Il Comitato Civico “ViviAssemini” augura a tutti i cittadini
e agli asseminesi emigrati serene feste pasquali.
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ViviAssemini è un Comitato Civico apartitico, senza fini di lucro. Nasce per unire i cittadini e renderli protagonisti delle scelte amministrative. Suggerire iniziative ed atti concreti per il miglioramento della vivibilità e la crescita delle opportunità socioeconomiche. Affermare la trasparenza, la legalità e combattere lo spreco.
sabato 26 marzo 2016
mercoledì 23 marzo 2016
Una strategia per le imprese di Assemini. Risposta dell'Assessore allo Sviluppo Economico
Assemini può e deve assumere un ruolo propulsivo e di
congiunzione, ma anche di attuazione armonica e cosciente di un disegno
strategico. Parole come autonomia, autodeterminazione, sovranità territoriale,
dense di importanti significati rischiano di trasformarsi in vuoti luoghi
comuni, incapaci di mobilitare ed aggregare le coscienze cognitive, se intorno
a questi valori fondamentali non si instaura un circolo virtuoso di
progettualità, coerenza, partecipazione, unità di popolo e sua rappresentanza,
rispetto dei diritti di cittadinanza e stima della nazione sarda, per
restituire nobiltà alla Politica e per contribuire a risolverne la sua crisi.
Non si può stimare la Sardegna ed al contempo sottovalutare il ruolo della
propria città. Non si può sperare che le scelte verticistiche producano gli
stessi effetti in qualunque parte. Le differenze sono spesso abissali, per
problematiche, aspettative, opportunità e risorse. Così come non si deve
aspettare che la Regione o la costituenda Città Metropolitana, gestiscano
direttamente e senza coinvolgimento attivo problematiche di pertinenza
prettamente territoriale. Il rischio, sarebbe, quello di affievolire ulteriormente
la specificità locale e le sue risorse più intime, affermando nuove forme di dannoso
centralismo.
I problemi posti dagli scenari anche solo europei non
possono essere affrontati, soprattutto in un società fortemente dipendente come
la nostra, dalla politica dei tancati e da un’atavica eclissi della progettualità
che è spesso surrogata dalla violenza verbale e dalla aggressività, solo
apparentemente motivata da opposte appartenenze ideali e politiche. Piaccia o
meno, c’è chi ha la cultura “del costruire”, chi quella “del distruggere”. Questa
divisione, che ha profonde ripercussioni perfino sullo stato di convivenza nella
nostra comunità, proprio perché dannosa e irrazionale, comporta nel mondo della
politica improduttività e un abbassamento di tensione autonomista proprio nel
momento in cui nella società si manifesta, invece, un grande desiderio di
identità e di sovranità. Le nostre città, per crescere, non hanno bisogno di insignificanti
urlatori e di aspiranti rivoluzionari “del fine settimana”, ma di donne ed
uomini che diventino cittadini responsabilmente attivi. Buon Lavoro!
La risposta dell'Assessore:
Una strategia per le imprese di Assemini
Il grido d’allarme del Comitato Civico ViviAssemini sulla
situazione del tessuto economico cittadino rispecchia uno scenario che vivono
tanti asseminesi e che l’Amministrazione non ignora. Certo la dimensione dei
problemi supera i confini comunali e i Comuni sono spesso impotenti
nell’offrire soluzioni. Di fronte a scenari economici come quello attuale,
purtroppo gli uffici comunali più coinvolti sono quelli sociali, piuttosto che
quelli dello sviluppo economico.
Ma se è vero che non possiamo offrire soluzioni dirette
(posti di lavoro o finanziamenti alle imprese), possiamo senz’altro cercare di
offrire strumenti.
Nel 2016, il budget dell’assessorato allo Sviluppo Economico
passerà dai 40.000 euro del 2015 a 120.000 euro, triplicando le risorse a
disposizione.
Questo significa iniziare a pensare che un Comune di 27000
abitanti non può prescindere da un’azione di supporto allo sviluppo che vada
oltre la sola (pur importante) organizzazione di manifestazioni e sagre.
Cosa ci promettiamo di fare con queste risorse?
La strategia per lo sviluppo economico prevede la
realizzazione di un programma integrato di interventi per le imprese, agendo
sulle competenze e sulle opportunità di finanziamento alle imprese e
sull’innovazione. Questo è quello che intendiamo per offrire strumenti.
