Supera i 250 mila euro la spesa sostenuta dalla
maggioranza pentastellata alla guida del Comune di Assemini, in poco più di venti
mesi, per feste, sagre, iniziative culturali e costi accessori. Denaro speso
male se si considera che non appare visibile alcun miglioramento. Bisogna
interrompere questa spirale perversa ed istituire la “Consulta delle Associazioni”,
subordinandola ad una visione strategica.
Assemini vive una condizione di grave
crisi socioeconomica nonché politico amministrativa, perciò occorre articolare nuovi ambiti
decisionali compensativi ed introdurre interfacce per l’utilizzo di conoscenze
e competenze. Devono essere istituiti meccanismi amministrativi per elaborare
ed attuare linee strategiche. La classe dirigente locale va assistita per regolare
la propria azione al bisogno di rappresentanza e di innovazione. Del resto, “fare
sistema” significa ascoltare e confrontarsi per poi agire considerando la città
di tutti. È necessaria una evoluzione verso una funzione integrata, in cui il
ruolo del cittadino come consumatore, come operatore economico, sociale,
culturale, della formazione, ecc. sia da identificarsi come “elemento
cognitivo”. La città è la sintesi di un territorio, di un popolo e di una
sovranità, quindi deve assumere una funzione generatrice di plusvalore. Ciò che
ci preoccupa non è tanto l’ammontare della spesa citata, ma l’insignificante
risultato finale. L’espansione del settore “cultura”, specie se inteso ed allargato
allo “sport, divertimento e benessere” è elemento cardine di una strategia di
sviluppo di lungo periodo per ogni città. Ciò che è invece specifico per Assemini,
è l’importanza che tale comparto può avere nella composizione della base
economica ed il contributo che può dare all’attivazione di processi di
innovazione ed investimento locale. Per una città delle dimensioni di Assemini,
sport/divertimento/benessere-cultura, possono essere misure determinanti per la
formazione dell’occupazione, del reddito e per migliorare il capitale umano. Ciò è possibile
grazie all’esistenza di conoscenze ed esperienze consolidate, perciò proponiamo
l’istituzione della “Consulta delle Associazioni”. Una nuova istituzione
sociale aperta. Un luogo d’incontro e di confronto; di programmazione; di
attuazione condivisa, efficace ed efficiente. Un luogo dove i giovani possono
essere un fattore critico di modernizzazione della società Asseminese.
Del resto, i giovani di oggi, saranno chiamati a svolgere il ruolo di rappresentanza
sociale, economica e politica di Assemini. Le forme e l’intensità del “processo
di socializzazione” dei giovani e l’abbattimento di ogni “barriera
generazionale” sono decisive nell’orientare lo sviluppo della Città. Occorre
investire negli spazi; inserire la Città in un circuito più ampio; riscoprire
il valore produttivo dell’identità; privilegiare prodotti, artisti e operatori
di rilevanza locale e regionale. Il superamento delle condizioni ostative
imposte dal ruolo dominante di una cultura “dipendentista” nel tessuto
economico produttivo e sociale, deve avvenire attraverso politiche di
riconversione sostenibili e con metodi innovativi e vincenti.
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