lunedì 30 marzo 2015

La Panada non è tra le specialità gastronomiche della Sardegna

Basta con la sudditanza ed il piagnisteo.
Assemini punti sullo sviluppo territoriale


L’Amministrazione comunale di Assemini stenta a comprendere il ruolo che una città deve assumere nello scenario socioeconomico e culturale della Sardegna. Ne è un esempio la Panada asseminese. Questa continua a rimanere una pietanza locale dalle enormi potenzialità culturali e produttive. Manca un’azione politica incisiva capace di valorizzarla oltre i confini della città ed anche al suo interno. Nel frattempo, l’unica Panada promossa anche dal sito della Regione Sarda (Sardegna Turismo) è quella di Oschiri. 

È molto grave che parte delle risorse asseminesi continuino ad essere tirate in ballo durante le promettenti campagne elettorali senza poi trovare un progressivo, sistemico, qualificante e produttivo riscontro pratico. La Panada continua a non essere annoverata tra i “piatti tipici” regionali nemmeno nel sito regionale “Sardegna Turismo”, oscurata dalle pur eccellenti panadine di Oschiri. Infatti, basta cliccare sul motore di ricerca dello stesso sito istituzionale la parola chiave “Panada” ed appare solo il prodotto gallurese ed il percorso da seguire per raggiungere l’accogliente località. Da troppo tempo Assemini registra uno sviluppo molto debole. Esaurendosi i fattori che avevano generato la sua traiettoria di crescita, Assemini è in una fase di sostanziale stallo economico con pesanti ripercussioni identitarie, sociali, culturali ed ambientali. L’economia è il punto cruciale attorno a cui si generano i problemi ma anche attorno a cui si trovano le soluzioni. Diversamente da molte altre città, Assemini continua a non dare importanza ai segni di indebolimento della sua struttura socioeconomica, all’affievolimento delle sue capacità generative ed attrattive. Continua a non anticipare ed a non predisporsi per affrontare i cambiamenti richiesti dal contesto globale di “competizione territoriale”, causando una caduta del livello delle aziende in esercizio ed indebolendo ulteriormente quelle che si trovavano già in difficoltà. Una accentuazione dell’incertezza sul futuro della città stessa che non ha registrato, nemmeno da parte delle associazioni di categoria, sufficiente capacità reattiva ed una incisiva azione propositiva. I comuni non sono una istituzione astratta, tantomeno succursali passive o feudi del pianto. Al contrario, sono luoghi in cui emergono problemi, ma anche dove possono trovarsi soluzioni, favorendo l’innovazione scientifica, tecnologica e culturale, rispetto al singolo e rispetto alla comunità. Sono ambienti capaci di sfuggire alla dannosa standardizzazione che ci impoverisce, anteponendo progetti di valorizzazione identitaria.

Non esiste alcuna “mano invisibile” che aggiusta tutto, esiste un mercato che va coniugato con le esigenze etiche e sociali. La politica degli Enti locali deve essere capace di superare i ritardi infrastrutturali per creare opportunità ed alternative, superando il dilagante piagnisteo e la sindrome da comoda sudditanza. Nulla di ciò che accade è riconducibile al caso, ma alle nostre azioni o alle nostre omissioni. Il Governo italiano potrà anche rimettere in moto la macchina Italia, ma non vi sarà mai un automatico accrescimento del nostro benessere. Questo sarà solo il risultato principalmente della capacità della nostra classe dirigente di trasformare opportunità in concretezze. Perciò occorre che il Sindaco smetta di navigare a vista ed attivi la macchina amministrativa per produrre sicurezza, vivibilità, crescita e sviluppo partendo dalle risorse disponibili. L’identità è un fattore della produzione.

