Esprimiamo
soddisfazione per la scelta dell’Amministrazione comunale di Assemini di non
applicare la Tasi (Tassa sui Servizi Indivisibili). Un fatto che ci permettiamo
di considerare dovuto, piuttosto che “un regalo” come definito dal Primo
cittadino.
Un atto
in linea con la scelta già annunciata da altri comuni sardi e che, nel caso di
Assemini, compensa indirettamente il pesante aumento delle imposte e delle
tasse (Imu e Tares) deliberato autonomamente dall’attuale giunta negli scorsi
mesi. Un aumento che, nel caso dell’Imu, non ha tenuto conto delle reali
capacità contributive dei cittadini. Ricordiamo, inoltre, che ad Assemini i
benefici finanziari derivanti dalla raccolta differenziata non riducono il
costo della bolletta delle famiglie, ma vengono incassate contrattualmente dalla
ditta appaltatrice. Anomalia tutta asseminese, che l’attuale giunta ha persino
prorogato.
Il
Comitato civico ViviAssemini invita l’Amministrazione comunale a ridurre gli
sprechi e ad adoperarsi al più presto nell’elaborazione e nella conseguente
attuazione di un piano strategico di sviluppo economico, sociale e culturale.
Le città sono parte integrante di uno stesso sistema Sardegna e nell’ambito di
questo devono concorrere alla sua doverosa crescita.
Nessun commento:
Posta un commento