Abbiamo previsto seminari gratuiti di formazione per micro
imprese e attività commerciali su temi pratici quali come gestire i rapporti
con le banche (chiedere un fido, valutare un conto corrente, …), come
partecipare ad un bando pubblico (valutare i requisiti, scrivere un’offerta
tecnica, …), come pubblicizzare la propria attività in maniera economica.
Abbiamo avviato contatti (ed un primo evento) con Sardegna Ricerche per agire
sulle competenze ed opportunità offerte dalla fabbricazione digitale, che sta
dando una seconda vita a molti artigiani che ne hanno saputo cogliere le
potenzialità. In questa direzione si muove anche il progetto di
rifunzionalizzazione del Centro Pilota per la Ceramica, recentemente finanziato
dalla Regione Sardegna per la realizzazione di uno spazio di ricerca
innovazione ed incubazione di impresa dedicata agli artigiani ceramisti e non
solo.
Con lo Sportello Europa, che sarà inaugurato il 31 marzo
prossimo, agiamo invece sul fronte delle opportunità, offrendo informazioni sui
bandi regionali ed europei per le imprese e (quel che più conta per le imprese)
un primo supporto gratuito rispondendo alle domande che un’impresa generalmente
pone rivolgendosi ad un consulente: questo bando fa per me? quali documenti
devo presentare? come scrivere il progetto?
La nuova programmazione regionale è in fase di avvio e
prevede diverse misure di sostegno alle imprese innovative e tradizionali. Nei
prossimi mesi usciranno i primi bandi. Saranno riaperti gli sportelli del
microcredito, saranno disponibili risorse per l’internazionalizzazione e tanto
altro. Lo Sportello Europa ha proprio lo scopo di aiutare le imprese di
Assemini a non lasciarsi scappare l’occasione.
Cercheremo poi di agire per ridurre i costi delle aziende.
Aiutandole nella promozione. Promuovere la propria azienda
costa, il Comune può promuovere le aziende del proprio territorio dando loro
spazio mediatico: realizzeremo un Progetto di promozione delle attività
asseminesi attraverso il loro coinvolgimento diretto, campagne di
valorizzazione, vetrine web ed eventi pubblici di presentazione. Il progetto
prevede inoltre la realizzazione di applicazioni digitali che favoriscano
l’accesso a servizi pubblici e privati.
Aiutando giovani professionisti offrendo loro spazi di lavoro
attrezzati gratuiti: abbiamo in programma l'allestimento di un coworking
(spazio di lavoro condiviso) che accoglierà giovani professionisti locali per
dare loro l’opportunità di lavorare, scambiare idee e progetti.
Per le vie commerciali manterremo le manifestazioni della
festa della Musica (11 giugno) e della Birra (1 ottobre) che pur non essendo
una panacea, hanno dimostrato di poter dare un po’ di ossigeno alle attività
commerciali attraendo un gran numero di persone, seppur per una sera. Quest’anno
cercheremo di organizzare una terza manifestazione per favorire la via Carmine,
che finora non ha usufruito di iniziative di questo tipo.
Non possiamo però affrontare da soli problemi che vanno
oltre la nostra dimensione territoriale; per questo il programma di interventi
si fonda anche sull’attivazione di collaborazioni con altri enti, pubblici e
privati per lo sviluppo di interventi o proposte in settori specifici (Centri
Servizi per il Lavoro, SFIRS, Sardegna Ricerche, CACIP, spazi di coworking,
Comuni limitrofi, …). Con il Comune di Oristano ad esempio abbiamo attivato una
collaborazione per affrontare i problemi comuni legati al settore ceramico.
Ringrazio il Comitato Civico ViviAssemini per l’interessante
provocazione e per il momento di confronto che mi ha dato (spero) l’opportunità
di chiarire la strategia del Comune di Assemini per le imprese del territorio.
Diego Corrias
Diego Corrias
martedì 22 marzo 2016
La città deve uscire dalla crisi
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Foto simbolo |
Lettera aperta all'assessore allo sviluppo economico, Diego Corrias
Bisogna reagire alla crisi. È questa la
sintesi della richiesta che il Comitato Civico “ViviAssemini” ha riportato in
una lettera trasmessa questa mattina all’assessore allo sviluppo economico,
Diego Corrias. Oggi viviamo i drammi degli errori del passato. Per uscire dal
collasso economico non basta la scelta dei partiti di dichiarare la povertà
illegale. Ci vuole sinergia, azione strategica, un progetto. Perciò abbiamo chiesto
all’assessore di spiegare ai cittadini quale percorso stia seguendo per
rilanciare la Città.