sabato 28 marzo 2015

Allagamenti. Il Consiglio comunale intervenga sulla prevenzione


Anche quest’anno la pioggia ha creato gravi ed onerosi disagi, anche di carattere igienico sanitario. Siamo tutti a conoscenza del forte ritardo nell’esecuzione dei lavori necessari al regolare deflusso delle acque piovane.  Pur fiduciosi che gli stessi verranno eseguiti nelle prossime settimane (come da quasi due anni annunciato dal Sindaco), rimane una domanda a cui un’amministrazione comunale trasparente dovrebbe rispondere: le opere di prevenzione sono state eseguite? Nel ringraziare i volontari della Protezione civile che in questi mesi si sono adoperati per ridurre i danni, riteniamo che il Consiglio comunale  - nella funzione di indirizzo e controllo – debba chiedere al Sindaco una relazione dettagliata sugli interventi di prevenzione eseguiti, precisando: date; tempi e costi. Inoltre, per conoscere quali azioni formali siano state avviate in tempo utile verso gli atri Enti responsabili (ad esempio: Anas e Consorzio di Bonifica) al fine di ridurre il disagio.  Sarebbe opportuno conoscere anche il grado di affidabilità del Piano di protezione civile rispetto alle situazioni rilevate.   

Il Sindaco disponga la pubblicazione della relazione dei revisori dei conti

Da: L'Unione Sarda del 26 marzo 2015


I Revisori dei conti, nella loro relazione, evidenziano una serie di danni causati dalla maggioranza alla macchina amministrativa. Danni che si ripercuotono, inevitabilmente, sui cittadini. Il M5s fece della legalità, partecipazione e trasparenza il cavallo di battaglia della propria campagna elettorale, pur priva di un progetto strategico di sviluppo. Nel rispetto dei cittadini, sarebbe opportuno rendere pubblica la suddetta relazione. Questo perché chi è chiamato a governare deve rendere conto del proprio operato. E' una regola molto semplice, ma di grande civiltà.

martedì 24 marzo 2015

Ancora accuse tra grillini

La Nuova Sardegna del 24 marzo 2015


“Esprimiamo totale sconcerto e preoccupazione per l’ennesimo atto di accusa tra amministratori del M5s asseminese. Senza entrare nel merito delle questioni giuridiche che non ci competono, ci limitiamo a rilevare l'insuccesso politico della maggioranza monocolore al governo della cittadina. Emerge, ancora una volta, un uso improprio della funzione politica di governo. Una fatto grave e sufficiente per spiegare la pericolosa paralisi amministrativa che Assemini vive da quasi due anni. Sono peggiorate le già precarie condizioni sociali, economiche, della vivibilità e della sicurezza. Assemini è stata resa opaca, anonima, priva di identità, di un progetto strategico di sviluppo e di un doveroso coinvolgimento sociale capace di affrontare la grave crisi socioeconomica in atto. Il Sindaco ne prenda atto, si assuma le proprie e conseguenti responsabilità politiche ed amministrative nell’interesse dei cittadini e delle imprese”.

La speranza non basta più


Basta una pioggia di normale intensità per allagare una città. Ogni anno la situazione peggiora. Solo per fortuna non si sono ripetuti i drammi del passato. Gli scempi urbanistici ed infrastrutturali; la speculazione edilizia ed elettorale; i continui ritardi nella realizzazione delle opere di messa in sicurezza del nostro territorio ne sono la causa principale. Le colpe, invece, sono ampie e riguardano quella classe dirigente politica, istituzionale ed ambientalista mediocre ed autoreferenziale che non ha imparato ad interrogarsi. Anche i cittadini hanno le loro colpe: per essersi girati dall’altra parte; aver difeso l’indifendibile; aver agito per “partito preso” accecati dal devastante personalismo. Finché continueremo, anche involontariamente, ad operare per assicurare un interesse ristretto, non ci sarà spazio per affermare la sicurezza di tutti.

martedì 17 marzo 2015

Nuova raccolta differenziata, un metodo imposto in modo caotico e dai costi incerti


L’Amministrazione comunale di Assemini ha deciso di abbandonare il metodo di ritiro dei rifiuti “porta a porta” per passare ad una rivisitazione in chiave moderna dei vecchi “cassonetti”, applicando la tariffazione “puntuale” (si pagherà in base a quanto conferito). Una scelta imposta e con troppe incertezze sugli effetti nei confronti dei cittadini, imprese, lavoratori e ambiente. Chiediamo che il Sindaco dia, una volta per tutte, le dovute spiegazioni agli utenti.

