Assemini può e deve assumere un ruolo propulsivo e di
congiunzione, ma anche di attuazione armonica e cosciente di un disegno
strategico. Parole come autonomia, autodeterminazione, sovranità territoriale,
dense di importanti significati rischiano di trasformarsi in vuoti luoghi
comuni, incapaci di mobilitare ed aggregare le coscienze cognitive, se intorno
a questi valori fondamentali non si instaura un circolo virtuoso di
progettualità, coerenza, partecipazione, unità di popolo e sua rappresentanza,
rispetto dei diritti di cittadinanza e stima della nazione sarda, per
restituire nobiltà alla Politica e per contribuire a risolverne la sua crisi.
Non si può stimare la Sardegna ed al contempo sottovalutare il ruolo della
propria città. Non si può sperare che le scelte verticistiche producano gli
stessi effetti in qualunque parte. Le differenze sono spesso abissali, per
problematiche, aspettative, opportunità e risorse. Così come non si deve
aspettare che la Regione o la costituenda Città Metropolitana, gestiscano
direttamente e senza coinvolgimento attivo problematiche di pertinenza
prettamente territoriale. Il rischio, sarebbe, quello di affievolire ulteriormente
la specificità locale e le sue risorse più intime, affermando nuove forme di dannoso
centralismo.
I problemi posti dagli scenari anche solo europei non
possono essere affrontati, soprattutto in un società fortemente dipendente come
la nostra, dalla politica dei tancati e da un’atavica eclissi della progettualità
che è spesso surrogata dalla violenza verbale e dalla aggressività, solo
apparentemente motivata da opposte appartenenze ideali e politiche. Piaccia o
meno, c’è chi ha la cultura “del costruire”, chi quella “del distruggere”. Questa
divisione, che ha profonde ripercussioni perfino sullo stato di convivenza nella
nostra comunità, proprio perché dannosa e irrazionale, comporta nel mondo della
politica improduttività e un abbassamento di tensione autonomista proprio nel
momento in cui nella società si manifesta, invece, un grande desiderio di
identità e di sovranità. Le nostre città, per crescere, non hanno bisogno di insignificanti
urlatori e di aspiranti rivoluzionari “del fine settimana”, ma di donne ed
uomini che diventino cittadini responsabilmente attivi. Buon Lavoro!
La risposta dell'Assessore:
Una strategia per le imprese di Assemini
Il grido d’allarme del Comitato Civico ViviAssemini sulla
situazione del tessuto economico cittadino rispecchia uno scenario che vivono
tanti asseminesi e che l’Amministrazione non ignora. Certo la dimensione dei
problemi supera i confini comunali e i Comuni sono spesso impotenti
nell’offrire soluzioni. Di fronte a scenari economici come quello attuale,
purtroppo gli uffici comunali più coinvolti sono quelli sociali, piuttosto che
quelli dello sviluppo economico.
Ma se è vero che non possiamo offrire soluzioni dirette
(posti di lavoro o finanziamenti alle imprese), possiamo senz’altro cercare di
offrire strumenti.
Nel 2016, il budget dell’assessorato allo Sviluppo Economico
passerà dai 40.000 euro del 2015 a 120.000 euro, triplicando le risorse a
disposizione.
Questo significa iniziare a pensare che un Comune di 27000
abitanti non può prescindere da un’azione di supporto allo sviluppo che vada
oltre la sola (pur importante) organizzazione di manifestazioni e sagre.
Cosa ci promettiamo di fare con queste risorse?
La strategia per lo sviluppo economico prevede la
realizzazione di un programma integrato di interventi per le imprese, agendo
sulle competenze e sulle opportunità di finanziamento alle imprese e
sull’innovazione. Questo è quello che intendiamo per offrire strumenti.
Abbiamo previsto seminari gratuiti di formazione per micro
imprese e attività commerciali su temi pratici quali come gestire i rapporti
con le banche (chiedere un fido, valutare un conto corrente, …), come
partecipare ad un bando pubblico (valutare i requisiti, scrivere un’offerta
tecnica, …), come pubblicizzare la propria attività in maniera economica.
Abbiamo avviato contatti (ed un primo evento) con Sardegna Ricerche per agire
sulle competenze ed opportunità offerte dalla fabbricazione digitale, che sta
dando una seconda vita a molti artigiani che ne hanno saputo cogliere le
potenzialità. In questa direzione si muove anche il progetto di
rifunzionalizzazione del Centro Pilota per la Ceramica, recentemente finanziato
dalla Regione Sardegna per la realizzazione di uno spazio di ricerca
innovazione ed incubazione di impresa dedicata agli artigiani ceramisti e non
solo.
Con lo Sportello Europa, che sarà inaugurato il 31 marzo
prossimo, agiamo invece sul fronte delle opportunità, offrendo informazioni sui
bandi regionali ed europei per le imprese e (quel che più conta per le imprese)
un primo supporto gratuito rispondendo alle domande che un’impresa generalmente
pone rivolgendosi ad un consulente: questo bando fa per me? quali documenti
devo presentare? come scrivere il progetto?
La nuova programmazione regionale è in fase di avvio e
prevede diverse misure di sostegno alle imprese innovative e tradizionali. Nei
prossimi mesi usciranno i primi bandi. Saranno riaperti gli sportelli del
microcredito, saranno disponibili risorse per l’internazionalizzazione e tanto
altro. Lo Sportello Europa ha proprio lo scopo di aiutare le imprese di
Assemini a non lasciarsi scappare l’occasione.
Cercheremo poi di agire per ridurre i costi delle aziende.
Aiutandole nella promozione. Promuovere la propria azienda
costa, il Comune può promuovere le aziende del proprio territorio dando loro
spazio mediatico: realizzeremo un Progetto di promozione delle attività
asseminesi attraverso il loro coinvolgimento diretto, campagne di
valorizzazione, vetrine web ed eventi pubblici di presentazione. Il progetto
prevede inoltre la realizzazione di applicazioni digitali che favoriscano
l’accesso a servizi pubblici e privati.
Aiutando giovani professionisti offrendo loro spazi di lavoro
attrezzati gratuiti: abbiamo in programma l'allestimento di un coworking
(spazio di lavoro condiviso) che accoglierà giovani professionisti locali per
dare loro l’opportunità di lavorare, scambiare idee e progetti.
Per le vie commerciali manterremo le manifestazioni della
festa della Musica (11 giugno) e della Birra (1 ottobre) che pur non essendo
una panacea, hanno dimostrato di poter dare un po’ di ossigeno alle attività
commerciali attraendo un gran numero di persone, seppur per una sera. Quest’anno
cercheremo di organizzare una terza manifestazione per favorire la via Carmine,
che finora non ha usufruito di iniziative di questo tipo.
Non possiamo però affrontare da soli problemi che vanno
oltre la nostra dimensione territoriale; per questo il programma di interventi
si fonda anche sull’attivazione di collaborazioni con altri enti, pubblici e
privati per lo sviluppo di interventi o proposte in settori specifici (Centri
Servizi per il Lavoro, SFIRS, Sardegna Ricerche, CACIP, spazi di coworking,
Comuni limitrofi, …). Con il Comune di Oristano ad esempio abbiamo attivato una
collaborazione per affrontare i problemi comuni legati al settore ceramico.
Ringrazio il Comitato Civico ViviAssemini per l’interessante
provocazione e per il momento di confronto che mi ha dato (spero) l’opportunità
di chiarire la strategia del Comune di Assemini per le imprese del territorio.
Diego Corrias
Diego Corrias
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