![]() |
Assemini, via Baccaredda. Affianco ad una scuola |
Immondizia
dappertutto; periferie trasformate in discariche a cielo aperto; deiezioni ed
urine di cani nei marciapiedi sconnessi e negli spazi verdi; giardini pubblici abbandonati
all’incuria ed al vandalismo; blatte e topi che saltano e corrono nelle strade oramai
rese deserte da una crisi subita, mentre chi amministra sta a guardare. Una puzza
insopportabile che fuoriesce dalle griglie di raccolta delle acque piovane. È questa
la triste immagine di una città incompiuta, abbandonata e privata di un futuro:
Assemini.
In queste
settimane abbiamo raccolto centinaia di denunce. Persone indignate, stufe di
ripetere sempre le stesse cose senza che nulla cambi. Negli ultimi mesi si è
registrato un netto peggioramento che si contrappone paradossalmente all’aumento
delle imposte e delle tasse comunali. Manca l’azione di monitoraggio, soppressa
all’atto dell’insediamento della nuova giunta. Mancano azioni strutturali di
prevenzione, gestione, controllo e di educazione ambientale. Viviamo un ritardo
di almeno vent’anni rispetto ad altre realtà urbane anche della stessa
Sardegna. Le pressione fiscale aumenta e la qualità dei servizi decresce. La colpa
sembra essere sempre degli altri, ma chi amministra ha il dovere di intervenire
con politiche fattive e di qualità. Nulla più di quanto avviene in altre realtà,
dove alla confusa propaganda è superata da azioni concrete e lungimiranti. Altre
città sono gioielli di vivibilità, Assemini non lo è.
Il
Comitato Popolare ViviAssemini invita l’Amministrazione comunale a cambiare
marcia evitando ulteriori umiliazioni ad una città che merita ben altro. Noi non
facciamo politica arrivista, seppure legittima, ma doveroso ed esclusivo protagonismo
civico. Nella qualità di cittadini paghiamo le imposte e le tasse dovute,
comprese le indennità di chi amministra. Non abbiamo preferenze partitiche e
ciò ci garantisce la libertà di giudicare, proporre e pretendere il rispetto
dei ruoli e dei patti.
Nessun commento:
Posta un commento