Il Comitato Civico “ViviAssemini” ha rilevato, tra i cittadini, una diffusa mancanza di conoscenza del nuovo metodo di conferimento e raccolta che l’Amministrazione comunale sta varando. Troppi i dubbi dovuti al fatto che il Sindaco non ha ancora spiegato: a quanto ammonta il risparmio medio stimato per le famiglie e le imprese; quali saranno le contromisure per evitare l’ulteriore diffusione di discariche abusive; dove e come dovranno essere conferiti i rifiuti; quale impatto produrrà sull’occupazione. Non si conosce nemmeno il calendario delle tappe del passaggio progressivo da un sistema all’altro. Anche in passato era stato promesso un considerevole risparmio. La realtà è che ad Assemini, la bolletta, è persino più che raddoppiata anche a seguito del cronico ritardo con cui l’attuale amministrazione ha avviato la nuova gara d’appalto ed a causa dell’affidamento della riscossione della tassa ad Equitalia. L’appalto di igiene urbana rappresenta il costo più alto del bilancio comunale. È molto grave che il Sindaco abbia consentito che un atto di tale portata amministrativa e destinato a durare nel tempo, sia stato avviato senza chiedere il parere preventivo dei cittadini.

“ViviAssemini” invita il Sindaco a compensare a questa ulteriore grave mancanza di rispetto verso gli utenti, predisponendo e recapitando loro un documento che risponda in modo semplice e chiaro ai dubbi espressi. Chiediamo che il Consiglio comunale si occupi della questione anche per spingere il Sindaco ad applicare i principi della trasparenza, della partecipazione e della gestione delle risorse pubbliche secondo i canoni del “buon padre di famiglia”. 

L'allerta meteo su fb non basta, il PPC va 'comunicato'

Se un cittadino è in difficoltà, in caso di alluvione, chi deve chiamare?

Redazione: Cagliari. globalist.it

martedì 17 marzo 2015 11:59





di Veronica Matta

Ieri sera, la lettura della notizia sulla presunta strage scampata dei 5 bambini per maltempo nella zona di "Truncus is follas", riportata da un giornale online, ha generato forti preoccupazioni tra i cittadini. Ci si augura sempre che alcune notizie non vengano scritte per rincorrere il sensazionalismo anche perché spesso esse generano panico e non corretta informazione.

Ma al di là della notizia (che merita di essere verificata più attentamente in aderenza con la realtà dei fatti), la domanda nasce spontanea: il piano di protezione civile non dovrebbe essere "comunicato"? Se un cittadino è in difficoltà in caso di alluvione chi deve chiamare? Come deve comportarsi? L'allerta è stata giustamente emanata dalla protezione civile sabato mattina e dal Sindaco anche via fb.

"L' allerta meteo, domanda una cittadina asseminese, è quella che passa il sindaco su fb? Io ho fb per fortuna così avviso mia nonna quando c'è l'allerta". Ci si domanda: ma i cittadini sanno dove devono andare in caso di alluvione? Vi sono spazi adatti (scuole, palestre) per questo tipo di emergenze?

Fu la consigliera Rossella Manca (pdl), molti mesi fa, ad aver chiesto di divulgare con un dépliant informativo tutte le notizie utili in caso di emergenza, in particolare come comportarsi e tutti i numeri utili, ma dichiara "non so cosa abbiano fatto, la comunicazione era importantissima per i cittadini!".

