La svolta sul futuro della centrale a biomasse potrebbe arrivare dal TAR, grazie ad un Comitato di cittadini e all'amministrazione comunale di Capoterra.
Da: L’UNIONE SARDA del 10/04/2014.
Capoterra
Il futuro della centrale a biomasse di Macchiareddu è ora
nelle mani del Tar. Dopo che il Comune lo scorso gennaio aveva presentato un
ricorso urgente al Capo dello Stato per essere stato estromesso dalla
valutazione di impatto ambientale del termovalorizzatore, l’avvocatura del
Presidente della Repubblica ha preferito rimettere la decisione nella mani del
Tribunale amministrativo regionale della Sardegna. La centrale a biomasse che
intende costruire la società Powercrop si trova di fatto sul territorio di
Assemini, ma l’area individuata in realtà risulta più vicina al centro abitato
di Capoterra. Per questo il Comune, sulla spinta anche dei movimenti popolari
anti centrale che avevano dato vita a una petizione con oltre ottocento firme
raccolte aveva presentato un ricorso urgente per non essere stato coinvolto
nella Valutazione di impatto ambientale. “Attendiamo fiduciosi la decisione del
Tar - spiega il sindaco, Francesco Dessì - siamo convinti del fatto che il
nostro Comune avrebbe dovuto avere la possibilità di partecipare alla
conferenza di servizi per valutare l’impatto che la centrale a biomasse avrà su
questo territorio.” Pino Baire, consigliere di minoranza, al progetto di vedere
sorgere un inceneritore a pochi chilometri dal centro abitato, è sempre stato
contrario. “In questi mesi non si è avuta alcuna notizia su questa vicenda -
lamenta Baire - è necessario non abbassare la guardia e chiedere nuovamente che
i lavori vengano interrotti sino a quando il Tar non si sarà espresso.”
Ivan Morgana
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