lunedì 27 ottobre 2014

Violenza, serve punto di accoglienza per le donne



Assemini – Il 25 novembre ricorre la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1999 per ricordare tutte le donne vittime di violenza. L’Amministrazione comunale di Assemini, immediatamente dopo il suo insediamento, esordì con una serie di importanti manifestazioni e dibattiti. Iniziative di assoluta rilevanza che necessitano, a distanza di in un anno e mezzo e viste le ingenti spese sostenute, di doverose azioni conseguenti.

Uscire dalla violenza sarebbe più semplice se tutte le donne maturassero la necessità e il bisogno di marciare consapevolmente unite. Se alle donne si unissero anche gli uomini, sarebbe una bella realtà. È necessario tenere accesi i fari sulla violenza di genere e aiutare le donne vittime di soprusi e brutalità. La violenza sulle donne è un fatto culturale che non deve essere vissuto in solitudine, non deve restare silenzioso, perché riguarda tutta la società. Stupro, violenza domestica,  stalking, sono tutte sfumature di un unico fenomeno, il “femminicidio” che rappresenta  la  distruzione fisica, psichica, economica e istituzionale della donna, solo perché è donna. Più di cento Paesi sono ancora privi di una legislazione specifica contro la violenza domestica e più del 70 % delle donne nel mondo sono state vittime nel corso della loro vita di violenza fisica o sessuale. La violenza, influendo negativamente sui risultati scolastici delle donne, sulle loro capacità di successo lavorativo e sulla loro vita pubblica, allontana progressivamente le società dal conseguimento dell’obiettivo dell’uguaglianza di genere.


È necessario che chi ha ruoli di governo, ad ogni livello, si renda promotore di azioni concrete che vadano oltre la pur importante, lodevole e necessaria denuncia e sensibilizzazione. Per tale motivo, ViviAssemini invita l’Amministrazione comunale ad attivarsi per creare un punto di accoglienza in grado di fornire consulenza psicologica e legale alle donne vittime di violenza e, in casi di emergenza, consentire protezione ospitando le donne ed eventuali figli in appositi alloggi definiti preventivamente dai Servizi Sociali. Sarebbe qualificante se entro il prossimo 25 novembre Assemini avesse già un progetto avviato per metterla al passo con altre Città attive anche su questo importante fronte.

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