mercoledì 23 marzo 2016

Una strategia per le imprese di Assemini. Risposta dell'Assessore allo Sviluppo Economico

Apprendiamo con soddisfazione la risposta pervenuta ieri dall’Assessore allo Sviluppo Economico, Diego Corrias, a seguito della lettera aperta trasmessa dal Comitato “ViviAssemini” sulle condizioni socioeconomiche della città e sulle sue prospettive. Risposta che rendiamo pubblica affinché ciascun lettore possa valutare. Riteniamo che, sotto l’aspetto strategico, la strada intrapresa possa produrre utilità e rompere con il prevalente immobilismo del passato. La strada è lunga e tortuosa, ma il nostro futuro dipende largamente dalle nostre capacità e dalla maturazione del bisogno imprescindibile di dare ad essa un’anima.
Assemini può e deve assumere un ruolo propulsivo e di congiunzione, ma anche di attuazione armonica e cosciente di un disegno strategico. Parole come autonomia, autodeterminazione, sovranità territoriale, dense di importanti significati rischiano di trasformarsi in vuoti luoghi comuni, incapaci di mobilitare ed aggregare le coscienze cognitive, se intorno a questi valori fondamentali non si instaura un circolo virtuoso di progettualità, coerenza, partecipazione, unità di popolo e sua rappresentanza, rispetto dei diritti di cittadinanza e stima della nazione sarda, per restituire nobiltà alla Politica e per contribuire a risolverne la sua crisi. Non si può stimare la Sardegna ed al contempo sottovalutare il ruolo della propria città. Non si può sperare che le scelte verticistiche producano gli stessi effetti in qualunque parte. Le differenze sono spesso abissali, per problematiche, aspettative, opportunità e risorse. Così come non si deve aspettare che la Regione o la costituenda Città Metropolitana, gestiscano direttamente e senza coinvolgimento attivo problematiche di pertinenza prettamente territoriale. Il rischio, sarebbe, quello di affievolire ulteriormente la specificità locale e le sue risorse più intime, affermando nuove forme di dannoso centralismo.
I problemi posti dagli scenari anche solo europei non possono essere affrontati, soprattutto in un società fortemente dipendente come la nostra, dalla politica dei tancati e da un’atavica eclissi della progettualità che è spesso surrogata dalla violenza verbale e dalla aggressività, solo apparentemente motivata da opposte appartenenze ideali e politiche. Piaccia o meno, c’è chi ha la cultura “del costruire”, chi quella “del distruggere”. Questa divisione, che ha profonde ripercussioni perfino sullo stato di convivenza nella nostra comunità, proprio perché dannosa e irrazionale, comporta nel mondo della politica improduttività e un abbassamento di tensione autonomista proprio nel momento in cui nella società si manifesta, invece, un grande desiderio di identità e di sovranità. Le nostre città, per crescere, non hanno bisogno di insignificanti urlatori e di aspiranti rivoluzionari “del fine settimana”, ma di donne ed uomini che diventino cittadini responsabilmente attivi. Buon Lavoro! 


Diego Corrias, Assessore Sviluppo Economico


La risposta dell'Assessore:

Una strategia per le imprese di Assemini


Il grido d’allarme del Comitato Civico ViviAssemini sulla situazione del tessuto economico cittadino rispecchia uno scenario che vivono tanti asseminesi e che l’Amministrazione non ignora. Certo la dimensione dei problemi supera i confini comunali e i Comuni sono spesso impotenti nell’offrire soluzioni. Di fronte a scenari economici come quello attuale, purtroppo gli uffici comunali più coinvolti sono quelli sociali, piuttosto che quelli dello sviluppo economico.
Ma se è vero che non possiamo offrire soluzioni dirette (posti di lavoro o finanziamenti alle imprese), possiamo senz’altro cercare di offrire strumenti.
Nel 2016, il budget dell’assessorato allo Sviluppo Economico passerà dai 40.000 euro del 2015 a 120.000 euro, triplicando le risorse a disposizione.
Questo significa iniziare a pensare che un Comune di 27000 abitanti non può prescindere da un’azione di supporto allo sviluppo che vada oltre la sola (pur importante) organizzazione di manifestazioni e sagre.
Cosa ci promettiamo di fare con queste risorse?
La strategia per lo sviluppo economico prevede la realizzazione di un programma integrato di interventi per le imprese, agendo sulle competenze e sulle opportunità di finanziamento alle imprese e sull’innovazione. Questo è quello che intendiamo per offrire strumenti.
Abbiamo previsto seminari gratuiti di formazione per micro imprese e attività commerciali su temi pratici quali come gestire i rapporti con le banche (chiedere un fido, valutare un conto corrente, …), come partecipare ad un bando pubblico (valutare i requisiti, scrivere un’offerta tecnica, …), come pubblicizzare la propria attività in maniera economica. Abbiamo avviato contatti (ed un primo evento) con Sardegna Ricerche per agire sulle competenze ed opportunità offerte dalla fabbricazione digitale, che sta dando una seconda vita a molti artigiani che ne hanno saputo cogliere le potenzialità. In questa direzione si muove anche il progetto di rifunzionalizzazione del Centro Pilota per la Ceramica, recentemente finanziato dalla Regione Sardegna per la realizzazione di uno spazio di ricerca innovazione ed incubazione di impresa dedicata agli artigiani ceramisti e non solo.
Con lo Sportello Europa, che sarà inaugurato il 31 marzo prossimo, agiamo invece sul fronte delle opportunità, offrendo informazioni sui bandi regionali ed europei per le imprese e (quel che più conta per le imprese) un primo supporto gratuito rispondendo alle domande che un’impresa generalmente pone rivolgendosi ad un consulente: questo bando fa per me? quali documenti devo presentare? come scrivere il progetto?
La nuova programmazione regionale è in fase di avvio e prevede diverse misure di sostegno alle imprese innovative e tradizionali. Nei prossimi mesi usciranno i primi bandi. Saranno riaperti gli sportelli del microcredito, saranno disponibili risorse per l’internazionalizzazione e tanto altro. Lo Sportello Europa ha proprio lo scopo di aiutare le imprese di Assemini a non lasciarsi scappare l’occasione.
Cercheremo poi di agire per ridurre i costi delle aziende.
Aiutandole nella promozione. Promuovere la propria azienda costa, il Comune può promuovere le aziende del proprio territorio dando loro spazio mediatico: realizzeremo un Progetto di promozione delle attività asseminesi attraverso il loro coinvolgimento diretto, campagne di valorizzazione, vetrine web ed eventi pubblici di presentazione. Il progetto prevede inoltre la realizzazione di applicazioni digitali che favoriscano l’accesso a servizi pubblici e privati.
Aiutando giovani professionisti offrendo loro spazi di lavoro attrezzati gratuiti: abbiamo in programma l'allestimento di un coworking (spazio di lavoro condiviso) che accoglierà giovani professionisti locali per dare loro l’opportunità di lavorare, scambiare idee e progetti.
Per le vie commerciali manterremo le manifestazioni della festa della Musica (11 giugno) e della Birra (1 ottobre) che pur non essendo una panacea, hanno dimostrato di poter dare un po’ di ossigeno alle attività commerciali attraendo un gran numero di persone, seppur per una sera. Quest’anno cercheremo di organizzare una terza manifestazione per favorire la via Carmine, che finora non ha usufruito di iniziative di questo tipo.
Non possiamo però affrontare da soli problemi che vanno oltre la nostra dimensione territoriale; per questo il programma di interventi si fonda anche sull’attivazione di collaborazioni con altri enti, pubblici e privati per lo sviluppo di interventi o proposte in settori specifici (Centri Servizi per il Lavoro, SFIRS, Sardegna Ricerche, CACIP, spazi di coworking, Comuni limitrofi, …). Con il Comune di Oristano ad esempio abbiamo attivato una collaborazione per affrontare i problemi comuni legati al settore ceramico.
Ringrazio il Comitato Civico ViviAssemini per l’interessante provocazione e per il momento di confronto che mi ha dato (spero) l’opportunità di chiarire la strategia del Comune di Assemini per le imprese del territorio.

Diego Corrias



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