"Apprendo dalla stampa, dichiara Massimo Carboni del Comitato ViviAssemini, e dalle preoccupazioni espresse dai cittadini un senso di profonda e crescente preoccupazione. La sicurezza è una priorità che continua ad essere elusa da chi amministra. Chi governa una città non può limitarsi a diffondere messaggini su Facebook su un'allerta meteo già divulgata dai mezzi d'informazione. Ha il dovere di agire con serietà per scongiurare i rischi, avviando i lavori costantemente rinviati. Allo stesso modo, deve poter attivare compiutamente ogni necessaria contromisura per ridurre il danno. È da mesi che "ViviAssemini" chiede la diffusione e l'attuazione del Piano di Protezione civile, ma ogni appello cade nel nulla, soffocato da una paradossale politica degli annunci sconclusionati e di rinnovate forme di costante negazione dell'evidenza. Ancora oggi nessun cittadino è a conoscenza di quali comportamenti seguire durante una calamità o un'emergenza. Non sa dove andare, dove chiamare, a chi rivolgersi, dove trascorrere la notte. Amministrare non è un gioco. Significa mettere in campo competenze ed alto senso di responsabilità. Il Municipio non è un parco giochi! Bisogna lavorare sodo ascoltando e coinvolgendo la cittadinanza attiva. Alle promesse bisogna rispondere con i fatti, non con le presunte buone intenzioni".

"Se il piano di protezione civile è obbligatorio per legge, commenta un cittadino asseminese, "esso non dovrebbe essere un plico di carte archiviate e buttate in qualche ufficio ma una guida per poter affrontare qualsiasi tipo di emergenza e va comunicato e divulgato alla cittadinanza e chi ricopre ruoli particolarmente importanti (chi dirige una scuola per esempio). Aspettarsi di avere come unico strumento l'allerta meteo della protezione civile vuol dire tornare indietro di decenni, soprattutto in posti a rischio idrogeologico come Assemini"

Ci si chiede, sintetizzando, cosa ci sia di più importante della sicurezza dei cittadini, sarebbe opportuno dare priorità al piano di protezione civile e alla sua comunicazione, quanto prima, senza "sfidare la sorte".

lunedì 9 marzo 2015

Crisi di maggioranza: «basta con questa dannosa agonia»



Le lotte interne al Movimento Cinque Stelle asseminese continuano senza apparente via d’uscita, aggravando lo stallo politico ed amministrativo che grava sui cittadini e le imprese. Il prossimo mercoledì ci sarà il tanto atteso Consiglio comunale per discutere sullo stato della crisi politica. Auspichiamo che sia quella la sede per risolvere definitivamente i problemi e rilanciare l’azione amministrativa.  

Il Comitato Civico “ViviAssemini” ribadisce preoccupazione per il perdurare del contrasto interno alla maggioranza monocolore. I cittadini e le imprese chiedono da mesi di attuare il programma ed avviare le riforme. Ad oggi, dopo quasi due anni, non vi è alcuna traccia tangibile dell’avvio del cambiamento promesso. Ancor meno del metodo partecipativo e di trasparenza annunciato in campagna elettorale. I cittadini e le imprese non vivono di affermazioni partitiche né personalistiche, ma di occasioni di crescita e sviluppo diffuso. E’ dovere di chi ha ricevuto il mandato di governo di concentrarsi sul presente e sul futuro, uscendo dall’inutile e contradditoria chiusura. Allo stesso modo, le forze politiche di minoranza e sociali, devono essere poste nella condizione di collaborare con serenità e spirito vigile, per contribuire al superamento dei forti e penalizzanti ritardi infrastrutturali, senza inutili polemiche.


Invitiamo il Sindaco, la sua maggioranza nonché le forze politiche di minoranza, a non trasformare in una “resa dei conti” il prossimo Consiglio comunale, ma di puntare alto. Auspichiamo che si trovino le ragioni cognitive per approfondire i problemi, analizzarli e discuterli per poi risolverli con spirito costruttivo. Del resto, il compito di chi amministra è quello di agire nell’interesse generale e per il bene comune. Al Sindaco il dovere di fare la sintesi e valutare se vi saranno o meno le condizioni per andare avanti, altrimenti interrompa questa dannosa agonia.

