martedì 29 luglio 2014

Basta con i bilanci in ritardo, imposti ed opachi



Per l’ennesima volta, l’attuale amministrazione comunale di Assemini, si appresta ad approvare il bilancio preventivo in forte ritardo, senza alcun coinvolgimento dei cittadini e delle loro organizzazione sociali. Un fatto grave che violenta i principi della produttività della spesa pubblica e della democrazia partecipativa.

Riteniamo che per amministrare non ci voglia solo un programma, ma un progetto che sia in grado di riscoprire il valore delle nostre radici per poi modellarlo con strategie di sviluppo, con nuovi apporti culturali e nuove esperienze. Quindi, bisogna avere un’idea di come Assemini era e di come tutti vogliamo che diventi. In tutto questo, il cittadino deve assumere un ruolo cardine. Assemini dovrebbe essere amministrata partendo da ciò che i cittadini desiderano per poi confrontarsi su ciò che può e deve essere fatto, chiarendo i livelli di difficoltà e gli oneri derivanti. Il bilancio di un Comune non è solo un documento contabile, ma lo strumento per realizzare il programma di governo. Esso esprime lo spirito e la reale volontà e capacità di attuare il cambiamento. La maggioranza ha il dovere di includere i cittadini nelle scelte dirette ad influenzare la loro vita, mettendo a loro disposizione gli strumenti di programmazione e di successivo controllo. Per questo ci saremo aspettati un bilancio partecipato e trasparente. Esattamente l’esatto contrario di quanto finora fatto e promesso dal Sindaco in campagna elettorale.


Bilancio partecipato vuol dire coinvolgere gli asseminesi prima di ogni previsione qualificante, condividendo le politiche sociali come quelle legate agli investimenti infrastrutturali; la pianificazione urbanistica come quella della cultura, dello sport, dell’ambiente e dello sviluppo economico. Le strategie di un’amministrazione comunale dovrebbero esprimere la sinergia degli sforzi per raggiungere obiettivi condivisi. Oltre che partecipato, il bilancio, deve essere trasparente. Non basta renderlo pubblico, occorre che sia chiaro. Bisogna scomporre le voci che, così come appaiono, non dicono nulla. Occorre entrare nel merito di tutte le componenti di spesa. Il cittadino deve sapere dove fanno a finire i soldi che mette a disposizione con i propri sacrifici, con le tasse e le imposte versate. Chi governa deve garantire la tracciabilità delle risorse e delle spese. Un bilancio trasparente consente di dimostrare ai cittadini che esiste un controllo dei costi, delle entrate e dello stato di avanzamento degli investimenti. I cittadini devono sapere perché il programma è fermo o in cronico ritardo; perché le risorse finanziarie vincolate dal Patto di Stabilità sono aumentate, passando a 2 milioni e 400 mila euro, compromettendo la realizzazione dei lavori pubblici. Il Sindaco spieghi a chi fanno capo le responsabilità e di quanto aumenteranno le nuove tasse dovute al mancato avvio del nuovo bando per il servizio di raccolta differenziata che premia la ditta incaricata e non gli utenti. Questa è un scelta di democrazia e di rispetto. 

Nessun commento:

Posta un commento