Riteniamo che le città siano luoghi in cui
emergono problemi, ma anche dove possono trovarsi soluzioni. Spetta a tutti
contribuire alla crescita, ma la politica deve governare gli effetti dei
cambiamenti; dell’instabilità economica; dell’allentamento dei rapporti tra
crescita economica, occupazione e progresso sociale. Siamo consapevoli dei
limiti di un Comune, ma pensiamo che sia necessario individuare spazi di
manovra, partendo dalla valorizzazione delle diversità per affiancare a quella
globale una economia locale sostenibile. Ciò deve avvenire radicando nel
tessuto economico asseminese competenze e risorse. Le diversità
socioeconomiche, culturali e generazionali vanno messe a sistema, capitalizzate
in ragione del loro potenziale. Bisogna lavorare per superare gli opprimenti
ritardi strutturali. È necessario passare dal sentimento alla coscienza identitaria,
affinché la nostra sardità possa essere in grado di esprimere valore aggiunto.
Dobbiamo combattere la pericolosa standardizzazione, attivandoci con azioni
logiche che facciano conoscere Assemini e le sue risorse per stimolare la
domanda e per attrarre investimenti.
Assemini è in una fase di sostanziale
stallo economico con pesanti ripercussione socioculturali e ambientali. In
passato, non si è dato importanza ai segni di indebolimento della sua struttura
socioeconomica; all’affievolimento delle sue capacità generative ed attrattive.
Non sono stati anticipate e non sono stati predisposte azioni adeguate per
affrontare i cambiamenti richiesti dal contesto globale di “competizione
territoriale”, causando una caduta del livello delle aziende in esercizio.
Fatti che non hanno registrato nemmeno da parte degli operatori adeguata
capacità reattiva. Nelle ultime consiliature è passata in secondo piano
l’urgenza di rafforzare la base economica e l’esigenza di spronare
l’innovazione per rispondere alle crescenti e mutevoli esigenze
socioeconomiche. Ora, con la crisi, questi gravi errori si sono accentuati e
con essi i drammi che viviamo.
Lettera Aperta
Gentile assessore,
bisogna reagire alla crisi. Sicurezza, lavoro, innovazione, vivibilità,
decoro, identità e drammi sociali sono stati per troppo tempo relegati a una
funzione prevalentemente disarticolata ed elettoralistica. Per uscire dal
collasso economico non basta la scelta dei partiti di dichiarare la povertà
illegale. Ci vuole sinergia, azione strategica, un progetto. Le chiediamo di
spiegare quale percorso sta seguendo affinché i cittadini possano conoscere per
giudicare.
Per quanto ci riguarda, non intendiamo esimerci dai nostri doveri,
quindi Le rappresentiamo il nostro pensiero sull’argomento.
Riteniamo che le città siano luoghi in cui emergono problemi, ma anche
dove possono trovarsi soluzioni. I confini di ogni città non corrispondono più
alla semplice realtà fisica, sociale, economica, culturale ed ambientale dello
sviluppo urbano. Questo rende necessario elaborare e applicare nuovi modelli di
governance flessibili che privilegino
nuovi rapporti politici. Noi consideriamo le città come ambienti di sviluppo e
coesione sociale avanzati, di alloggi socialmente equilibrati, di servizi
efficienti rivolti a tutti. Vediamo le città come una piattaforma della
Democrazia; del dialogo culturale e della diversità come ricchezza; come un
luogo della rinascita ecologica e ambientale; un luogo ospitale capace di
attrarre; un volano della crescita secondo un modello economico sociale e
civile di mercato. Quindi, spetta a tutti contribuire a dare vitalità ad
Assemini, ma spetta alla politica governare gli effetti dei cambiamenti
demografici; dell’instabilità economica; dell’allentamento dei rapporti tra crescita
economica, occupazione e progresso sociale. Le minacce devono essere
scongiurate, gestite superando l’impostazione settoriale, trasformate in
opportunità.