mercoledì 4 marzo 2015

Rispetto all'insulto ed alla querela, deve prevalere il senso di responsabilità


Fermo restando il dovere di scindere le questioni personali da quelle politico-amministrative, nonché di considerare il “rispetto” elemento fondamentale nei rapporti umani ed istituzionali, troviamo sbagliato che il Sindaco di Assemini quereli una concittadina, madre di famiglia. Occorre abbassare i toni, esacerbati anche da coloro che hanno fatto del “vaffanculo” e dell’insulto il “grido di battaglia”. Confondere la “responsabilità” con il “potere” è un segno di sconfitta rispetto ai principi della “rappresentanza”. Un segnale di malessere da curare con la buona amministrazione e con la maturazione del senso civico. Sarebbe opportuno che il Sindaco convocasse la cittadina e ritirasse la querela per risolvere questa scaramuccia con le armi del confronto umano, civile e democratico. I cambiamenti si creano, non si impongono.     

martedì 3 marzo 2015

Per l’8 marzo il Comune organizzi azioni concrete per le donne


Domenica 8 marzo ricorre la “Festa della Donna”. Una occasione importante per ricordare, ma sopratutto per promuovere azioni concrete.

La Giornata internazionale della donna (comunemente definita Festa della donna) ricorre ogni anno per ricordare le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne, ma anche le discriminazioni e le violenze. L’Amministrazione comunale di Assemini ha più volte organizzato manifestazioni ed occasioni di riflessione sulla donna, ma nessuna evidente azione concreta (come compete a chi governa) nonostante le ingenti spese. Il Comitato Civico “ViviAssemini” si rivolge al Sindaco affinché passi dai buoni propositi ai fatti, dando alle risorse pubbliche il giusto peso.


A tal proposito e prendendo spunto dal Comune di Uta (CA), proponiamo di organizzare una giornata da dedicare: alle visite gratuite al seno ed alle consulenze anti violenza. Inoltre, di affigge manifesti per rendere pubblico il Numero Verde anti violenza dove le donne interessate possano facilmente rivolgersi in maniera anonima.

