causato da diciotto mesi di rinvio del nuovo appalto,
ora dobbiamo accollarci anche il benessere ed i profitti disumani di Equitalia.
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