Siamo consapevoli dei limiti di un Comune, ma pensiamo che sia
necessario individuare gli spazi di manovra, partendo dalla valorizzazione
delle diversità per affiancare all’economia globale una economia locale
sostenibile. Ciò deve avvenire radicando nel tessuto economico asseminese
competenze e risorse, nonché incentivando la partecipazione sociale e
l’innovazione. Le diversità socioeconomiche, culturali e generazionali vanno messe
a sistema, capitalizzate in ragione del loro potenziale. La segregazione
territoriale si combatte anche sostenendo politiche di valorizzazione della
biodiversità, coniugandole con sviluppo di qualità per favorire ciò che è in
simbiosi con le nostre vocazioni. Bisogna lavorare su più livelli politici per
superare gli opprimenti ritardi strutturali. Occorre investire e valorizzare
pienamente le risorse naturali e culturali presenti e nascoste, compresa la
nostra lingua. Insegnare e divulgare ogni potenzialità, per passare dal
sentimento alla coscienza che la nostra sardità è in grado di esprimere,
elevandola a rango di fattore della produzione. Per sconfiggere la pericolosa
standardizzazione, dobbiamo attivarci con azioni logiche che facciano conoscere
tutta Assemini per stimolare la domanda nonché nuove e vincenti iniziative
economiche. Dobbiamo imparare a “raccontare la nostra città”.
Come molte altre città della Sardegna, da troppo tempo Assemini segue
una traiettoria di sviluppo molto debole. Subiamo gli effetti devastanti delle
scelte e delle omissioni politiche ed amministrative del passato. Esauriti i
fattori che avevano generato il suo sviluppo, Assemini è in una fase di sostanziale
stallo economico con pesanti ripercussione socioculturali e ambientali.
Assemini, in passato, non ha dato importanza ai segni di indebolimento della
sua struttura; all’affievolimento delle sue capacità generative ed attrattive,
confidando nella stabilità economica che il suo rango di “città del
divertimento” sembrava garantirle. Stessa cosa relativamente alla presenza del
polo industriale, prevalentemente chimico. Assemini non ha anticipato e non si
è predisposta ad affrontare i cambiamenti richiesti dal contesto globale di
“competizione territoriale”, causando una caduta del livello delle aziende in
esercizio e delle prospettive di crescita. Fatti che non hanno registrato
nemmeno da parte degli operatori adeguata capacità reattiva.
Nelle ultime consiliature il focus della riflessione e dei processi
decisionali ha dato rilevanza assoluta al PUC senza però ragionare
preventivamente sullo stato attuale e senza confrontarsi guardando al futuro. È
passata in secondo piano l’urgenza di rafforzare la base economica e l’esigenza
di spronare l’innovazione per rispondere alle crescenti e mutevoli esigenze
socioeconomiche. Ora, con la crisi, questi gravi errori, si sono accentuati con
conseguenze drammatiche.
Nel rimanere a
disposizione per ogni eventuale chiarimento, La ringraziamo anticipatamente e porgiamo
cordiali saluti.
Comitato
Civico
“ViviAssemini”
sabato 19 marzo 2016
sabato 12 marzo 2016
Area Cani, buone notizie
Pubblicata la delibera per la realizzazione della Prima Area Cani di Quartiere.
Assessore Di Gioia: «presto partiranno i lavori»
Inquinamento. Lettera di risposta dell'Assessore Mandas
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Assessore Gianluca Mandas |
Mandas: «Stiamo lavorando per una città
sostenibile, fissando regole chiare e innovative. Continueremo ad opporci alla
riapertura della Ex Mineraria Silius e alla realizzazione della discarica di
Uta».
Giannotti: «La ringrazio per la tempestiva
risposta. Ne prendiamo atto con soddisfazione e Le auguriamo un proficuo lavoro
nella direzione che ha intrapreso e indicato».
Riportiamo integralmente la risposta dell'Assessore.
La sostenibilità al centro dei nostri indirizzi politici
Ritengo un fatto positivo e basilare per la nostra Amministrazione quando un Comitato si interessa della "cosa pubblica", sia che si parli di Igiene Urbana o di Inquinamento Ambientale o di qualsiasi altro tema.
Pertato avendomi, il Comitato Civico ViviAssemini
(presidente Claudia Giannotti), chiamato in causa, è giusto che risponda.
