venerdì 16 febbraio 2018

ACCORDO COMUNE DI ASSEMINI E CAGLIARI CALCIO

Accordo al ribasso. I conti non tornano



Abbiamo appreso la notizia diffusa dall’Assessore Mandas del Comune di Assemini, secondo cui la convenzione tra Comune e Cagliari calcio si sarebbe definitivamente risolta, assicurando un introito nelle casse dell’Ente pari a 90 mila euro. L’Assessore definisce questo risultato storico, concludendo con lo slogan “fatti non parole”. Ma sono proprio i “fatti” che ci lasciano perplessi.


Vediamo il perché.


L’accordo contrattuale per la realizzazione di Asseminello risale al 1998 (nel 1995 iniziano le procedure). Tra gli impegni sottoscritti dal Cagliari calcio vi è la realizzazione di una controstrada della larghezza di 7 metri e di lunghezza pari a circa 550 metri, per collegare la strada “Sa Ruina” con la strada “Assemini - San Sperate”. Valore allora stimato dell’opera: 188 milioni di lire (corrispondente a 97 mila euro e 72 centesimi). Passano gli anni, la controstrada rimane una incompiuta.


Si arriva fino al giorno 11 luglio del 2002, quando l’allora Commissario straordinario Corda riprende in mano la questione irrisolta e sigla con la società sportiva, nella pienezza delle sue funzioni, un nuovo accordo: si prende atto che la controstrada inizialmente concordata non può essere realizzata, e si accordano di attualizzare il valore economico della stessa e proiettare quella cifra in investimenti pubblici alternativi. L’importo attualizzato e concordato è pari a 142 mila euro e 26 centesimi. Le opere da realizzare riguardano l’illuminazione dell’area di Sant’Andrea e del parco comunale. Dal 2002 tale accordo rimane sulla carta.


Riassumendo: con il Commissario Straordinario in tre anni il beneficio pubblico sottoscritto risulta più 50 mila euro; con la giunta Puddu/Mandas in sedici anni risulta meno 7 mila euro rispetto al ’98 e meno 57 mila euro rispetto al 2002.



Ci domandiamo come l’Assessore Mandas ed il Sindaco Puddu siano giunti alla quantificazione dei 90 mila euro se già nel 1998 era stato concordato un beneficio pubblico pari a 97 mila euro (188 milioni di lire) e la cifra stimata nel 2002 era di oltre 142 mila euro e che dopo sedici anni dovrebbe essere attualizzata, raggiungendo - a nostro avviso - almeno 200 mila euro. In sostanza, ci sarebbe un buco di 110 mila euro. Trattandosi di benefici pubblici, auspichiamo che venga fatta maggiore chiarezza.

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