martedì 15 luglio 2014

Bisogna invertire la piramide


«Sussidiarietà e federalismo incompiuto; rapporti ed interrelazioni che avrebbero dovuto rendere il cittadino partecipe delle scelte di governo; cittadino a cui è spesso impedito di essere regista della costruzione di un percorso di crescita armonica. Il federalismo è un principio moderno, democratico e condiviso, ma tarda ad affermarsi. La politica ispirata all’arte di “governare la società” prevale sul pluralismo e sul bisogno di trasparenza. Il dominio della confusione tra potere e responsabilità acuisce il divario tra elettore e rappresentante. Il rapporto cittadino-politico si allontana sempre più, rompendo gli equilibri già instabili di un sistema costruito faticosamente. Si è passati dalla Prima alla Seconda Repubblica senza che nessuno si sia accorto di alcun miglioramento. Si è rafforzato il centralismo sostanziale ed alimentato una classe dirigente ampiamente nominata e quindi irresponsabile.

 Pochi gli uomini e le donne libere che, ovviamente, hanno difficoltà a prevalere nella giungla contagiosa del pressappochismo interessato. I problemi che attanagliano i singoli e le famiglie crescono e si rafforzano nella confusione. Ci vuole una nuova iniezione di fiducia. Bisogna invertire la piramide ponendo alla base i rappresentanti ed al vertice il confronto sociale. Bisogna affermare chiari e duraturi valori etici e morali. La nuova arte deve essere “governare con la società”. Ci vuole vero rinnovamento, sostanziale».

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