Abbiamo esaminato il nuovo calendario della raccolta
differenziata. Rileviamo un taglio drastico del servizio che aggrava le già
precarie condizioni igieniche di Assemini.
Tredici famiglie sanno di essere in esubero ed attendono che
il Comune dica loro a quale impiego alternativo saranno destinati.
Anche in passato era stato promesso un considerevole
risparmio delle bollette. La realtà è che ad Assemini è persino più che
raddoppiata anche a seguito del cronico ritardo con cui l’attuale
amministrazione ha avviato la nuova gara d’appalto, non ha previsto gli sgravi
per le fasce più deboli ed a causa dell’affidamento
della riscossione della tassa ad Equitalia.
L’appalto di igiene urbana rappresenta il costo più alto del
bilancio comunale. Paradossalmente non è nemmeno monitorato. È molto grave che
questi politici retribuiti, autoreferenziali con i nostri soldi, abbiano
consentito che un atto di tale portata amministrativa e destinato a durare nel
tempo, sia stato avviato senza chiedere il parere preventivo dei cittadini.
Eppure sostengono di essere dei “portavoce”.
Non ci piacciono le imposizioni e la conseguenti opacità. Il
vecchio servizio aveva raggiunto traguardi importanti e si doveva migliorare.
Invece, si è scelto di ripartire da zero. Al buio, in perfetta sintonia con il
loro stesso concepire il futuro di Assemini.
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