La “Fonte
Canalis” è in stato di totale abbandono. L’attuale maggioranza Cinque stelle,
in campagna elettorale, promise il recupero e la valorizzazione del sito di
interesse storico culturale, ma a distanza di sedici mesi rimane solo degrado e
incuria.
I
cittadini hanno più volte espresso sconcerto per le condizioni del sito e chiesto
di renderlo presentabile. Si adoperarono anche in una raccolta firme che
consegnarono all’amministrazione comunale guidata da Mereu. Lo stesso Movimento
Cinque stelle - in campagna elettorale - fece la promessa di abbellire il sito.
Il primo giorno di aprile di quest’anno intervenne pubblicamente anche il
segretario locale di Legambiente, Alberto Nioi. Lo stesso Nioi, ex assessore
all’ambiente della giunta Casula e, come emerso dalla stampa, attuale
presidente del Gruppo di coordinamento del M5s asseminese, espresse fiducia «sull’imminenza
dei lavori di demolizione della struttura e valorizzazione della fonte». Da allora,
nonostante gli appelli e gli stimoli, agli occhi dei cittadini nulla è cambiato.
Ci risulta, però, che gli uffici comunali abbiano elaborato già da tempo il
progetto: demolizione del vecchio chiosco; costruzione di un nuovo edificio in
legno e metallo; copertura delle cisterne in cristallo; illuminazione; cartellonistica
esplicativa ed altro ancora.
Il
Comitato Civico ViviAssemini invita l’amministrazione comunale ad attivarsi per
l’attuazione del progetto fermo da mesi, oppure per spiegare - in un’assemblea
di quartiere - le ragioni che impediscono l’avvio dell’opera. Sarebbe una
soddisfazione se per il prossimo appuntamento di “Monumenti Aperti” l’opera
avesse già preso il via. I cittadini scoprirebbero che agli annunci ed alle
promesse seguono anche i fatti.
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