lunedì 2 marzo 2015

Comix Assemini, la prima pagina virtuale di satira politica

Intervista con un inedito ComixAssemini

di Veronica Matta


A Novembre del 2014 nasce Comix Assemini, la prima pagina di satira politica pensata e creata, a detta dei suoi anonimi ideatori "perchè anche la politica può essere divertimento, senza offendere!". Abbiamo cercato di capire con gli ideatori di Comix e non solo con loro, sul perché nasce l'esigenza di creare tale pagina in un paese come Assemini in cui la politica, fino ad oggi, pareva solo dover destare nausea, noia, continue perplessità e poche gioie.
Se è appurato, a livello mondiale, ovviamente nei paesi in cui vige la libertà di stampa e d'espressione che la satira politica è un genere letterario ben definito che suole valersi dell'humor, degli aneddoti e del non genio per ridicolizzare difetti sociali o individuali, essa a volte adotta per fare ciò anche la forma più concentrata dell'epigramma che esprime solo un concetto e un unico tema di gioco; diversamente la satira suole essere molto più intensa e prolissa. La satira è un modo di burlarsi che si fa con parole eleganti. E' un gioco che si fa comunemente su cose relative alla politica, è un genere letterario che consente di criticare e burlarsi di un tema, aspetto o persona, usando il senso un po' (tanto) il senso dell'humor.
Oltre agli ideatori di Comix cui seguirà una breve ed esclusiva intervista in seguito anche alla menzione oggi sull'Unione Sarda in cui la pagina satirica parrebbe aver generato solamente uno stato polemico, abbiamo ritenuto doveroso chiedere direttamente ad alcuni interessati (esponenti della maggioranza e della minoranza) caduti sotto le grinfie di Comix, un loro commento su questa nuova e frizzante pagina di satira politica in salsa asseminese chiamata Comix.
"Beh che dire, commenta l'ex capogruppo del M5S Irene Piras, oggi se non vai su Comix non sei nessuno! Infatti tutto questo casino lo abbiamo piantato per apparire sulla loro pagina! Seriamente credo che la satira sia espressione d'intelligenza, non saperla accettare è sintomo di crisi interiore dei propri principi. La nascita di Comix ci dice che la città sta crescendo e forse crede ancora in un cambiamento... speriamo non intervenga l'Isis!".
Ironica la consigliera del Pd Federica Ardau ritratta da Comix nelle vesti di un'amabile cappuccetto rosso che dichiara "la satira politica, quando è di tipo sano, può solo avvicinare i cittadini alle istituzioni in modo scherzoso e leggero... in questa era così pesante, una risata può solo far bene!".
Arguto e divertito Massimo Carboni del Comitato civico Vivi Assemini, citato più volte da Comix come il Dalai Lama di via Cagliari, che dichiara: "Comix è un modo per raccontare fatti e personaggi pubblici in modo simpatico e tendenzialmente realistico, Comix è un'idea rivoluzionaria che accorcia le distanze tra politico e cittadino"
Secco e diretto l'ingegner Francesco Consalvo del Pd che risponde in modo chiaro "Mi piace, c'è bisogno di satira". Che dire della dissidente Rita Piano (M5S), indicata nelle ultime vignette come una delle tre moschettiere che alla mia domanda esplode con una risata travolgente: "Rido a lacrime ogni volta che lo leggo e vedo".
"Comix Assemini è perspicace e divertente", afferma divertita l' intransigente Consigliera Carla Marras (pdl) che dichiara: "Fa informazione, denuncia sociale e politica strappandoti un sorriso. Non conosco un'altra forma di comunicazione altrettanto efficace. E' un onore essere tra i soggetti "pubblicati" anche perché non sono mai mancati arguzia e garbo".
Illuminante il consigliere (Sel) Enrico Salis che Comix ha "ritratto" come un prete per i modi conciliatori e il suo spirito pacifista ci dichiara senza remore: "personalmente ho trovato l'idea di una pagina satirica che frustasse la politica asseminese e si divertisse ad evidenziarne i limiti o le pecche in maniera scherzosa, assolutamente ottima e divertente. Io stesso sono stato preso di mira, ma non me la sono assolutamente presa, anzi penso che la satira faccia bene alla democrazia. La mia ultima raffigurazione in versione da prete per via dei miei toni pacati in consiglio comunale è stata particolarmente divertente anche perché chi mi conosce sa quanto poco sono vicino al clero. Ma è questo che fa la satira è dissacrante e deve essere sempre accettata e difesa, quindi Je suis Comix senza dubbio!".
Immancabile la denominata "Sellerona" Antonella Veri (portavoce Sel) che ci tiene a dire la sua su Comix "Reputo che la presenza di una pagina satirica ad Assemini possa solo essere di arricchimento e di giovamento, fa solo bene alla democrazia, e bacchettare con delle vignette gli amministratori e non, anch'io sono stata presa di mira, non mi ha disturbato, anzi ci ho riso su. La satira va sempre difesa, pertanto je suis comix senza se e senza ma!"
Intervista con Comix

