martedì 8 luglio 2014

Vogliamo una città pulita

Assemini, via Baccaredda. Affianco ad una scuola

Immondizia dappertutto; periferie trasformate in discariche a cielo aperto; deiezioni ed urine di cani nei marciapiedi sconnessi e negli spazi verdi; giardini pubblici abbandonati all’incuria ed al vandalismo; blatte e topi che saltano e corrono nelle strade oramai rese deserte da una crisi subita, mentre chi amministra sta a guardare. Una puzza insopportabile che fuoriesce dalle griglie di raccolta delle acque piovane. È questa la triste immagine di una città incompiuta, abbandonata e privata di un futuro: Assemini.  

In queste settimane abbiamo raccolto centinaia di denunce. Persone indignate, stufe di ripetere sempre le stesse cose senza che nulla cambi. Negli ultimi mesi si è registrato un netto peggioramento che si contrappone paradossalmente all’aumento delle imposte e delle tasse comunali. Manca l’azione di monitoraggio, soppressa all’atto dell’insediamento della nuova giunta. Mancano azioni strutturali di prevenzione, gestione, controllo e di educazione ambientale. Viviamo un ritardo di almeno vent’anni rispetto ad altre realtà urbane anche della stessa Sardegna. Le pressione fiscale aumenta e la qualità dei servizi decresce. La colpa sembra essere sempre degli altri, ma chi amministra ha il dovere di intervenire con politiche fattive e di qualità. Nulla più di quanto avviene in altre realtà, dove alla confusa propaganda è superata da azioni concrete e lungimiranti. Altre città sono gioielli di vivibilità, Assemini non lo è.

Il Comitato Popolare ViviAssemini invita l’Amministrazione comunale a cambiare marcia evitando ulteriori umiliazioni ad una città che merita ben altro. Noi non facciamo politica arrivista, seppure legittima, ma doveroso ed esclusivo protagonismo civico. Nella qualità di cittadini paghiamo le imposte e le tasse dovute, comprese le indennità di chi amministra. Non abbiamo preferenze partitiche e ciò ci garantisce la libertà di giudicare, proporre e pretendere il rispetto dei ruoli e dei patti.  

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