mercoledì 4 marzo 2015

Rispetto all'insulto ed alla querela, deve prevalere il senso di responsabilità


Fermo restando il dovere di scindere le questioni personali da quelle politico-amministrative, nonché di considerare il “rispetto” elemento fondamentale nei rapporti umani ed istituzionali, troviamo sbagliato che il Sindaco di Assemini quereli una concittadina, madre di famiglia. Occorre abbassare i toni, esacerbati anche da coloro che hanno fatto del “vaffanculo” e dell’insulto il “grido di battaglia”. Confondere la “responsabilità” con il “potere” è un segno di sconfitta rispetto ai principi della “rappresentanza”. Un segnale di malessere da curare con la buona amministrazione e con la maturazione del senso civico. Sarebbe opportuno che il Sindaco convocasse la cittadina e ritirasse la querela per risolvere questa scaramuccia con le armi del confronto umano, civile e democratico. I cambiamenti si creano, non si impongono.     

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