lunedì 4 gennaio 2016

APPALTO RIFIUTI, LA GIUNTA VADA AVANTI CON LA SPERIMENTAZIONE


Apprendiamo, pur senza particolare meraviglia, dell’ennesima polemica sulla predisposizione della nuova gara d’appalto relativa al servizio di igiene urbana. Invitiamo l’Amministrazione comunale ad andare avanti con spirito riformista, secondo l’indicazione emersa, condivisa e sostenuta in Consiglio comunale in occasione della dichiarazione di revoca dell’ultimo appalto (revoca, sperimentazione, nuovo appalto).

Rimaniamo convinti che il sistema di conferimento e raccolta dei rifiuti più efficace ed efficiente sia quello del “Porta a Porta” migliorato e con tariffazione puntuale, ma riteniamo doveroso mantenere fede a quanto già ampiamente condiviso prima, durante e dopo il Consiglio comunale in cui Sindaco ed Assessore annunciarono la revoca dell’appalto. Perciò, continuiamo a concordare nell’esigenza di avviare un progetto di sperimentazione mirato e funzionale, possibilmente fuori dalla zona 6, attraverso l’impiego dei cassonetti mobili e dell’isola attualmente nella disponibilità del Comune, per valutarne gli effetti e l’utilità, nonché per procedere alla predisposizione di una nuova gara d’appalto che sia la più rispondente possibile ai bisogni dei cittadini ed alle caratteristiche della Città. Gli importanti risultati ottenuti ad Assemini con il “Porta a Porta” vanno incrementati anche con un maggior spirito civico. Inoltre, non possono e non devono escludere azioni riformiste finalizzate a migliorare il servizio di conferimento e raccolta, compensando le evidenti disfunzioni anche del servizio in proroga. Senza voler riaprire il confronto sui due metodi, riteniamo che il “Porta a Porta” sia un metodo che produce effetti diversi anche a seconda del contesto socio territoriale in cui viene applicato. Allo stesso modo, il servizio di prossimità, generalmente inefficiente, non può essere considerato valutando esclusivamente gli effetti prodotti in altre realtà. Tutti i cittadini, non solo i firmatari della petizione, hanno il diritto di conoscere e valutare gli effetti della sperimentazione ed eventualmente, se positivi, integrarli al “Porta a Porta”. I cittadini si sono espressi e, per la prima volta nella storia di Assemini, sono stati ascoltati sulla scelta più rilevante con assoluta trasparenza, ma la partecipazione non è imposizione personalistica e nemmeno confusione delle prerogative costituzionali. È confronto coerente e costruttivo, ricerca continua di mediazione finalizzata a garantire il miglior servizio alla comunità. Non deve sfuggire che la revoca è il frutto di una scelta politica, non tecnica.

Assemini ha bisogno di rinnovamento culturale, onestà intellettuale, di coscienze cognitive libere e lucidamente appassionate. Rimaniamo, come sempre, disponibili a collaborare per affermare una scelta equilibrata e rivolta ad assicurare l’interesse dei cittadini, senza pretendere di paralizzare e rimettere in continua discussione l’azione amministrativa. 

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