domenica 2 aprile 2017

ASSEMINI, CASO EUROSPIN: «RIAPRITE LA VIA CAGLIARI»

Via Cagliari prima della chiusura
ViviAssemini, un compromesso per rimettere ordine: «ecco la nostra proposta» 


Il 4 ottobre del 2016 ci eravamo rivolti all’amministrazione comunale di Assemini per esprimere le nostre perplessità sui contenuti dell’accordo di programma con la società che chiedeva di realizzare una nuova struttura media di vendita in località Santa Lucia. Perplessità di natura tecnica ed economica. Alla luce dei fatti, riteniamo che l’amministrazione comunale abbia violato il suo contratto con i cittadini e sottovalutato i principi della concorrenza. 
Ci riferiamo al progetto di chiusura definitiva della via Cagliari tra la piazza Santa Lucia e Oceania con conseguente dirottamento del traffico veicolare lungo la via Gobetti, davanti al costituendo supermercato. Non era nostro intendimento rimettere in discussione l’accordo pubblico/privato già sottoscritto e deliberato. Nemmeno proporre stravolgimenti tecnici ed economici. Intendevamo invitare chi governa a non disporre la chiusura dei cancelli che sono stati poi impiantati nella via Cagliari a seguito della recinzione della piazza. Una piccola correzione che poteva soddisfare tutte le aspettative, esaltandone i punti di forza. Non consideriamo la chiusura della piazza un problema insormontabile se questo dovesse servire a garantire l’incolumità delle persone durante qualche manifestazione, festa o altre occasioni di intrattenimento e svago, ma consideriamo sbagliato che i cittadini debbano sentirsi quotidianamente costretti a subire uno stravolgimento senza alcuna utilità collettiva. Chi avesse voluto acquistare presso il nascente supermercato sarebbe potuto passare per la via Gobetti, ma chi liberamente avesse scelto di percorrere la via Cagliari per venire o recarsi a Decimomannu, avrebbe dovuto poterlo fare senza costrizioni e senza subire sudditanza. Da qualche giorno, invece, siamo tutti costretti a vivere una scelta importante ancora una volta calata dall’alto. Ma anche alla creazione di nuove barriere architettoniche e alla perdurante insicurezza della piazza, crocevia di motorini che continuano a scorrazzare indisturbati. Alla luce dei fatti, non possiamo che rilevare un insufficiente beneficio pubblico dell'accordo e una ulteriore dissipazione di risorse che si sarebbero potute investire nel recupero del patrimonio in evidente decadenza. 

Ribadiamo che, a tutela dei consumatori, non siamo contrari all’avvio della nuova azienda, ma al metodo. Riteniamo che la riapertura della via Cagliari sia un compromesso necessario per rispettare la volontà di tutti e rimettere ordine nei rapporti economici con le altre strutture di vendita. A garanzia della sicurezza, proponiamo di piantare siepi sempreverdi a basso costo manutentivo lungo la via Cagliari che verrebbe riaperta al traffico. Una soluzione che prospettiamo con il metodo della doverosa partecipazione alle scelte pubbliche importanti, attraverso l’impegno volontario per continuare a costruire un processo vivo di partecipazione responsabile. 

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