Apprendiamo,
pur senza particolare meraviglia, dell’ennesima polemica sulla predisposizione
della nuova gara d’appalto relativa al servizio di igiene urbana. Invitiamo l’Amministrazione
comunale ad andare avanti con spirito riformista, secondo l’indicazione emersa,
condivisa e sostenuta in Consiglio comunale in occasione della dichiarazione di
revoca dell’ultimo appalto (revoca, sperimentazione, nuovo appalto).
Rimaniamo
convinti che il sistema di conferimento e raccolta dei rifiuti più efficace ed
efficiente sia quello del “Porta a Porta” migliorato e con tariffazione
puntuale, ma riteniamo doveroso mantenere fede a quanto già ampiamente condiviso
prima, durante e dopo il Consiglio comunale in cui Sindaco ed Assessore
annunciarono la revoca dell’appalto. Perciò, continuiamo a concordare nell’esigenza
di avviare un progetto di sperimentazione mirato e funzionale, possibilmente
fuori dalla zona 6, attraverso l’impiego dei cassonetti mobili e dell’isola
attualmente nella disponibilità del Comune, per valutarne gli effetti e
l’utilità, nonché per procedere alla predisposizione di una nuova gara
d’appalto che sia la più rispondente possibile ai bisogni dei cittadini ed alle
caratteristiche della Città. Gli importanti risultati ottenuti ad Assemini con
il “Porta a Porta” vanno incrementati anche con un maggior spirito civico.
Inoltre, non possono e non devono escludere azioni riformiste finalizzate a
migliorare il servizio di conferimento e raccolta, compensando le evidenti
disfunzioni anche del servizio in proroga. Senza voler riaprire il confronto
sui due metodi, riteniamo che il “Porta a Porta” sia un metodo che produce
effetti diversi anche a seconda del contesto socio territoriale in cui viene
applicato. Allo stesso modo, il servizio di prossimità, generalmente
inefficiente, non può essere considerato valutando esclusivamente gli effetti
prodotti in altre realtà. Tutti i cittadini, non solo i firmatari della petizione,
hanno il diritto di conoscere e valutare gli effetti della sperimentazione ed
eventualmente, se positivi, integrarli al “Porta a Porta”. I cittadini si sono
espressi e, per la prima volta nella storia di Assemini, sono stati ascoltati
sulla scelta più rilevante con assoluta trasparenza, ma la partecipazione non è
imposizione personalistica e nemmeno confusione delle prerogative
costituzionali. È confronto coerente e costruttivo, ricerca continua di
mediazione finalizzata a garantire il miglior servizio alla comunità. Non deve
sfuggire che la revoca è il frutto di una scelta politica, non tecnica.
Assemini
ha bisogno di rinnovamento culturale, onestà intellettuale, di coscienze
cognitive libere e lucidamente appassionate. Rimaniamo, come sempre, disponibili
a collaborare per affermare una scelta equilibrata e rivolta ad assicurare l’interesse
dei cittadini, senza pretendere di paralizzare e rimettere in continua
discussione l’azione amministrativa.
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