mercoledì 26 novembre 2014

Impianti sportivi, la maggioranza perde tempo a spese nostre



Assemini (CA) – Non bastava la grave responsabilità della maggioranza sul salasso Tari e sulla scelta del metodo di riscossione attraverso Equitalia. Così come la mancanza di posizioni formali sulle discutibili scelte di Abbanoa di cui Assemini è socia. Ora rileviamo la leggerezza con cui si lasciano in gestione alcune strutture sportive pubbliche. Nel frattempo noi cittadini continuiamo a pagare le leggerezze di una maggioranza che si dimostra sempre più distratta.

Rileviamo con preoccupazione che sino ad oggi, l’attuale maggioranza, dopo quasi due anni di oggettiva lentezza, non ha ancora provveduto a regolarizzare nemmeno le strutture sportive che producono utili. Ci mortifica apprendere che nonostante le reiterate promesse, la giunta, non abbia ancora definito regolari contratti e che solo con l’arrivo delle bollette per l’uso di energia elettrica e acqua si sia resa conto che bisognava fare le volture dei contattori. Riteniamo molto grave che strutture come la piscina comunale (che ci è costata circa 4 milioni di euro) non versi ancora il canone annuo di 35 mila euro; non abbia pagato la corrente; l’acqua e la Tari. Circa 200 mila euro che rischiano di ricadere sui già tartassati cittadini onesti e imprese regolari. Allo stesso modo riteniamo surreale che il gestore non possa operare compiutamente per le irregolarità ed i vizi ancora presenti nella struttura e nell’area parcheggi. Area nella quale l’amministrazione ha deciso, però, di rivedere il progetto ed investire ulteriori fondi comunali per complessivi 1 milione 200 mila euro.


Il Comitato Civico ViviAssemini ricorda alla giunta che il Comune è un ente amministrativo con chiare e definite responsabilità, non un club. Chi vince le elezioni deve governare per cambiare, in meglio. Inutile ricordare le responsabilità altrui: queste si conoscono e sono già state decretate dai cittadini nel segreto dell’urna. Ora occorre definire al più presto le regole con le società, per garantire l’ordinaria amministrazione delle strutture e condizioni di vantaggio per i residenti meno abbienti. Contemporaneamente, il Comune deve svolgere la propria funzione, correggendo gli errori del passato e garantendo la piena e sicura fruibilità degli impianti.

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