Quando nasce Comix?
Nasce quando l'uso della satira politica si pone come unica risposta ad un clima di tensione, di confusione e di malcontento per il cittadino illuso e disilluso che abbia bisogno di volersi liberare dalle frustrazioni e dalle limitazioni imposte dal Sistema (fallito) facendosi almeno una risata. Comix nasce per riempire uno spazio in un momento particolare della storia asseminese, dopo che più di un cittadino ha incontrato la sua "porta in faccia" e relativa minaccia di querela perché dissentiva dal pensiero dominante. Comix nasce dalla paura e da un modus operandi di certi personaggi che limita la libertà di espressione. Alla paura e al timore Comix risponde con la risata. Comix nasce anche davanti ad un primo periodo in cui l'opposizione pur essendoci fisicamente in Consiglio comunale pareva non esserci. Una minoranza "nata vecchia" e che di volta in volta, non essendo noi di parte ma in ogni parte presenti, racconta in modo sarcastico e ironico anche di un'opposizione che non c'è. Una storia di un gruppo di consiglieri figli di un disastro elettorale annunciato e che ancora oggi non sono in grado di rappresentare una seria alternativa al movimento 5 stelle che ha disatteso le promesse elettorali e perso la sua spinta propulsiva.
Avete ricevuto minacce e intimidazioni?
Si, anche fisiche, con nostro grande dispiacere, ma noi proseguiamo, a noi interessa solo generare il sorriso. Non ci siamo ancora muniti di coach ed esorcisti per andare incontro agli esseri permalosi, sappiamo però che "lo stato permaloso" può essere un grande ostacolo nel cammino di crescita personale di ciascuno.
Come risponde alla reazione polemica del Consigliere Antonio Scano?
A noi tutti ha fatto sorridere tanto e per questo lo ringraziamo, anche se non ha preso bene la satira politica che lo rappresentava come possibile stampella della maggioranza. Lo vogliamo ringraziare per aver reso la vignetta satirica a lui dedicata come post di Comix più visualizzato della settimana scorsa. Per una vignetta che simpaticamente rappresentava l'excursus politico del consigliere già militante in diversi partiti politici nel passato, un po' di ironia forse avrebbe reso più simpatico il consigliere Scano.
Ma ci teniamo a precisare, seriamente che Comix è contento che Scano prenda le distanze dalla vignetta! Lo sanno tutti che tra i (tanti) difetti del M5S c'è il fatto che sia "chiuso" in entrata e in "uscita": non appoggia altri partiti, non accetta appoggi da altri partiti! Figuriamoci se accetta STAMPELLE pur di stare "a galla". Il M5S se ha i numeri: GOVERNA! Se non ha i numeri: SI OPPONE! Questo esclude la possibilità di accordi, appoggi, appoggi esterni, fiducia, apparentamenti, mal di pancia ecc. Non sarà una vignetta (anche fatta male) a scoprire piani e accordi segreti. Domanda: dopo le elezioni comunali così aspre contro il M5S, dopo 2 anni di opposizione dura, come è possibile anche solo ipotizzare che un partito possa salvare il nemico politico? Ma non sarebbe un SUICIDIO POLITICO? Se sei l'opposizione, TI OPPONI. Punto e basta. Il Consigliere Scano ci sembrava che all'inizio stesse al gioco, lo consideravamo un amico visto che interloquì con noi, in modo positivo e divertito, diverse volte. Siamo rimasti stupiti pure noi dalla sua reazione!
In ogni modo, riteniamo di volerti rifilare anche questo "pappone" sull'importanza della memoria storica, che abbiamo copiato da fb e qui te lo incolliamo: "Come diceva Ojetti, l'Italia è un Paese di contemporanei senza antenati né posteri perché senza memoria di se stesso. E un Paese mi permetto di aggiungere - senza memoria di se stesso non è un Paese; è solo un conglomerato di bastardi accampati sulla più bella terra del mondo, come lo sono le cavallette quando scendono a devastarla [INDRO MONTANELLI]"
Gli ex Sindaci (Paolo Mereu e Luciano Casula) potrebbero meglio di Comix raccontarci le strategie che, in passato, vennero messe in campo per salvare di volta in volta le giunte presiedute, un po' di cronistoria non ha mai fatto male, noi però lo facciamo con ironia, brulla brullendi si narara ...
Chi è Comix?
- "Tzia rua e tzia mia!" "Je suis Comix!" Parafrasando la pellicola cult dei fratelli Wachowski, Matrix, ti rispondiamo così: "Non sai bene di che si tratta, ma l'avverti. È un chiodo fisso nel cervello, da diventarci matto. È questa sensazione che ti ha portato da me. Tu sai di cosa sto parlando? Di Comix. "Ti interessa sapere di che si tratta, che cos'è? Comix è ovunque, è intorno a noi, anche adesso nella stanza in cui siamo. È quello che vedi quando ti affacci alla finestra o quando accendi il televisore. L'avverti quando vai al lavoro, quando vai in chiesa, quando paghi le tasse. È il mondo che ti è stato messo dinanzi agli occhi, per nasconderti la verità".
- : "Quale verità?"
- : "Che tu sei uno schiavo. Come tutti gli altri, sei nato in catene, sei nato in una prigione che non ha sbarre, che non ha mura, che non ha odore, una prigione per la tua mente. Nessuno di noi è in grado purtroppo di descrivere Comix agli altri. Dovrai scoprire con i tuoi occhi che cos'è.
Ciao ciao!