Rispondo affermando che la sostenibilità ambientale è un tema centrale nel
nostro programma amministrativo, non a caso l'assessorato da me rappresentato
prende il nome di "Politiche per il Territorio e Sostenibilità
Ambientale" (mai in passato tale termine era stato utilizzato per un
assessorato). Ogni nostra azione e indirizzo si pone l'obiettivo di rendere
Assemini un paese più sostenibile anche sotto il profilo ambientale. In
particolare l'abbiamo fatto con l'approvazione del PUC, contenente diverse
norme e regole atte ad una urbanizzazione in linea con i protocolli europei di
sostenibilità ed efficienza edilizia, lo facciamo manifestando costantemente la
nostra contrarietà alla riapertura della Ex-Laveria della miniera Silius alle
porte del paese, lo facciamo supportando il comune di Uta nella lotta contro la
realizzazione di una nuova discarica nel suo territorio al confine con Assemini
(procedimento al momento sospeso), lo faremo entro il 2016 approvando il Piano
di Azione per l'Energia Sostenibile (PAES) con il quale il comune di Assemini
si impegna entro il 2020 a ridurre del 20% le emissione di CO2 nel proprio
territorio attuando politiche per lo sviluppo delle fonti rinnovabili, del
risparmio energetico e della green economy. Infine lo faremo a breve con
l'approvazione (dopo discussione in commissione) del Regolamento per
l'installazione ed esercizio delle antenne (sia chiaro i comuni possono dare
orientamenti ma non hanno il potere di diniegare poiché da legge nazionale
trattasi di interventi di pubblica utilità), dove prevederemo obbligatorio un
report delle emissioni elettromagnetiche ed una costante attività di
monitoraggio.
Questi solo alcune dei principali strumenti che come
amministrazione stiamo portando avanti per risanare una situazione figlia di
politiche energetiche, industriali a ambientali passate che oggi sono risultate
palesemente retrograde e insostenibili. Politiche che andrebbero però
sviluppate ad un livello superiore di quello locale asseminese, perché
riguardano l'intera regione della Sardegna e sulle quali dipendono le sorti
future dei nostri figli.
Noi semplici amministratori faremo del nostro meglio pur
consapevoli che possiamo incidere in minima parte.
Questi giorni si discute in Regione del Piano Energetico
Ambientale Regionale, Venerdì 18 parteciperò ad un prima presentazione pubblica,
sarà mia premura fornire un report dettagliato ai cittadini asseminesi sui
contenuti e sulla visione di sostenibile in esso contenuto.
Gianluca Mandas
giovedì 10 marzo 2016
Allarme inquinamento, l’assessore Mandas intervenga
Lo
sviluppo presuppone valorizzazione delle risorse, non la loro distruzione
Assemini è gravemente inquinata. A questo
si aggiunge il proliferare incontrollato di antenne per la telefonia cellulare
a causa della mancanza di regolamentazione, certamente conseguente a un
insufficiente senso di responsabilità delle precedenti amministrazioni. Mancano
da sempre anche le azioni di monitoraggio sulle emissioni elettromagnetiche. Prendendo
spunto dai presupposti programmatici dell’attuale maggioranza, invitiamo
l’Assessore alla Sostenibilità ambientale a fare il punto della situazione.
Già nel mese di febbraio del 2012 si
costituì un comitato spontaneo, confluito poi in “ViviAssemini”, che attivò una
raccolta firme tra i residenti del quartiere di via Asproni per chiedere la
regolamentazione delle installazioni e il monitoraggio delle emissioni.
L’Amministrazione comunale di allora, nonostante i solleciti, nemmeno rispose.
Lo stesso Comitato popolare “ViviAssemini” si è già rivolto pubblicamente
all’attuale amministrazione comunale per stimolare azioni conseguenti. L’utilità
del servizio telefonico e dati non deve escludere il rispetto dei cittadini e
dell’ambiente in cui devono vivere e produrre. Per tale motivo, ci rivolgiamo
all’Assessore Gianluca Mandas per conoscere quali azioni intenda intraprendere a
tutela della salute pubblica, già gravemente e ampiamente compromessa dalle
politiche miopi e disastrose del passato, specie nell’area industriale di
Macchiareddu. Secondo
i dati diffusi dal Ministero della Salute, Assemini è tra le aree più inquinate
d’Italia. Dai dati si evince che per uomini e donne è presente un eccesso di
mortalità per le malattie dell'apparato respiratorio ed un difetto, per i soli
uomini, per le malattie circolatorie. Il tumore della pleura è in eccesso in
entrambi i generi. La popolazione maschile presenta un elevato rischio di contrarre
forme di leucemie. Una situazione allarmante che amplifica i danni causati da
un modello statalista di sviluppo prevalentemente parassitario che ha compromesso
le opportunità e le risorse naturali da cui creare vera ricchezza territoriale
diffusa e duratura. Un modello “pirata” che ha compromesso ben 445 mila ettari
di territorio sardo. Aree che sono state iscritte in Siti d’Interesse Nazionale
(SIN) ossia aree gravemente contaminate. Circa un sardo su tre (la media
nazionale è di 1 italiano su 9) vive in un SIN, dove si sono registrati 10 mila
decessi in eccesso rispetto ai riferimenti regionali. Anche il centro urbano
non gode di buona salute. Secondo i dati divulgati dalle associazioni che
tutelano l’ambiente, nel solo mese di
gennaio abbiamo avuto ben 8 superamenti del valore limite del PM10.
