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Periferia lungo SS 130 - Assemini (CA) |
Buste, immondizia, elettrodomestici, pneumatici, detriti. Sono questi
i simboli di una periferia ulteriormente offesa nella sua naturale vocazione. In
città dagli scarichi fognari nascono piante e fuoriesce una puzza
insopportabile. I marciapiedi sono ricchi di deiezioni canine e di buste di
immondizia che per giorni stazionano sotto il sole. Le strade sono sporche nonché
crocevia di blatte e topi anche di grossa taglia. Questa è la cornice di
Assemini, la città ad alto rischio idrogeologico ed uno dei primi dieci centri
urbani dell’Isola che prometteva sviluppo turistico.
Ferma restando l’inciviltà imperdonabile dell’uomo, il compito di
un’Amministrazione comunale è quello di curare il decoro ed il rispetto
dell’ambiente, urbano e periferico, con politiche chiare e attive. In questi
giorni siamo stati sommersi da richieste d’intervento per sensibilizzare la
Giunta pentastellata ad attivarsi con i mezzi di cui dispone. A distanza di
quattordici mesi dall’insediamento del nuovo esecutivo. Assemini vive
nell’inquinamento indotto dalle polveri della vecchia mineraria Silius così
come dal cimitero industriale di Macchiareddu. È ai vertici della classifica
delle aree più compromesse d’Italia. Se la crescita e lo sviluppo non possono
prescindere dalla valorizzazione della biodiversità, ci chiediamo cosa stiano aspettando
e cosa intendano fare.
Il Comitato Civico ViviAssemini invita l’Amministrazione comunale ad ascoltare
gli appelli dei cittadini e pensare ad Assemini, ai suoi problemi ed alle sue
opportunità, passando dalle promesse ai fatti. Non basta una giornata all’anno dedicata
alla propaganda ecologista, ci vogliono progetti e programmi costruttivi. Siamo
stanchi di pagare tasse che aumentano senza vedere risultati.
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