sabato 4 febbraio 2017

Crepe e fossi nelle strade appena asfaltate. 500 mila euro in fumo?


Era il mese di ottobre del 2106 quando il Sindaco si complimentava con se stesso per aver avviato la sistemazione del manto stradale in alcune vie asseminesi. Lavori eseguiti dopo oltre tre anni dall’insediamento della giunta, ma sono bastate solo poche settimane per rendere vani tali lavori e con essi 500 mila euro di denaro pubblico. 
A distanza di qualche mese dal completamento dei lavori di bitumazione, le strade - pur essendo a bassa densità di traffico - presentano evidenti cedimenti sui bordi, nonché crepe e fossi nel corpo della carreggiata con tendenza ad ampliare. Un esempio per tutte: la via Piave nel tratto verso la Chiesa di San Pietro. Ai disagi creati dai lunghi e reiterati black out dell’illuminazione pubblica, alle precarie condizioni igienico-sanitarie e della segnaletica della rete viaria, all’impraticabilità dei marciapiedi, si aggiunge il rinnovato pericolo per i pedoni nel percorrere anche quelle vie. Fatti che tardano a trovare rimedio, ampliando la rete dei disservizi nonostante la crescita delle entrate tributarie. Un fatto grave che allontana Assemini dalle realtà urbane che stanno attuando modestamente forme concrete di mobilità sostenibile, sicurezza, vivibilità nonché efficienza della spesa pubblica. 

Invitiamo il Sindaco a disporre il monitoraggio delle 20 strade asfaltate per rilevarne le evidenti anomalie e provvedere al loro ripristino senza incidere ulteriormente sulle tasche dei cittadini.
 

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