Chiediamo all’assessore di spiegare se
intenda, nei limiti delle sue competenze: avviare l’iter per dotare Assemini di
un Regolamento; assicurare - in sede di applicazione della tassazione degli
immobili - condizioni di vantaggio per compensare la loro svalutazione a causa
della presenza di antenne in aree pubbliche; promuovere azioni di monitoraggio
delle emissioni per scongiurare ulteriori possibili danni alla salute pubblica;
portare all’attenzione della Regione sarda la grave situazione ambientale
asseminese.
mercoledì 9 marzo 2016
8 marzo, “ViviAssemini”: ringrazia le donne di “Casa Melania”
Siamo andati per ascoltare e per imparare, ma ci hanno
riempito anche di gioia e di emozioni.
Grazie anche allo Staff di Casa Melania
In occasione della Festa della donna, questo pomeriggio, le
amiche del Comitato Civico “ViviAssemini” hanno fatto visita alle donne che
risiedono presso la “Casa dell’anziano Melania”. La prima Comunità Alloggio e
Casa Protetta di Assemini, interamente dedicata alla terza età e alle persone
diversamente abili.
Claudia Giannotti, presidente del Comitato, ha espresso il
ringraziamento da parte di tutto il sodalizio per gli insegnamenti, l’amore e
l’altruismo che hanno saputo esprimere sacrificando tutte se stesse per la
nostra libertà.
Una giornata dedicata al sorriso e all’ascolto. Le anziane
hanno raccontato le loro storie e raccomandato di non farsi trascinare
dall’egoismo e dalle illusioni di una vita facile. Un momento di accrescimento
in cui si è ascoltato e riflettuto sul fatto che la Giornata internazionale
della donna deve servire per ricordare sia le conquiste sociali, politiche ed
economiche delle donne, sia le discriminazioni e le violenze cui sono state
oggetto e sono ancora, in tutte le parti del mondo.
lunedì 7 marzo 2016
8 marzo, il Comitato incontrerà le donne di “Casa Melania”
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Claudia Giannotti, presidente "ViviAssemini" |
In
occasione della Festa della donna, martedì pomeriggio, una delegazione del Comitato
Civico “ViviAssemini” farà visita alle donne che risiedono presso la “Casa
dell’anziano Melania”. La prima Comunità Alloggio e Casa Protetta di Assemini,
interamente dedicata alla terza età e alle persone diversamente abili.
Claudia
Giannotti, presidente del Comitato, esprimerà il ringraziamento da parte di
tutto il sodalizio per gli insegnamenti, l’amore e l’altruismo che hanno saputo
esprimere sacrificando tutte se stesse per la nostra libertà.
Sarà certamente un momento di accrescimento in cui si
rifletterà sul fatto che la Giornata internazionale della donna deve servire
per ricordare sia le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne,
sia le discriminazioni e le violenze cui sono state oggetto e sono ancora, in
tutte le parti del mondo.
sabato 5 marzo 2016
Nuovo Calendario Servizio Igiene Urbana in vigore dal 07 marzo 2016
martedì 1 marzo 2016
Trasparenza sulle opere pubbliche, ma il sindaco sbaglia sull’igiene urbana
“ViviAssemini” e Amministrazione grillina
a confronto
Lunedì si è tenuto un confronto tra
l’Amministrazione comunale e il Comitato Civico “ViviAssemini” a seguito della
richiesta pubblica di chiarimenti sullo stato delle opere comunali avanzata dallo
stesso Comitato lo scorso mese di gennaio. All’incontro, promosso
dall’Assessore Di Gioia, ha preso parte anche il Sindaco Mario Puddu. A seguire,
a titolo informativo, la sintesi dell’incontro.
