‹‹Come
molte altre città della Sardegna, da troppo tempo Assemini segue una
traiettoria di sviluppo molto debole, resa incerta dagli effetti prodotti dai
profondi cambiamenti politico-istituzionali ed economici della società italiana
ed europea. Esaurendosi i fattori che avevano generato la sua traiettoria di
sviluppo, Assemini è in una fase di stallo economico con pesanti ripercussione
socioculturali ed ambientali. L’economia è il punto cruciale attorno a cui si
generano i problemi e si trovano le soluzioni.
Diversamente da molte città italiane, Assemini non ha dato
molta importanza ai segni di indebolimento della sua struttura socio-economica,
all’affievolimento delle sue capacità generative ed attrattive. Confidando
nella stabilità economica che il suo rango di “città del divertimento”/“città
della ceramica” sembrava garantirle. Stessa cosa relativamente alla presenza di
un polo industriale prevalentemente chimico di dimensioni medio-alte di elevata
qualità tecnologica. Assemini non ha anticipato e non si è predisposta ad
affrontare i cambiamenti richiesti dal contesto globale di “competizione
territoriale”, causando una caduta del livello delle aziende in esercizio ed
indebolendo ulteriormente quelle che si trovavano già in difficoltà. Una
accentuazione dell’incertezza sul futuro della città stessa che non ha
registrato, da parte degli operatori, sufficiente capacità reattiva ed una
incisiva azione propositiva.
Oggi Assemini si trova in una fase di collasso economico e
senza alcuna strategia di sviluppo. Nelle ultime consiliature il focus della
riflessione e dei processi decisionali si è spostato, dando rilevanza assoluta
al PUC (piano urbanistico comunale) senza però ragionare preventivamente sullo
stato attuale e senza confrontarsi guardando al futuro. È passata in secondo
piano l’urgenza di rafforzare la sua base economica e l’esigenza di spronare
l’innovazione per rispondere alle crescenti e mutevoli esigenze sociali. La
crisi, come spesso accade, ha attivato o accelerato processi di trasformazione
della struttura socio-economica che, nel caso di Assemini, indeboliscono
maggiormente il suo tessuto economico e le sue capacità di rinnovamento e di
investimento. Il benessere perdona anche gli errori gestionali ed
amministrativi. La crisi, invece, li accentua››.
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