giovedì 14 maggio 2015

Appello a Legambiente: «aiutateci a fermare il nuovo appalto dei rifiuti»

Esempio umbro del modello Puddu


La Giunta penta stellata asseminese ha deciso di abbandonare il metodo di ritiro dei rifiuti “porta a porta” per appaltare un nuovo sistema di conferimento: una rivisitazione in chiave moderna dei vecchi “cassonetti”, applicando la tariffazione “puntuale”. Una scelta imposta dal Sindaco e con troppe incertezze sugli effetti nei confronti dei cittadini, imprese, lavoratori e ambiente. Chiediamo che la maggioranza blocchi questa scelta che in altri comuni ha creato danni e che ci è già costata 50 mila euro di consulenza.

Il Comitato Civico “ViviAssemini” continua a rilevare, tra i cittadini, un secco No al nuovo metodo di conferimento e raccolta che l’Amministrazione comunale sta varando. Ad oggi il Sindaco non è stato in grado di produrre alcuna prova sul risparmio promesso per famiglie e imprese. Allo stesso modo non è dato sapere se la tariffa verrà calcolata sul peso o sulle unità conferite e nemmeno quale impatto produrrà sull’occupazione e sul decoro. Insomma, si va per tentativi e per ipotesi che rischiano di vanificare il buon lavoro fatto in tutti questi anni. Lavoro che potrebbe essere migliorato applicando sistemi innovativi che hanno già dimostrato concreta utilità.  Anche in passato era stato promesso un considerevole risparmio. La realtà è che Assemini è l’unica città sarda in cui, la bolletta, è persino più che raddoppiata. L’appalto di igiene urbana rappresenta il costo più alto del bilancio comunale. È molto grave che il Sindaco abbia consentito che un atto di tale portata amministrativa e destinato a durare nove anni, sia stato avviato senza chiedere il parere preventivo dei cittadini e senza tenere conto delle condizioni socio ambientali. È altresì grave che tale scelta sia in netto contrasto con le promesse elettorali e con le posizioni del Movimento 5 stelle nazionale di cui lo stesso Sindaco è convinta espressione.

Ci appelliamo ai Consiglieri della maggioranza affinché ascoltino i cittadini e si facciano portavoce delle loro istanze in base al principio democratico della “rappresentanza”. Inoltre, affinché rispettino le linee guida del Movimento 5 Stelle nazionale che condanna apertamente il sistema della “tariffazione puntuale” legata ai cassonetti, interrati o meno. Lo stesso appello lo lanciamo alla principale associazione ambientalista locale, Legambiente, affinché prenda posizione sulla necessita di interrompere questo percorso per ripristinare e migliorare il più valido sistema “porta porta” come da loro stessi più volte sostenuto a livello nazionale.  

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