Esempio umbro del modello Puddu |
La Giunta penta stellata asseminese ha
deciso di abbandonare il metodo di ritiro dei rifiuti “porta a porta” per appaltare
un nuovo sistema di conferimento: una rivisitazione in chiave moderna dei
vecchi “cassonetti”, applicando la tariffazione “puntuale”. Una scelta imposta
dal Sindaco e con troppe incertezze sugli effetti nei confronti dei cittadini, imprese,
lavoratori e ambiente. Chiediamo che la maggioranza blocchi questa scelta che
in altri comuni ha creato danni e che ci è già costata 50 mila euro di
consulenza.
Il Comitato Civico “ViviAssemini” continua
a rilevare, tra i cittadini, un secco No al nuovo metodo di conferimento e
raccolta che l’Amministrazione comunale sta varando. Ad oggi il Sindaco non è
stato in grado di produrre alcuna prova sul risparmio promesso per famiglie e imprese.
Allo stesso modo non è dato sapere se la tariffa verrà calcolata sul peso o sulle
unità conferite e nemmeno quale impatto produrrà sull’occupazione e sul decoro. Insomma, si va per tentativi e per
ipotesi che rischiano di vanificare il buon lavoro fatto in tutti questi anni.
Lavoro che potrebbe essere migliorato applicando sistemi innovativi che hanno
già dimostrato concreta utilità. Anche in passato era stato promesso un
considerevole risparmio. La realtà è che Assemini è l’unica città sarda in cui,
la bolletta, è persino più che raddoppiata. L’appalto di igiene urbana
rappresenta il costo più alto del bilancio comunale. È molto grave che il
Sindaco abbia consentito che un atto di tale portata amministrativa e destinato
a durare nove anni, sia stato avviato senza chiedere il parere preventivo dei
cittadini e senza tenere conto delle condizioni socio ambientali. È altresì
grave che tale scelta sia in netto contrasto con le promesse elettorali e con
le posizioni del Movimento 5 stelle nazionale di cui lo stesso Sindaco è convinta
espressione.
Ci appelliamo ai Consiglieri della
maggioranza affinché ascoltino i cittadini e si facciano portavoce delle loro
istanze in base al principio democratico della “rappresentanza”. Inoltre,
affinché rispettino le linee guida del Movimento 5 Stelle nazionale che
condanna apertamente il sistema della “tariffazione puntuale” legata ai
cassonetti, interrati o meno. Lo stesso appello lo lanciamo alla principale
associazione ambientalista locale, Legambiente, affinché prenda posizione sulla
necessita di interrompere questo percorso per ripristinare e migliorare il più
valido sistema “porta porta” come da loro stessi più volte sostenuto a livello
nazionale.
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