martedì 4 ottobre 2016

Caso Eurospin, non interrompete la via Cagliari

Via Cagliari, tra Piazza Santa Lucia e piazza Oceania


Nelle ultime settimane ci sono pervenute, da parte di diversi cittadini, perplessità su alcuni aspetti relativi all’accordo di programma tra l’Amministrazione comunale e la società che sta realizzando la struttura media di vendita Eurospin. Perplessità che riguardano il rifacimento della Piazza Santa Lucia e il destino della via Cagliari, nel tratto interessato ai lavori.

Ci riferiamo al progetto di chiusura definitiva della via Cagliari tra la piazza Santa Lucia e Oceania con conseguente dirottamento del traffico veicolare lungo la via Gobetti, davanti al costituendo supermercato. Non è nostro intendimento rimettere in discussione l’accordo pubblico/privato già sottoscritto e deliberato, nemmeno proporre stravolgimenti tecnici ed economici. Intendiamo invitare il Sindaco e gli assessori competenti a non chiudere il cancello che verrà impiantato nella via Cagliari a seguito della recinzione della piazza. Una piccola correzione che possa soddisfare tutte le aspettative esaltandone i punti di forza. Non consideriamo la chiusura della piazza un problema se questo servirà a garantire l’incolumità delle persone durante manifestazioni, feste o altre occasioni di intrattenimento e svago, ma consideriamo sbagliato che i cittadini debbano sentirsi costretti a subire uno stravolgimento senza alcuna utilità. Chi vorrà acquistare presso il nascente supermercato passerà per la via Gobetti, ma chi liberamente sceglierà di percorrere la via Cagliari per venire o recarsi a Decimomannu, dovrà poterlo fare senza costrizioni e senza subire percezione di sudditanza.


Riteniamo che tale soluzione sia rispettosa: dell’indirizzo politico legittimamente espresso dal Sindaco e dal Consiglio comunale, dell’esigenza di assicurare all’azienda i principali fattori costitutivi e organizzativi nonché i bisogni dei cittadini. Una soluzione che prospettiamo con il metodo della partecipazione alle scelte pubbliche, attraverso l’impegno diretto a costruire un processo vivo in cui i destinatari delle scelte possano avere spazio e voce.   

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