giovedì 24 luglio 2014

Il Comune tuteli l’ambiente e la salute pubblica



Sono ancora depositate al protocollo del Comune di Assemini le firme apposte dai cittadini nel mese di febbraio del 2012 nella “petizione” con cui si chiedeva sicurezza rispetto all’aumento indiscriminato di installazioni radio-base. Assemini appare visibilmente disseminata di antenne per la telefonia cellulare senza che si siano mai avute sufficienti rassicurazioni sul rischio di inquinamento elettromagnetico. Questo in una città già gravemente compromessa da altri fattori inquinanti. Senza mettere minimamente in discussione l’utilità della telefonia, riteniamo che occorra monitorare le emissioni elettromagnetiche a garanzia della salute pubblica, nonché di una reale valorizzazione e cura dell’ambiente.

Più volte gli asseminesi sono intervenuti sull’argomento per chiedere maggiori controlli. Nel mese di febbraio del 2012, appunto, si costituì anche un comitato spontaneo che attivò una raccolta firme tra i residenti del quartiere di via Asproni, senza ottenere alcuna risposta. Lo stesso Comitato popolare ViviAssemini si è rivolto pubblicamente all’attuale amministrazione comunale per stimolare azioni conseguenti, ma non si è ricevuta alcuna risposta. A seguito di ulteriori e numerose segnalazioni, invitiamo l’Amministrazione comunale di Assemini di passare ai fatti ed attivarsi per: attuare una regolamentazione equilibrata delle installazioni; assicurare la pianificazione delle installazioni in contraddittorio con i Gestori e le Associazioni rappresentative dei cittadini; provvedere a considerare - in sede di applicazione della tassazione degli immobili - condizioni di vantaggio per compensare la loro svalutazione a causa della presenza di antenne in aree pubbliche; garantire il monitoraggio costante delle emissioni a tutela della salute pubblica. 


Secondo gli studi più recenti anche il CNR ha evidenziato l’influenza derivante da tali emissioni. L’esposizione anche a bassa intensità di campo può generare un effetto termico nocivo (a breve termine); cancerogenesi, effetti sul sistema immunitario e nervoso (a lungo termine, anche dopo pochi anni e per soli 30 minuti al giorno di esposizione). Altri studi hanno dimostrato una stretta correlazione tra la prossimità delle stazioni radio-base e l’insorgenza di tumori maligni, con una crescente prevalenza di cancro soprattutto nei soggetti che vivono a distanze inferiori a 500 metri dai ripetitori. L’assorbimento dell’energia irradiata da parte dei bambini è superiore rispetto agli adulti. 

Nessun commento:

Posta un commento