mercoledì 5 aprile 2017

ASSEMINI, AREA CANI: «UNA LATRINA»

ViviAssemini: «si garantisca almeno la sicurezza igienica altrimenti si chiuda» 



L’area sgambamento cani del quartiere di via Carife ad Assemini versa nel degrado. In oltre un anno, l’attuale amministrazione comunale, non ha assicurato nemmeno le necessarie condizioni di igiene. È necessario rimediare con urgenza, altrimenti si chiuda. 
Doveva essere una delle tante micro aree destinate ai cani nei quartieri asseminisei, ma la volontà politica ha continuato a segnare il passo, ampliando il divario tra promesse e fatti concreti; tra forma e sostanza. Non solo non sono state nemmeno progettate le nuove aree di sgambamento cani promesse, ma rileviamo che l’unica avviata versa in evidente stato di precarietà. L’attuale amministrazione aveva anche ereditato un progetto per la realizzazione di un’oasi per i cani in via Francia, ma i lavori di completamento tardano a concretizzarsi. Alla luce dei fatti, non possiamo che stigmatizzare la gestione dell’unica area cani esistente, quella di via Carife, appunto. Mancano ancora i sottoservizi e i fondamentali complementi d’arredo, tra cui: fontanella d'acqua, adeguati cestini per il conferimento delle deiezioni, dispenser per le bustine necessarie alla raccolta “bisogni”, sufficiente illuminazione. Mancano anche i controlli.
  Avevamo perorato pubblicamente la necessità di aprire più aree di quartiere, compresa quella di via Carife, ma riconosciamo di aver sbagliato nel rimettere la nostra fiducia nell’amministrazione comunale. Infatti, le condizioni di quell’area violano anche le più elementari condizioni di igiene pubblica. Più che un’area dedicata al benessere, sembra una latrina, nonostante l’alta densità abitativa della zona. L’amministrazione comunale è riuscita a trasformare una valida innovazione nell’ennesimo problema per i cittadini. Auspichiamo un intervento tempestivo finalizzato a riportare le condizioni igienico sanitarie alla normalità e consentire a chi risiede nel quartiere i dovuti livelli di vivibilità senza essere costretti a convivere con odori nauseabondi. Altrimenti si abbia il coraggio politico di chiuderla. 
Doveva essere un progetto moderno in grado di consentire anche alle associazioni di svolgere attività cinofile e di utilità sociale. Avevamo creduto nella disponibilità della giunta a percorrere la strada del cambiamento e della valorizzazione ambientale, ma gli errori del passato non sembrano aver insegnato molto.
  

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