![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgKcUU8WZ8PXKcBxroZP6oFFoVzDyegX791Af3QuuOj7bpImvWpCUz2Y-0dtgJw7cNBWF4uE4geXO0BoZrhvzZsOm-AbwaZx001cVDgeMxpciivVRIcgZ-GqM_8j23wujpHYR0ziXy8Flvp/s1600/altroconsumo.jpg)
Riportiamo, testualmente, la posizione assunta da
Altroconsumo
Lettere intimidatorie di Abbanoa, Altroconsumo si rivolge
all’Aeeg
17 Aprile 2014
Altroconsumo ha inviato una segnalazione all’Autorità per
l’energia elettrica, il gas e il servizio idrico nella quale chiede di
intervenire con urgenza nei confronti di Abbanoa intimando la cessazione del
comportamento intimidatorio e qualsiasi pretesa di sospensione di utenza
conseguente all’invio della lettera allegata, nonché richiamando l’azienda ai
suoi obblighi, previsti dal regolamento, per quanto riguarda la richiesta di
spostamento dei contatori già installati e i conseguenti oneri.
E’ successo, infatti, che il gestore idrico sardo ha inviato
a 5 mila utenti lettere in cui, con tono intimidatorio, di provvedere entro 30
giorni allo spostamento del contatore dall’interno della casa, dove si trova
attualmente, in una zona esterna a loro accessibile in qualsiasi momento. Se
gli utenti non provvedono ad effettuare lo spostamento nel termine suddetto e a
comunicare, nel frattempo, l’autolettura del contatore, Abbanoa promette di
interrompere la fornitura dell’acqua e di procedere, in assenza di riscontro da
parte dell’utente, con l’introduzione di una “valvola di sezionamento” “al
confine della proprietà privata con la via pubblica”, il tutto a spese del
singolo utente.
Si tratta, secondo l’Associazione, di un intervento che non
trova riscontro nelle disposizioni del regolamento in cui, invece, si afferma che
“il gestore ha la facoltà di procedere, a sue spese, al cambiamento
dell’ubicazione del contatore, qualora lo stesso risulti essere posizionato in
luogo non idoneo per le verifiche, per la sua conservazione e manutenzione”.
“Se ne evince, essendo “il gestore” il soggetto della frase,
che il cambiamento dell’ubicazione debba avvenire a spese del gestore stesso
(sue spese) e non a spese dell’utente perché altrimenti la frase avrebbe dovuto
essere “di procedere, a spese dell’utente, al cambiamento dell’ubicazione ...”,
si legge nella nota di Altroconsumo.