lunedì 6 aprile 2015

Il turismo crocieristico deve coinvolgere anche Assemini

La prossima amministrazione dovrà puntare al cambiamento


Ogni città della Sardegna deve essere parte attiva di un sistema in grado di rispondere al crescente bisogno di innovazione, vivibilità, sicurezza, crescita ed occupazione. Assemini rappresenta una delle prime dieci città sarde e deve ricollocarsi nel mondo reale. La prossima esperienza amministrativa dovrà porsi obiettivi strategici, combinare i fattori della produzione ed operare per conseguirli. Anche il turismo crocieristico è una grande opportunità trascurata. 

Il turismo crocieristico è un fenomeno socioeconomico in crescita. La domanda turistica premia le aree di nuova destinazione, perciò l’opportunità offerta da questo segmento merita attenzione, analisi e lo studio di una politica turistica locale. Uno dei fattori che spinge verso tale scelta turistica è la “combinazione tra itinerario marittimo ed approfondimenti tematici” (cultura, shopping, mondanità, ecc.) consentita dal mix geografico delle mete, favorito da escursioni nell’entroterra e da diversi optionals nello svolgimento dell’itinerario. Le condizioni politiche e sociali che caratterizzano attualmente alcuni scali turistici rinomati, aprono ad ulteriori prospettive di crescita del porto di Cagliari, già favorito dalle condizioni di stabilità climatica. Analizzando i dati preventivi della stagione 2015 (gennaio/dicembre) si evince: l’arrivo di 64 navi con una capienza complessiva di oltre 142 mila persone; un tempo medio di permanenza pari a 6/8 ore.  Diverse realtà territoriali della provincia di Cagliari e del Medio Campidano risultano interessate da tale fenomeno grazie alle loro politiche attive. Assemini risulta sconosciuta nonostante il collegamento, la ridotta distanza dal porto di Cagliari ed al fatto che sia in grado di offrire rilevanti ed originali elementi di attrazione. La politica feudale, disarticolata ed insignificante del presente necessita di una regolazione della traiettoria. È necessario analizzare le tendenze evolutive della città, identificare un modello di città e gli obiettivi generali che la comunità sceglie come ancoraggio da raggiungere in un orizzonte temporale definito. Chi amministra deve domandarsi: come sarà Assemini tra 10-20 anni se non si interviene per modificare la sua traiettoria evolutiva? Quanto è lontana dal modello di città al quale esplicitamente e implicitamente la comunità locale vorrebbe riferirsi? Vi sono città in Europa che seguono traiettorie evolutive positive che richiedono adeguamenti marginali. Altre, come Assemini, che seguono traiettorie evolutive negative. Assemini è molto distante dallo standard desiderato ed ha bisogno di un piano strategico ambizioso e complesso nonché di azioni conseguenti.  
  
È necessario predisporre ed attivare ogni azione utile per agganciare le opportunità offerte anche dal turismo crocieristico promuovendo le risorse locali. Inoltre, bisognerà: amministrare secondo le logiche dello Sviluppo locale (da Micro a Macro; dal Territorio ai Mercati; Endogeno); definire il Focus (Relazione diretta ambiente/società; Micro/piccole imprese locali; Abitanti come detentori di conoscenze; Solidarietà e cooperazione sostenibile); dare un ruolo attivo al Municipio (Buona amministrazione; Animazione economica tramite attori locali; Ricerca di partners non istituzionali; Stimolatore di strategie locali; Connessione con gli indirizzi della collettività).


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