«Siamo consapevoli delle esigenze della
Città e ci stiamo adoperando per concludere le opere di primaria importanza.
Inoltre, stiamo avviando progetti e cantieri per rendere Assemini più bella e
sicura, tenendo conto delle esigenze strutturali e delle aspettative dei
cittadini», precisa il Sindaco.
Per l’Assessore alle opere pubbliche: «stiamo
attuando un progetto di 38 opere per 17 milioni
di euro. In parte in continuità amministrativa, altre caratterizzano la nostra
linea politica e strategica, tra cui: edilizia
scolastica, mitigazione del rischio idrogeologico, manutenzioni straordinarie
di strade e marciapiedi, servizi. Sull’edilizia
scolastica stiamo intervenendo su tutti i plessi con finanziamento regionale
di 3,5 milioni di euro. Sulla mitigazione
del rischio idrogeologico, a tutela dei cittadini e delle imprese, siamo
operativi con un investimento di circa 5 milioni di euro. Già completati i
lavori in Corso America, collegamento di via Silone, via Po e Piave. Sono in
cantiere gli interventi di via Bologna e Ancona. Sono in fase di progettazione
definitiva gli interventi di: “Gutturu Lorenzu” su via Asproni; Piazza Don
Bosco; rio “Sa Nuxedda”, oltre via Santa Maria; canali in zona “Terrasili”;
compluvio su “Truncu Is Follas”; via Pola. Sono stati ripuliti diversi chilometri
di canali sfioratori a monte della città privi di manutenzione dal 1999. Sulla manutenzione di strade, marciapiedi e
abbattimento barriere architettoniche stiamo investendo ulteriori 1,5
milioni di euro e contiamo di iniziare i lavori entro l’estate in altre 28 strade,
compresa la bretella di controstrada tra “Is Buttegheddas” e “Sa Serra”, in
attesa della messa in sicurezza della S.S. 130.
Abbiamo ultimato i cantieri della
stazione ferroviaria, Cimitero, parcheggio zona “Sa Costera”, manutenzione
delle strade intorno alla via De Gasperi. Stessa cosa per il parcheggio della
Piscina, bike sharing, parco giochi p.zza Don Bosco, auditorium scuola Pascoli,
manutenzione straordinaria di via Asproni, via Bacaredda e via Olimpia. Mentre,
sono in fase di completamento i
lavori per lo smaltimento acque meteoriche nelle vie Bologna/Ancora, pista
ciclabile Assemini/Decimomannu, teatro, area cani e percorsi pedonali e
ciclabili in centro (con alcune problematiche progettuali in fase di
aggiornamento). È di questi giorni un importante incontro con l’Assessorato ai
Trasporti della Regione e Anas per condividere un primo intervento per la messa in sicurezza della S.S. 130. In
collaborazione con l’Università di Cagliari, abbiamo messo a punto uno studio
per questo tratto che prevede due svincoli, in corrispondenza di via Sardegna e
di via Piave, con rotatoria e cavalcavia. A breve l’impegno di questi Enti per
progettare e realizzare il primo svincolo sulla via Sardegna con un investimento
di 10 milioni di euro. Vorremmo
essere più veloci, ma dobbiamo fare i conti con i tempi della burocrazia
italiana».
«Auspichiamo il mantenimento degli impegni
anche per assicurare il miglioramento del servizio di igiene e decoro urbano e
che si attui un più proficuo coinvolgimento della cittadinanza attiva, anche
sotto l’aspetto comunicativo. Invitiamo a trovare le opportune soluzioni per
superare i ritardi su alcune opere pubbliche. Esprimiamo scetticismo sulla
qualità del passaggio pedonale con parcheggi in linea realizzato in via Olimpia
e contrarietà sulla scelta di non avviare la sperimentazione tecnica e formale dell’isola
ecologica e dei cassonetti mobili in dotazione. Scelta che comporterà
sicuramente l’inserimento automatico di questi strumenti nella prossima gara
d’appalto di igiene urbana, senza adeguata valutazione preventiva sulla reale
efficacia ed efficienza», dichiara Massimo Carboni del Comitato Civico
“ViviAssemini”.
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