giovedì 23 aprile 2015

Troppi soldi spesi male. Serve una Consulta per compensare le inefficienze


Supera i 250 mila euro la spesa sostenuta dalla maggioranza pentastellata alla guida del Comune di Assemini, in poco più di venti mesi, per feste, sagre, iniziative culturali e costi accessori. Denaro speso male se si considera che non appare visibile alcun miglioramento. Bisogna interrompere questa spirale perversa ed istituire la “Consulta delle Associazioni”, subordinandola ad una visione strategica.

Assemini vive una condizione di grave crisi socioeconomica nonché politico amministrativa, perciò occorre articolare nuovi ambiti decisionali compensativi ed introdurre interfacce per l’utilizzo di conoscenze e competenze. Devono essere istituiti meccanismi amministrativi per elaborare ed attuare linee strategiche. La classe dirigente locale va assistita per regolare la propria azione al bisogno di rappresentanza e di innovazione. Del resto, “fare sistema” significa ascoltare e confrontarsi per poi agire considerando la città di tutti. È necessaria una evoluzione verso una funzione integrata, in cui il ruolo del cittadino come consumatore, come operatore economico, sociale, culturale, della formazione, ecc. sia da identificarsi come “elemento cognitivo”. La città è la sintesi di un territorio, di un popolo e di una sovranità, quindi deve assumere una funzione generatrice di plusvalore. Ciò che ci preoccupa non è tanto l’ammontare della spesa citata, ma l’insignificante risultato finale. L’espansione del settore “cultura”, specie se inteso ed allargato allo “sport, divertimento e benessere” è elemento cardine di una strategia di sviluppo di lungo periodo per ogni città. Ciò che è invece specifico per Assemini, è l’importanza che tale comparto può avere nella composizione della base economica ed il contributo che può dare all’attivazione di processi di innovazione ed investimento locale. Per una città delle dimensioni di Assemini, sport/divertimento/benessere-cultura, possono essere misure determinanti per la formazione dell’occupazione, del reddito e per  migliorare il capitale umano. Ciò è possibile grazie all’esistenza di conoscenze ed esperienze consolidate, perciò proponiamo l’istituzione della “Consulta delle Associazioni”. Una nuova istituzione sociale aperta. Un luogo d’incontro e di confronto; di programmazione; di attuazione condivisa, efficace ed efficiente. Un luogo dove i giovani possono essere un fattore critico di modernizzazione della società Asseminese.

Del resto, i giovani di oggi, saranno chiamati a svolgere il ruolo di rappresentanza sociale, economica e politica di Assemini. Le forme e l’intensità del “processo di socializzazione” dei giovani e l’abbattimento di ogni “barriera generazionale” sono decisive nell’orientare lo sviluppo della Città. Occorre investire negli spazi; inserire la Città in un circuito più ampio; riscoprire il valore produttivo dell’identità; privilegiare prodotti, artisti e operatori di rilevanza locale e regionale. Il superamento delle condizioni ostative imposte dal ruolo dominante di una cultura “dipendentista” nel tessuto economico produttivo e sociale, deve avvenire attraverso politiche di riconversione sostenibili e con metodi innovativi e vincenti. 

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